capitolo 33

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  capitolo 33

I mesi passano un dopo l'altro ed a breve si sarebbe avvicinato il compleanno di Mey. La piccola avrebbe compiuto il suo primo anno di vita.
Dopo il guaio che Aki aveva combinato al compleanno di Naruto. Sasuke era intenzionato nel vendicarsi, ma i suoi piani di vendetta vennero sgominati dal biondino. Il giorno seguente un Naruto a dir poco furibondo si era avventato sul moccioso minacciandolo di picchiarlo se avesse osato immischiarsi nuovamente nella sua relazione con l'Uchiha. Aki era sbiancato nel ritrovarsi davanti l'Uzumaki incazzato nero, dopo la bella strigliata ricevuta, si era tenuto a debita distanza dal ragazzo un pò intimorito anche dal fatto che prima o poi l'Uchiha lo avrebbe tolto di mezzo.

Stranamente Sasuke decise di non eliminare più ragazzino, aveva apprezzato il modo in cui Naruto aveva difeso la loro relazione e ribadito a chiare lettere il suo amore per lui, anche se infine si era vendicato sul suo fidanzato, facendolo soffrire per qualche giorno. Era infuriato con il biondo per come aveva dubitato di lui. Non lo si poteva negare la loro era una relazione un pò complicata, è prima di allora avevano avuto molti periodi bui. Ma Naruto non si era fidato nemmeno per un secondo e questo gli aveva fatto male. Dopo aver visto quell'usauratonchaki pregarlo in ginocchio con i lacrimoni agli occhi, terminò con la sua vendetta. Gli era bastato ignorarlo per qualche giorno, che quel dobe si era gettato hai suoi piedi reclamando un pò di affetto come un bambino piccolo. Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare da un tipo espansivo come il biondino. Naruto non esprimeva spesso i suoi sentimenti verso il moro, anche se gli saltava addosso continuamente riempiendolo di baci. Al contrario Sasuke usava la tecnica opposta spesso si avvaleva delle di quelle due semplici paroline per far capitolare il compagno al suo volere.


Adesso a meno di tre giorni dal compleanno di Mey, Naruto stava organizzando una festicciola per il primo compleanno della figlia. Ha detta sua. Il ragazzo aveva deciso di festeggiare il compleanno di Mey nel giardino della villa invitando i suoi più cari amici. Il ragazzo aveva acquistato addobbi di ogni genere, ordinato un'enorme torta e vari dolcetti da offrire agli invitati per non parlare, degli stuzzichini, ramen, e molte altre cose che aveva ordinato oltre hai mille regali per la figlia. Come se non bastasse aveva ingaggiato anche un fotografo per immortalare il tutto.
Il conto il banca di Sasuke era sull'orlo dell'esasperazione. Il biondino stava riversando sulla figlia tutte le attenzioni che non aveva ricevuto lui da bambino, i primi tempi non facevano che litigare a causa del modo insulso in cui il biondo acquistava continuamente regali per la figlia, ma con tempo aveva capito che Naruto voleva soltanto che la sua bambina fosse felice. Il moro ci pensò su al lungo. Lui da piccole tutte quelle attenzione le aveva ricevute, inoltre era il più piccolo di casa e sua madre non faceva che viziarlo continuamente, almeno fino a quel fatidico giorno in cui la sua famiglia e l'intero clan venne sterminato. Al contrario Naruto era sempre stato solo, non aveva nessun ricordo felice sulla sua infanzia, solo tanto dolore, solitudine e tante lacrime amare che versava continuamente. Non poteva nemmeno biasimarlo se adesso non riusciva a controllarsi nel volere il meglio per la propria piccola.
Peccato che il suo stipendio iniziava a risentirne seriamente. Per quanto riguardava la festa per Mey decise di prendere le redini della situazione. Naruto stava davvero esagerando alla fine Mey aveva solo un anno nemmeno sene sarebbe ricordata di quel compleanno. Molte delle stupidaggini che Il compagno aveva deciso di organizzare potevano anche essere evitate.
Inoltre decise che doveva organizzare un incontro con l'Hokage per mandare nuovamente quel dobe in missione in modo da tenerlo un pò impegnato ed al contempo incrementare un pò le casse della famiglia.


Era il 13 Marzo, quella mattina Naruto si era premunito d puntare una sveglia per alzarsi presto e sistemare gli ultimi addobbi per la festa. Sasuke si era stranizzato nel sentirlo alzarsi alle 7 del mattino.
"Dobe dova stai andando?" Gli chiese ancora un pò assonnato.
"Ho ancora molte cose da fare. Devo sbrigarmi!"
Sasuke lo afferrò per la maglietta tirandolo a letto tra le sue braccia.
"Naruto adesso basta! Stai esagerando, Mey è ancora piccola... Capisco perfettamente le tue buone intenzioni. Ma in questo modo la vizzi soltanto!" Disse con un tono di voce molto calmo e comprensivo.
"E tanto sbagliato volere che mia figlia sia felice? E che abbia ciò che io non ho avuto?" Naruto abbasso lo sguardo intristito dalle sue stesse parole.
"No non è sbagliato. "Rispose immediatamente il maggiore. "Mey è felice! Sorride sempre e vivace, socievole anche se dispettosa e testarda!" Storse lo sguardo ripensando a quel piccolo vulcano moro.
Quando un mese prima, gattonando, si era intrufolata nel suo ufficio strappando con quelle piccole manine pestifere molti rotoli di grande importanza. Quella volta gli era salito il sangue alla testa, ma non poteva nemmeno incolpare la figlia, a soli 11 mesi un bambino non si rende conto dei guai che combina. Da allora aveva preso l'abitudine di chiudere sempre la porta.
Il biondino sbuffò accoccolandosi sul petto del suo ragazzo. "Cosa dovrei fare allora?"
"Viziarla di meno e rimproverarla di più! é una piccola peste! Mi chiedo ha chi abbia preso?" Domandò fintamente innocente guardando di sottecchi il biondino che ridacchiava divertito.
"Sei un teme! Ma forse hai ragione...!" Sbuffò ammettendo le proprie colpe. "E solo che.... non ci riesco proprio ad essere severo con lei! Mi guarda con quegli occhioni imploranti!" Riprese guardando Sasuke.
"Gli stessi occhi con cui tu stai guardando me?" Chiese inarcando un sopracciglio seccato.
"Infatti!" Affermò convinto il biondo mettendosi seduto.
Il moro sospirò esasperato. Ormai gli erano chiari i loro ruoli, Naruto era il genitore dolce che ti coccola e gioca con te. Mentre a lui toccava la parte del genitore severo, che detta le leggi.
"Dimenticavo.. Ho annullato tutte le tue ordinazioni di ramen, il fotografo, il catering ed il fioraio. è una festa di compleanno non un matrimonio!" Concluse tranquillamente.
Naruto era rimasto a bocca aperta non riusciva a rispondere.
"Dobe chiudi la bocca ho entrano le mosche!" Riprese Sasuke chiudendogli la bocca premendo le dita sul mento alzandolo verso l'alto baciandolo a fior di labbra per poi alzarsi e raggiungere il bagno.
Poco dopo il biondo si riscosse. "MALEDETTO TEME E MELO DICI SOLO ADESSO!!!!" Urlò furibondo dalla camera da letto.

Dopo che Naruto aveva cercato di ammazzare il proprio ragazzo un paio di volte per il modo in cui si era imposto prepotentemente sulle sue scelte, finalmente avevano fatto pace, più o meno. Come da routin Sasuke preparò la colazione per tutti, visto che il biondino hai fornelli era negato, subito dopo salì al piano di sopra per svegliare Mey.
Il giovane dai capelli corvini salì le scale entrando nella cameretta della figlia. Rimase ad osservarla. Era incredibile come appena un anno prima attendeva con ansia il suo arrivo, mentre adesso stavano festeggiando il suo primo compleanno. Con delicatezza accarezzò un guancia chiara e leggermente rosata della bambina, Mey voltò la testolina dall'altro lato infastidita, riprese ad accarezzargli i capelli corvini che in quel lungo anno erano cresciuti abbastanza. Assottigliò lo sguardo nel vedere che la bambina di svegliarsi non ne voleva sapere. Tese le braccia prendendola in braccio. La piccola sentendosi afferrare si ridesto dal sonno aprendo gli occhietti azzurri sbadigliando, vide il viso del suo papà che la teneva stretta tra le braccia. Mey lo osservò stringendogli le braccia intorno al collo.
"Buongiorno!" La salutò Sasuke.
La piccola non rispose, ancora non parlava molto diceva solo qualche parolina, si limitò nel fissare il suo papà accoccolandosi meglio.
Scesero al piano di sotto entrando in cucina, Naruto stava già preparando il biberon per la piccola. Una volta pronto si avvicinò al moro prendendo la figlia in braccio, si accomodò su una sedia. Gli posò un dolce bacio sulla fronte.
"Buongiorno Mey, buon compleanno!" Gli sorrise felice dandole il biberon, che la bambina agguantò veloce iniziando a bere il latte contenuto al suo interno.
Conclusa la colazione tutti e tre iniziarono a riordinare casa, visto che la festa era prevista nel pomeriggio. Sasuke stava lavando le stoviglie utilizzate per la colazione, mentre Naruto in salotto stava rimettendo a posto i giocattoli che Mey abilmente aveva disseminato per la casa. Il biondo era incredulo, trovava pezzi di costruzioni in ogni angolo, stavano dovunque. Intanto Mey gattonava in giro per la casa.
Sasuke dopo aver terminato raggiunse il compagno per vedere a che punto era. Attraversò il piccolo corridoio che separava la cucina con il salotto, varcata la porta i suoi occhi neri si posarono su Mey che stava giocherellando con una scacchiera in vetro molto antica, appartenuta ad alcuni membri del suo clan. Naruto invece stava in ginocchio dalla parte opposta della stanza intento nel sistemare i giochi nella cesta. Sasuke si avvicinò alla figlia con la sua espressione più severa in volto.
"Mey posa immediatamente quei pedoni!" Affermò deciso. Non aveva il coraggio di avvicinarsi temeva li avesse lanciati per ripicca.
La piccola non capendo lo guardò dubbiosa inclinando la testolina di lato mentre infilava in bocca uno dei suddetti pedoni che teneva in mano.
Naruto si mise sull'attenti sentendo quelle parole. Si avvicinò vedendo la figlioletta con quel grosso pezzo di vetro in bocca. Immediatamente fece per andare dalla bambina e toglierglielo, ma Sasuke fulmineo lo afferrò tappandogli la bocca.
"Zitto dobe!" Lo riprese.
"Mhhh.... Mh! Mhhh!" Naruto si agitava cercando di dire qualcosa ma gli riusciva impossibile con la mano del teme che gliela tappava.
"Se la spaventi è peggio, potrebbe farlo cadere a terra e farsi male." Riprese mollando la presa sul biondo.
"Allora che facciamo?"
"Lascia fare a me!" Affermò sicuro di se l'Uchiha.
Sasuke si avvicinò cauto alla figlia porgendogli una mano. "Mey dallo ha papà quello!"
La piccola puntò lo sguardo sul pedone bianco opaco, mentre nell'altra manina ne teneva uno nero lucido, poi guardò la mano del papà. Parve pensarci su un attimo per poi infilare anche il pedone nero in bocca ignorando suo padre. Un sopracciglio del moro prese a tremare nervosamente. Mentre Naruto ridacchiava.
"Faccio io!" Afferò il biondino con superiorità avvicinandosi alla piccola.
"Mey amore mio! Dammi quei cosi puoi farti male...!" Addolcì il tono di voce.
"Si chiamano pedoni ignorante!" Assottigliò lo sguardo il maggiore.
"Che differenza fa teme!" Rispose stizzito l'altro.
La bimba di fronte al piccolo battibecco dei genitori scoppiò a ridere mollando la presa su uno dei due pezzi della scacchiera. Naruto che era il più vicino velocissimo tese la mano afferrando il pezzo di vetro bianco lavorato, mentre Sasuke fulmineo afferrò la bambina togliendole altro pezzo degli scacchi dalle mani. Mey scoppiò in un pianto disperato colpendo il padre in pieno viso con uno schiaffetto. Sasuke mise la figlia urlante tra le braccia del biondo prendendo la scacchiera sistemandola all'interno di uno degli sportelli della parete attrezzata del salotto. Intanto la piccola si era stretta a Naruto singhiozzando.
Sasuke era tornato hai suoi doveri lasciando al compagno il compito infame di sopportare il pianto della figlia.


Dopo pranzo, approfittando del fatto che la piccola dormiva, il moro ed il biondino erano andati in giardino sistemando tutto per la festa.
Appena due ora dopo il giardino di villa Uchiha era invaso da festoni e tavoli pieni di stuzzichini, anche gli ospiti si erano presentati. Sakura fu la prima ad arrivare insieme a Sai. poco dopo fu il turno di Kiba con Hinata e Akamaru, subito dopo tutti gli altri.

Mey era totalmente ignara di ciò che le stava accadendo intorno, la bambina vedeva tutta quelle luci e la confusione non capiva che in realtà si stava festeggiando il suo primo compleanno. La piccola era seduta su un gradino accanto alla zia Sakura che chiaccherava con la sua mamma. Mey fu attratta dai mille pacchetti colorati che troneggiavano sull'erba accanto ad un tavolo.
I suoi occhietti vispi adocchiarono un peluche bianco a forma di coniglietto con un nastro blu intorno al collo. La bambina aggrappandosi hai pantaloni di Naruto si sollevò sulle gambette abbozzando i suoi primi passetti, pian pianino si avvicinò al peluche finchè non perse l'equilibrio cascando seduta sul pannolino. Prontamente si piegò in avanti gattonando fino al gioco stringendolo felice tra le braccia.
Il tutto era accaduto sotto lo sguardo allibito dei suoi genitori e degli altri occupanti del giardino.
Kiba in piedi proprio accanto al tavolo si inginocchiò di fronte alla bambina poggiandole una mano sulla testa.
"Vedo che ti piace il peluche che ti ho regalato!" Gli sorrise mostrando i canini appuntiti.
La piccola Mey puntò i grandi occhi azzurri sull'Inuzaka. La bambina strinse il labbro tremolante tra i dentini scoppiando a piangere. Kiba sbarro occhi e bocca incredulo.
"Ma perchè diamine questa bambina scoppia sempre a piangere quando mi vede?"
"Perchè non ti sopporta mi pare ovvio!" Intanto Ino si era calata prendendo in braccio la piccola nel tentativo di consolarla.
La bambina guardando la ragazza prese a urlare più forte chiamando "Mamma!" A gran voce.
Sakura stava morendo dalle risate di fronte alla faccia sconvolta di Ino. Naruto stava per raggiungere la figlia quando la rosa lo fermò. "Vado io!" Rispose facendo l'occhiolino.
La rosa si avvicinò alla ragazza dalla lunga coda bionda.
"Vieni dalla zia!" Disse dolcemente stringendo Mey che si accoccolò immediatamente tra le braccia della ragazza.
"Credo che Mey non sopporti nemmeno te! Ino-pig..." Rispose gongolante l'Haruno sotto la faccia furiosa della bionda.
Naruto si avvicinò alla figlia tendendole le braccia. La piccola non se lo fece ripetere due volte con un balzo saltò in braccio al biondino tirando su con il nasino, aggrappandosi con le manine hai suoi vestiti.

Dopo quel piccolo episodio la festa andò avanti, Naruto si mise a scartare i regali per conto della figlia, mentre Sasuke tentava di farla camminare di nuovo ma con scarsi risultati.
La torta era enorme, Naruto provò ad invogliare Mey per spegnere la candelina ma la piccola non ne voleva sapere. Per rifugiarsi da quella banda di scalmanati che urlavano come maiali al macello, si era rifugiata tra le braccia del padre. Dopo la torta ci furano anche parecchie foto scattate da Sakura che si era impuntata nel voler immortalare ogni momento importante della vita della sua "nipotina".
Conclusa la festa tornarono tutti a casa lasciando il giardino in condizioni pietose. Sakura ebbe l'accortezza di rimanere ed aiutare i padroni di casa a sistemare quel casino mentre la piccola era crollata nel mondo dei sogni stanchissima.


Qualche giorno dopo Sasuke riuscì ad ottenere un incontro con Tsunade.
Quel pomeriggio il due ragazzi si presentarono al cospetto della donna con la figlia. Avevano molto di ci parlare.
Tsunade seduta sulla sua scrivania osservava la pila di documenti sulla sua scrivania con aria depressa.
"Salve Hokage-sama." La voce neutra dell'Uchiha annunciò i suo arrivo.
"Salve baacha!" Salutò allegro il biondino.
Vedendo il cipiglio adirato che aveva deformato la fronte dalla donna nell'udire quel nomignolo.
I due giovani si accomodarono mentre Mey prese a gironzolare per l'enorme stanza curiosando in giro sotto lo sguardo vigile dei genitori. Ormai la bambina aveva imparato a camminare.
"Sasuke mi ha già accennato al fatto che vorresti tornare al tuo lavoro."
"Si!" Mostro un aria sicura l'Uzumaki.
"E passato un anno e nove mesi dalla tua ultima missione non sarà semplice riprendere il ritmo, lo sai?"
"Lo so. Mey e cresciuta abbastanza, e non mi va di abbandonare la mia carriera ninja!"
"Inizialmente ti assegnerò a missioni poco impegnative. In modo da farti riabituare."
L'Uzumaki annuì grato, almeno così non sarebbe rimasto molto lontano dalla figlia.
"Dovremo organizzare i turni delle vostre missioni in modo che possiate occuparvi anche di vostra figlia."Meditò successivamente la donna.
"Sakura e Iruka sensei ci hanno dato la loro piena disponibilità." Aggiunse l'Uchiha.
"Si ma anche loro hanno un lavoro. Vedrò di organizzare le missioni in modo da non tenervi troppo a lungo lontani."
Tsunade prese tra le mani un enorme raccoglitore contenente le varie missioni previste per l'ultimo mese. Iniziò a scrutare attentamente i documenti segnando tutto per poi stabilire con i due ragazzi i turni e le missioni da svolgere. Assegnando al biondo la sua prima missione dopo tanto tempo.
"Se abbiamo finito potete anche andare!" Concluse Tsunade prestando poca attenzione hai due ragazzi.
Sasuke era infastidito dal modo in cui la donna lo aveva liquidato.
"Dai Sas'ke non tela prendere hai visto quanti documenti aveva da visionare..!" Sorrise Naruto cercando di calmare l'irritazione del compagno.
"Non appena diventerai Hokage toccherà anche a te stare dietro una scrivania a leggere rapporti e firmare documenti tutto il giorno!" Riprese il moro.
Il biondo digrignò i denti. "Vedrai sarò il miglio Hokage della storia!"
Sasuke sorrise appena di fronte alla determinazione del biondo. Anche lui teneva molto al fatto che Naruto realizzasse il suo sogno. Glielo doveva. Soprattutto dopo avergli dato una splendida figlia.


Appena qualche giorno dopo Naruto si ritrovò ad avere la sua prima missione. Nulla di impegnativo doveva andare a prendere alcuni rotoli di discreta importanza in un villaggio molto vicino hai confini di Konoha. Sarebbe tornato il giorno successivo, mentre Sasuke sarebbe rimasto a casa con Mey.
Quella mattina l'Uzumaki si sentiva agitatissimo, non sapeva che spiegazione dare a tutta quell'ansia. Stranamente non faticò molto ad alzarsi. Raggiunse la cucina facendo colazione per poi tornare in camera da letto per prendere la divisa da shinobi.
Rimase ad osservare quella divisa per un paio di minuti buoni. Erano quasi due anni che non non svolgeva più missioni, nonostante avesse ripreso un ritmo costante con gli allenamenti, lasciare la sua bambina per quasi due giorni senza vederla gli sembrava un incubo.
"Sono un idiota! Mey starà bene, è con suo padre!" Si auto insultò.
Il giovane sentiva la risata di Kurama, immaginava più che chiaramente il perchè delle sue risate, decise di ignorarlo ed andare in bagno ha cambiarsi per non svegliare Sasuke che dormiva ancora. Erano le 7 del mattino il biondo poco prima di andare tornò in camera da letto lasciando un piccolo bacio a fior di labbra al compagno per poi andare nella cameretta di Mey posandole un bacio sulla fronte per poi uscire di casa agitato come non era mai stato in vita sua.

Sasuke dopo aver sentito la porta d'entrata chiudersi aprì gli occhi. Era sveglio ma preferì far finta di dormire per non sorbirsi gli insensati sproloqui del dobe. Scese con calma le scale raggiungendo la cucina per farsi un caffè, quando una piccola vocina delicata proveniente alle scale lo ridesto.
"Papà!" Sentì.
Il moro tornò sui suoi passi vedendo Mey un pò assonnata che si strofinava un occhio in cima alle scale. Velocemente risalì le scale prendendo la figlia in braccio, tornò nella cameretta della bambina guardando le sbarre della culla perfettamente alzate, come le aveva lasciate la sera prima. Tornò ad osservare con i suoi intensi occhi neri la piccola, che si era accucciata sul suo petto, l'unica ipotesi plausibile era che Mey avesse già imparato a scavalcare le sbarre.
"Impressionante! Sono appena due mesi che ha imparato a camminare..." Pensò ancora un pò incredulo.
Subito dopo tornò al piano di sotto, sarebbero rimasti soli fino al ritorno del biondo.

Il resto della giornata non fu proprio una passeggiata. Mey era imprevedibile, come quel dobe, e Sasuke iniziava a spazientirsi. Quel piccolo scricciolo era incredibilmente testardo. Adesso il moro stava girando la casa come un matto alla ricerca della figlia, era esasperato era da più di mezz'ora che la cercava senza riuscire a trovarla. Non aveva idea del fatto che avesse la brutta abitudine di nascondersi, Naruto non gliene aveva mai accennato.
Si era voltato appena un attimo per preparargli la merenda lasciandola seduta sul pavimento intenta nel giocare con alcuni giochi. Non appena ri era voltato, era sparita.

Si lasciò andare sul divano in crisi, aveva girato la casa in lungo e il largo ma di Mey nessuna traccia, l'aveva anche richiamata più volte, ma non rispondeva. Tirò un profondo respiro pensando ad una soluzione. Era talmente piccina che poteva essersi infilata dovunque. Riprese a girare per casa, guardando nei posti più assurdi. Tornando in cucina notò qualcosa di piccolo, bianco e peloso sbucare fuori da dietro il mobile della TV,fece forza sulle braccia spostando il pesante mobile in noce portandolo in avanti in modo da poter guardare meglio. Vide Mey che dormiva accucciata a terra, stringendo il suo coniglio di peluche. Spostò maggiormente il mobile in modo da poter prendere il braccio la bambina, sistemandola poi nella culla al piano di sopra. Dopo essere tornato in cucina posò lo sguardo sul piccolo piatto poggiato sul tavolo contenente la merenda, decidendo di buttarlo via e ripreparare tutto da capo non appena si sarebbe svegliata.


Naruto si trovava in missione con due giovani diventati da poco jonin. Gli sembrava di essere tornato hai tempi in cui si trovava ad affrontare le sue prime missioni con Kakashi ed il team7. Quella missione era terribilmente noiosa, erano giunti ha destinazione senza problemi, adesso bisognava raggiungere l'abitazione del capo villaggio e farsi consegnare i rotoli. Si stava annoiando ma non poteva pretendere di essere assegnato nuovamente a missioni di alto livello dopo un anno e nove mesi di assenza, per adesso doveva accontentarsi.
Tutto era andato alla grande, i due ragazzi con cui l'Uzumaki era in missione voleva sostare in quel piccolo paese per la notte, mentre il biondo era contrario non vedeva l'ora di tornare a casa dal compagno e dalla figlia. Tra lui ed i due ragazzi era iniziata una lotta che si concluse con la morra cinese. I due ragazzi non avevano la minima intenzione di combattere contro il biondo, sapevano di non avere possibilità, perciò decisero di giocarsela in astuzia.
Dopo aver giocato per più di un'ora Naruto non era riuscito a vincere, quei due piccoli delinquenti lo avevano imbrogliato, decise di essere maturo e far felici quei due ragazzi rimanendo a dormire una un pensione.


L'indomani mattina Naruto si era alzato alla buon ora, aveva un terribile presentimento. Quella notte non era riuscito ha chiudere occhio, quella spiacevole sensazione continuava tormentarlo. Era più che certo che Mey avesse combinato qualcosa. Prese a bussare alle camere del due compagni come un pazzo minacciandoli di sfondare la porta e trascinarli di peso se entro un ora non si fossero fatti trovare pronti all'entrata della pensione. I due giovani erano increduli, non avevano idea del fatto che Naruto Uzumaki fosse un tale tiranno, in paese circolavano voci sulla sua esuberanza ed i suoi modi gentili e sorridenti, ma ha quanto pare l'influenza dell'Uchiha stava dando i suoi frutti.
Un'ora dopo i due jonin trovarono il biondo intendo nell'ingurgitare un bella coppa di ramen. Conclusa la colazione ripartirono per Konoha.

L'Uzumaki si era visto costretto a far rapporto all'Hokage.La donna voleva parlare con lui per conoscere l'andamento della missione e le sue impressioni nel ritrovarsi a seguire una missione dopo tanto tempo. Tsunade era intenzionate nell'assegnargli una quadra di genin non appena sarebbero usciti dall'accademia. Il biondo tornò a casa in fretta e furia correndo come un matto, la sua brutta sensazione non si era affievolita nemmeno per un attimo. Giunse con un balzo dentro il giardino, infilando le chiavi nella serratura spalancando la porta con un sonoro tonfo.
"Sasu..." Le parole gli morirono in bocca non appena i suoi occhi incontrarono quelli nerissimi e furiosi del moro. Che gli fece segno con la mano di tacere portandosi un dito davanti alle labbra.
Sasuke stava passeggiando per la casa con Mey tra le braccia che stringeva il suo solito coniglietto di peluche. Intanto il biondo chiuse la porta togliendo i sandali lasciandoli all'ingresso, silenziosamente si avvicinò al compagno vedendo la figlia dormiente. Ci rimase un pò male, era corso come un matto per vederla e lei dormiva. Un particolare gli saltò all'occhio, Mey presentava un enorme livido sulla fronte. Il biondo spalancò la bocca indicando con il dito il livido sulla fronte della bambina.

Il moro incurante gli diede le spalle salendo al piano di sopra sistemando la bambina nella culla. L'Uzumaki gli corse dietro.
"Teme non ignorarmi! Come si fatta quel livido?" Chiese preoccupato.
"é una peste come vuoi che se lo sia fatto..?" Rispose sarcastico il moro tornando al piano di sotto.
Naruto rimase un pò perplesso da quella risposta. "Ti sei distratto!" Constatò, notando l'irritazione affiorare negli occhi del maggiore.
"Stavo dormendo!" Riprese inacidito.
"Come diavolo hai fatto ad addormentarti con Mey che girava sola per casa? E poi sarei io il dobe?!" Naruto era sempre più sconvolto.
"é successo stamattina alle 5! Io stavamo ancora dormendo Mey ha scavalcato le sbarre della culla ed e caduta battendo la testa. Sentendola piangere mi sono alzato di corsa, raggiungendola."
Il biondo non sapeva cosa dire. Voleva sbandierargli in faccia tutti i suoi continui commenti sulla sua infallibilità, andata in fumo.
"Com'è andata la missione?" Chiese Sasuke cambiando discorso.
"Bene. Non hai avuto altri problemi con Mey?" Chiese cercando di captare qualche segnale di menzogna da quegli intensi occhi neri.
"No tutto benissimo." Il moro non mostro nessun cedimento.
Non avrebbe ammesso mai e poi mai che quella piccola peste lo aveva fatto impazzire.
Il biondino si avvicinò al fidanzato poggiando le mani sui suoi fianchi sporgendosi per baciarlo. Detestava quei cinque centimetri di differenza tra loro, anche se di poco, doveva sempre allungare il collo per baciare Sasuke. Il moro non se lo fece ripetere avvolse le spalle del biondo con le braccia approfondendo il bacio rendendolo languido e volgare. Sentendo la mancanza d'ossigeno si staccarono.
"Vatti a fare una doccia dobe! Sei tutto sudato."
"Stai rovinando l'atmosfera teme! E io che sono corso qui per te!" Rispose stizzito il biondino.
"Dopo che ti sarai lavato ne riparliamo."
L'Uchiha se ne andò in cucina lasciando il compagno all'ingresso. Naruto non era tanto convinto dal comportamento del teme, sembrava irritato, sicuramente Mey aveva fatto capricci. Salì al piano di sopra entrando in bagno per fare la doccia, decise di giocarsela in modo diverso. Lo avrebbe fatto parlare.

Sasuke intanto in cucina stava riordinando, si sentiva stanco, Mey lo aveva fatto ammattire quel pomeriggio anche peggio del giorno precedente. Non riusciva a capire come facesse quel dobe ad occuparsi di lei giornalmente da solo. Era pestifera. Al mattino gli era preso un colpo nel sentirla piangere, per poi vedere quell'enorme bernoccolo sulla sua fronte. A pranzo gli aveva rovesciato la pappa addosso, e nel pomeriggio si era messo a passeggiare con lei in braccio per più di un'ora riuscendo finalmente ad addormentarla.
"Forse tra dobi ci si capisce meglio." Meditò in sovrappensiero.
Poco dopo Naruto si presentò sulla soglia della porta completamente nudo e bagnato, l'unica cosa a coprire le sue grazie era un piccolissimo asciugamano legato alla vita che lasciva le sua gambe toniche e affusolate completamente scoperte insieme al resto.
Il moro si era perso nell'osservare il fisico stupendo del compagno. La vita stretta e sottilissima, il ventre perfettamente piatto con i muscoli in rilievo, le braccia forti ma non eccessivamente, il petto tonico ed il collo sottile. Tutto ornato da quello splendido colore ambrato e quelle piccole goccioline di acqua che imperlavano il suo corpo. Il suo sguardo cadde sulle ossa del bacino che formavano una splendida V che spariva dentro quell'asciugamano striminzita.
"Sai Sas'ke stavo pensando che sono quasi tre giorni che...."
L'Uchiha vide quegli stupendi zaffiri brillare maliziosi, aveva intuito chiaramente i suoi intenti.
"Che.. Cosa?" Lo riprese il maggiore.
Il giovane dai capelli biondi si avvicinò al compagno con passo lento. "Che io e te non stiamo un pò soli.. in intimità!" Concluse strusciandosi al moro avvolgendogli le braccia al collo.
"Ok dobe, cosa vuoi sputa il rospo!" Quei modi non attaccavano con lui.
"Sei odioso! Ammettilo Mey ti ha esaurito!" Riprese sorridendo, sperando di riuscire a farglielo ammettere.
"Mi spiace per te,ma con me si è comportata bene." Stava mentendo ma non avrebbe mai e poi mai lasciato che il suo orgoglio venisse calpestato da un dobe e una bambina pestifera.
"Bugiardo!" Lo riprese l'Uzumaki.
"Stamattina mi sono un pò preoccupato ma per il resto e stata brava."
"Ma se quando sono tornato avevi gli occhi fuori dalle orbite dal nervoso! Teme non mentire non attacca!" Rincalò la dose il biondo continuando a trusciasi lascivamente sul compagno.

Sasuke sentiva il sesso tirare dentro i pantaloni, quel dobe nudo contro il suo corpo era una tentazione. Repentino lo afferrò per i fianchi facendolo voltare, gli tirò via l'asciugamano con un gesto secco spingendolo verso il tavolo. Naruto non ci aveva capito nulla era successo tutto troppo in fretta, l'unica cosa chiara era che adesso si trovava completamente nudo con le mani poggiate sul tavolo, mentre il compagno gli strusciava il membro duro contro il sedere.
"Teme... Stavamo parlando!"
"No, tu! Stavi parlando!" Disse. "Come al solito..." Aggiunse poi.
Il minore digrigno i denti notevolmente infastidito da quel commento. Gli venne un'idea diabolica. Gattonò sul tavolo per poi sdraiarsi a pancia in su, sollevò le braccia sopra la testa, divaricando le gambe. Mostrando i suoi attributi in tutto il loro splendore.
Sasuke, se prima era eccitato adesso sentiva solo il desiderio impellente di saltargli addosso. Si era già portato le mani hai pantaloni per spogliarsi.
"Facciamo un gioco?" chiese malizioso il biondino sorridendo con quei suoi occhi così ingenui ed al contempo provocatori.
Il moro si animò maggiormente. "Si!"
"Tu raccontami il modo in cui Mey ti ha esasperato e dopo potrai toccarmi..!" Concluse.
"Va al diavolo dobe!" Lo freddo il moro tirando sù nuovamente i pantaloni uscendo dalla stanza.
Avrebbe accettato tutto, anche stare in astinenza, ma mai avrebbe ammesso di essere ammattito correndo dietro ad una bimba di un anno. Il suo orgoglio prima di tutto.
Ha Naruto era più che chiara la situazione. Mey era stata capricciosa ed irrequieta come al solito, facendo impazzire il suo povero papà. Peccato che il suddetto teme, non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.
"Ammettilo teme! Senza di me e molto peggio del solito..!" Lo derise il biondino girando nudo per casa, intenzionalmente, con l'intento di provocarlo.
L'Uchiha assottigliò lo sguardo puntandolo su quel demente del suo ragazzo. Non riuscì ha non soffermarsi su quei fianchi bruniti, scese ad osservargli il sedere, le gambe, poi risalì lungo la schiena, il petto glabro, il ventre. Non sarebbe riuscito a resistere ancora.
Gli saltò letteralmente addosso sbattendolo sul divano violentemente, portandosi a cavalcioni sopra il suo bacino. Sentendo un serie di imprecazioni poco cordiali, a causa della botta presa, uscire da quelle stupende labbra rosse e carnose che prese a baciare con impeto. Al termine del bacio si scambiarono un occhiata carica di desiderio.
"Perchè non ci scambiamo i ruoli per stasera?" Provò il biondo, conosceva già la risposta ma decise di provarci ugualmente.
"Scordatelo! E poi godi come un matto quando ti penetro, perchè privarti di un simile piacere?"Rispose millefluo, con l'intento di stroncare sul nascere quel discorso.
"Perchè non vuoi? Non ti fidi di me?" Riprese abbassando lo sguardo un pò triste.

Erano mesi che provava ha convincere il teme nello scambiarsi i ruoli, ma nulla, non cedeva. Stava seriamente iniziando a credere di essere solo uno stupido, lui si era fidato fin da subito concedendosi, più e più volte. Ma purtroppo era nella sua natura, tendeva sempre a fidarsi delle persone troppo facilmente. Soprattutto con Sasuke. Mentre il moro non ne voleva sapere, ne faceva una questione di stato.
"Sono già tre anni che facciamo così! Perchè adesso vuoi che stia io sotto?" Proprio non riusciva a capire.
"Il tuo culo non è d'oro! E poi vorrei sapere anche io cosa si prova!" Si stava irritando.
"Mai e poi mai!" Fu la sua risposta secca.
Naruto non rispose si limito nello spingere malamente il moro alzandosi in fretta, dal pavimento raccolse la maglia del compagno indossandola. Gli copriva a mala pena i genitali ma non gli importava molto. Salì per le scale raggiungendo la propria camera deluso e amareggiato. Sasuke non si fidava di lui per questo non voleva concedersi. Dal cassetto del comodino tirò fuori un paio di boxer indossandoli per poi gettarsi sul letto. Si sentiva giù di corda, secondo la sua opinione non c'era nulla di male nel scambiarsi i ruoli una volta ogni tanto, ma al contrario Sasuke la stava prendendo troppo male. E lui non riusciva a capirne il motivo.


Dopo quella sera Naruto cominciò ad evitare ogni contatto fisico con Sasuke. Era rimasto davvero ferito da quel rifiuto categorico, non era la prima volta che accadeva ma aveva pazientato per molto tempo ed adesso si era stancato.
Erano trascorsi ben quattro giorni, Sasuke era in missione con Sakura e Rock lee. L'Uchiha detestava quell'esaltato non lo aveva mai tollerato, ma in quei giorni gli sembrava anche peggio del solito. Rock lee non faceva altro che elogiare "la forza della giovinezza" in ogni modo e misura cercando di coinvolgerlo nei suoi assurdi e folli rituali. Il suo già precario stato di sopportazione stava per essere messo a dura prova da quel demente cronico.

Sakura aveva capito che doveva essere successo qualcosa tra Sasuke e Naruto, era più che ovvio. L'umore del moro era nerissimo, sembrava sul punto di scoppiare e compiere una strage di massa. Lei aveva tentato in tutti i modi di frenare Rock lee cercando di fargli capire, più tosto chiaramente che i suoi modi "allegri" su Sasuke non avevano molto effetto. Il ninja verde non aveva capito il perchè, ma i suoi intenti erano buoni voleva solo risollevare il morale all'Uchiha.
Dopo quasi una settimana i gruppetto era di ritorno a Konoha. La missione era stata un pò complicata, ma l'avevano portata a termine.
Era sera ed i tre si erano accampati in una radura per trascorrere la notte. Rock lee si era addormentato presto, affermando che doveva riposare se voleva essere in forze il giorno dopo. Sasuke non riuscendo a chiudere occhio si era offerto volontario per rimanere di guardia.

Sakura decise di farsi avanti e capire cosa stava preoccupando l'amico. Erano giorni che non vedeva Naruto, ma era più che ovvio che centrasse lui. Cautamente si avvicinò all'Uchiha con passo calmo, il moro vigile percepì immediatamente la sua presenza.
"Che ci fai ancora sveglia?"
"Non ho molto sonno."
La giovane dai capelli rosa si avvicinò al moro. Diventava sempre più bello con il passere del tempo, ma ormai il suo interesse verso di lui era cambiato, forse era vero che si era messa con Sai per la notevole somiglianza con Sasuke, ma caratterialmente erano completamente diversi. Sai nonostante non fosse una cima in fatto di rapporti e in media parlava sempre a sproposito, almeno ci provava ad essere gentile e carino con le persone. Sasuke invece sembrava si divertisse nel farsi odiare, non a caso solo Naruto riusciva a sopportarlo.
"Dimmi la verità! Tu e Naruto avete litigato per questo sei più irrascibile del solito!" Quella non era una domanda ma un osservazione.
Il ragazzo sospirò. "Non sono affari tuoi!"
"Che hai combinato?"
"Perchè deve essere colpa mia?" Chiese fin tropo infastidito. "é colpa di quel dobe!"
"Dai racconta!" Lo incitò lei.
"La cosa non ti riguarda, è un problema tra me e lui!" Troncò il discorso.
Sakura aveva intuito che doveva essere successo qualcosa di davvero grave, ma non aveva la più pallida idea di come spronare Sasuke a confidarsi. Rimase ad osservare il ragazzo era teso ed irritato. Continuava a fissare le stelle con aria quasi avvilita, sembrava pensieroso ed ogni tanto lo vedeva corrugare la fronte, non riusciva a capire. Che fosse nervoso era palese, ma non si trattava solo di quello aveva l'aria di uno che non scopava da mesi.
"La vuoi smettere con quell'aria scura! Sembri in crisi di astinenza!" Prese a ridacchiare alla sua stessa battuta.
Sasuke incupì maggiormente lo sguardo con aria accigliata.
La rosa si blocco vedendo quel cipiglio sul viso dell'Uchiha. "Non mi dire che ci ho preso?"
Il ragazzo si alterò maggiormente.
Sakura era incredula. La sua era una battuta. Ci aveva azzeccato per puro caso.
"Per quale motivo Naruto ti ha mandato in bianco?" Il discorso si faceva interessante.
Sasuke voltò il viso di lato oltraggiato." Vuole stare sopra." Sossurrò.
La rosa non capiva. "Che intendi con stare sopra?"
"Naruto vuole stare sopra!" Riprese infastidito.
"Ma non sta sempre sopra? A modo suo..." Chiese lei con aria perplessa.
L'Uchiha spalanco la bocca scioccato. "Ma che diavolo! Ti racconta ogni dettaglio quel dobe?"
"Più o meno... Mi servivano consigli. E in ambito sessuale ha più esperienza di me!" Concluse con le guance rosse ma cercando di mantenere un pò di contegno.
"Esperienza..?" Chiese il moro inarcando un sopracciglio incuriosito.
"Non fraintendere!" Aveva parlato senza riflettere. "Al di fuori di te, non mai stato con nessuno!" Lo rassicurò.
"Quell'usuratonchaki vuole fare il seme ogni tanto... Almeno così dice lui!" Riprese imbarazzatissimo.
"E perchè non vuoi?" Chiese lei, ormai gli era tutto chiaro.
Che doveva rispondere. Perche non voleva. Non ci aveva mai riflettuto.
"é importante che in una coppia ci siano dei ruoli, se si vuole raggiungere una certa stabilità." Concluse, non sapeva nemmeno lui da dove gli era uscita.
"Bugiardo! Semplicemente hai paura! E poi ti piace dominare ammettilo! Sei un tipo calcolatore, l'idea di lasciati andare a qualcun'altro ti spaventa! Ma Naruto non è una persona qualsiasi e il tuo ragazzo. Lui si è sempre fidato di te anche anche quando non meritavi fiducia!"
Sasuke era rimasto colpito da quelle parole, nemmeno lui era riuscito a dare una spiegazione a tutto quello. E quella piattola in cinque minuti lo aveva psicanalizzato.
"Dannato intuito femminile!" Borbotto adirato.
"Tra uomo e donna e più semplice. I ruoli sono già prestabiliti." Subito dopo lo fisso dritto negli occhi. "Secondo me potresti anche provare, penso ti piacerà!" Sorrise per poi alzarsi e tornarsene all'accampamento.
Sasuke rimase solo a riflettere, gli sembrava quasi che acconsentendo a quella richiesta avrebbe sputato in faccia al suo orgoglio maschile. Ma pensandoci sù anche Naruto era un uomo ,anche se poteva rimanere incinto, eppure non si era fatto poi tanti problemi nel lasciarsi andare.
"Dannato dobe! Ma tu guarda, se mi deve mettere in crisi per una cosa del genere!"


L'indomani mattina i tre ninja tornarono al villaggio della foglia.
Naruto in quei giorni si era occupato di Mey, riflettendo parecchio su quella situazione. Non aveva il coraggio di chiedere consiglio a nessuno era troppo imbarazzante l'unica persona con cui poteva parlare apertamente era Sakura. Ma la ragazza era in missione, perciò avrebbe dovuto attendere il suo ritorno.

Sasuke dopo aver fatto rapporto all'Hokage tornò a casa. Camminò con passo calmo, continuando a pesare alla richiesta fattagli dal dobe. Ormai erano giorni che non faceva che pensarci. Giunse di fronte al cancello di casa, rimase a fissare il portone d'entrata con aria assente per un tempo indefinito. In fine decise di entrare e parlane con Naruto. Entro in casa, lasciando le scarpe all'ingresso.
La casa era stranamente silenziosa, entrò in cucina trovandola disordinata e deserta, salì al piano di sopra. Vide Naruto uscire dalla camera di Mey.
"Sei tornato." Il biondo non disse altro, ancora non gli era passata del tutto.
"Naruto?"
Il giovane si bloccò guardandolo. "Cosa?"
"Ok, ti lascerò farlo." Alla fine aveva acconsentito.
"Cosa?" Il biondino sollevò il viso incredulo.
"Ci ho pensato sù, se per te è così importante... puoi farlo." Aggiunse.
Naruto si sentì quasi in colpa. Sasuke aveva ceduto solo perchè lo aveva messo alle strette, non perchè lo voleva veramente.
"Non fa nulla. Non voglio forzarti se non tela senti."
Sasuke si avvicinò al compagno avvolgendogli la vita con le braccia, baciandolo a schiocco.
"Lo voglio! Ne sono sicuro."
Naruto sorrise spontaneamente stringendosi maggiormente in quell'abbraccio.
"Vedo che finalmente hai tagliato i capelli! Stai molto meglio con i capelli corti..." Riprese baciandogli il collo.
Il biondino si lasciò andare ad un sorriso. "Non facevi che ripetermi che con i capelli lunghi sembravo una ragazza, così ho tirato fuori la mia mascolinità!"

Appena un attimo dopo si trovavano in camera da letto completamente nudi, stesi a letto, stretti l'uno a l'altro. Naruto stava lasciando una miriade di baci roventi sul ventre del moro per farlo rilassare, era tesissimo, lo sentiva tendersi ad ogni tocco.
"Se sei così nervoso lasciamo perdere!"
"Continua!" Rispose perentorio l'Uchiha.
Naruto decise di distrarlo. Con la lingua scese fino al pube, comincio a leccare il membro per tutta la lunghezza soffermandosi di tanto in tanto sul glade. Sentì pian piano il corpo del moro rilassarsi, doveva prepararlo e per bene se non voleva fargli troppo male. Il biondo fece scorrere una mano lungo la coscia pallida del compagno portandola tra le natiche. Prese ad accarezzare quel piccolo buchino roseo esternamente sentendo il corpo del moro tendersi maggiormente, in quel preciso istante ingolfò la sua erezione cominciando fin da subito a succhiare con vigore.
Sasuke era talmente coinvolto da quella bocca, che non si era nemmeno accorto che il primo dito era già entrato, qualche attimo dopo sentì un leggero fastidio, ma non ci badò molto quella bocca peccaminosa lo stava facendo godere. Affondò le mani in quei meravigliosi capelli biondi spingendo maggiormente le testa del compagno verso le propria erezione. Stava per venire c'èra quasi. In quel preciso istante sentì un forte dolore al sedere, spalancò gli occhi puntandoli sul dobe che lo guardava malizioso continuando a lavorare con quella sua bocca. Vide l'altra mano del biondino sollevarsi dal materasso indicando il numero tre.

Aveva già infilato ben tre dita. Non se ne era nemmeno accorto, quel dannato dobe aveva un gran talento nel fare pompe. Naruto veloce sfilò le dita dal corpo del compagno sorridendo compiaciuto nel vedere il viso stravolto del moro. Si sollevò avvicinandosi a lui.
"Ti è piaciuto?" Chiese malizioso.
"Sei un piccolo demonio! C'èro quasi..." Sospirò.
"Sei sicuro di volerlo fare?" Chiese nuovamente il minore.
"Fallo è basta, prima che me ne penta!" Fu la risposta dell'Uchiha.
Naruto si sollevò maggiormente posando un dolcissimo bacio sulle labbra del compagno. Era agitatissimo, avevano fatto sesso migliaia di volte, ma mai in quel modo. Sasuke si era messo in posizione prona sperando di sentire meno dolore possibile, il biondo lubrificò maggiormente il proprio membro poggiando la punta in corrispondenza dell'apertura che lo stava per accogliere. Poggiò una mano sul fianco chiarissimo del compagno spingendo leggermente cominciando ad entrare. A primo impatto la sensazione fu stranissima, Sasuke era strettissimo e caldo, lo stava stritolando.
Dal canto suo il moro sentì un dolore terribile, strinse il cuscino tra le mani conficcando le unghie nelle federe, strinse i denti per non urlare dal dolore, e pensare che ancora non era entrato nemmeno tutto. Non riusciva a capire come facesse Naruto a sopportare un tale dolore da ben tre anni. Lo sentì bloccarsi, gli stava dando il tempo di abituarsi.

Qualche attimo dopo il biondo sentì la stretta intorno al proprio sesso allentare, prese a spingere ancora in pò entrando completamente. Sentì il fiato mozzarsi in gola, era una splendida sensazione stare dentro al corpo di Sasuke, così caldo, accogliente, stava godendo. Cercò di imporsi un pò di controllo per non venire in quel preciso istante.
Sasuke si era sentito strappato, faceva male, fortunatamente il biondo una volta dentro non si era più mosso.
"Sasuke rilassati...!" Gli sussurrò dolcemente accarezzandogli la schiena, con movimenti lenti.
Il moro aveva voglia di urlare, si era fatto convincere, è questo era il risultato. Cercò di rilassarsi regolarizzando il suo respiro. Man man mano sentì il dolore diminuire, iniziava a diventare quasi piacevole sentirsi riempito, stava iniziando a piacergli quella sensazione. Con un piccolo movimento del bacino diede il via. Naruto non se lo face ripetere immediatamente prese a spingere, da prima molto lentamente beandosi di quella strettezza che lo mandava in estasi, per poi velocizzare il ritmo, sentendo l'adrenalina scorrere nel suo corpo.
Sasuke sentiva il compagno spingere al sui interno con vigore, adesso che si era abituato era piacevole. Improvvisamente lo sentì colpire un punto particolarmente sensibile al suo interno che gli provocò un intensa scarica di piacere che lo portò ad ansimare, sentendo quel punto colpito ripetutamente.
Naruto era soddisfatto, il piacere che provava nel trovarsi all'interno del corpo del compagno era fantastico, intenso. Non appena si rese conto d'aver trovato la prostata prese a colpirla ripetutamente per condurlo all'apice il prima possible consapevole di non riuscire a resistere ancora per molto. Uscì dal suo corpo facendolo voltare supino sul letto.

Ciò che gli si presentò davanti era uno degli spettacoli più erotici al mondo. Sasuke, con gli occhi leggermente socchiusi e liquidi, le guance arrossate ed il petto si alzava ed abbassava in maniera irregolare. Sarebbe potuto venire solo a causa di quella visione. Rientrò con un movimento veloce causando uno spasmo al moro, per la penetrazione improvvisa, per poi ricominciare a spingere. Poco dopo vennero entrambi. Il biondino aveva stimolato ulteriormente il compagno prendendogli il sesso tra le mani, muovendo veloce, portandolo al culmine appena un attimo prima che si riversasse al suo interno. Si lasciò andare stremato tra le coperte accanto al corpo inerme del moro.
"Ammettilo! Sono stato bravo?" Chiese sorridendo compiaciuto.
L'Uchiha si sentiva spossato, un pò per la missione, un pò per l'intensa attività fisica appena conclusa.
"No dobe, mi hai fatto male!" Rispose malamente.
"La prima volta fa sempre male!" Repentinamente si sistemò seduto sul letto. " Io sono stato delicato! Tu la prima volta mi hai quasi ucciso! Ricordo ancora il dolore atroce che mi ha accompagnato per giorni..."
"Eravamo entrambi ubriachi."
"Anche le volte successive non sei stato molto delicato!" Rispose stizzito.
"In fondo non è stato male." Ammise finalmente.
"Non è stato male..?" Riprese inarcando un sopracciglio il minore. "Sono stato un fenomeno!"
"Non esageriamo! E poi preferisco stare sopra!"
"Però ti è piaciuto!" Naruto sembrava un esaltato in quel momento.
Il moro non sapeva come prenderlo. "A te come piace di più?" Chiese ghignando malizioso.
L'altro ci pensò su un attimo. "Non so, in entrambi i casi è molto piacevole..."
Improvvisamente vide Naruto mettersi a cavalcioni sul suo bacino, cominciando a tempestargli il collo di baci, mentre strusciava il proprio sedere contro il suo sesso rilassato.
"Allora preferisci essere dominato?" Chiese ghignando soddisfatto.
"Forse.." Fu la risposta del minore che intanto continuava a strusciarsi. "Ammetto che stare sotto mi piace molto. Ma anche stare sopra. Perciò ogni tanto sarò io a dominare te!" Affermò poi.
L'Uchiha adorava quel dobe così intraprendente, sexy, attivo ed al contempo sottomesso. Adesso che era tornato a portare i capelli corti e sbarazzini, come da piccolo, lo eccitava ancora di più.
Da li ebbe inizio un secondo raud pieno di passione e desiderio. 

Una storia sempliceWhere stories live. Discover now