s e v e n

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Namjoon anche quella mattina tornò dal rosso per vedere cosa stesse combinando.

Era preoccupato per lui ma, nello stesso tempo, anche per quell'umano che stava pian piano portando alla distruzione.

In qualche modo sentiva che un'anima così non meritava di essere catturata, manipolata da un demone simile.

Non era giusto che gli toccasse quella sorte però, in ogni caso, non c'era nulla che potesse fare per aiutarlo.

Non poteva arrivare al punto di rischiare la propria esistenza per lui, non ne valeva di certo la pena e poi, a dir la verità, ci stava pensando già qualcun altro.

Una volta arrivato lì lo trovò come sempre seduto a terra, mentre era intento a scrutare quel corpo inerme, avvolto nelle tenebre.

Il giovane si morse il labbro, infastidito.

Perché lo stava lasciando ancora lì?

Di questo passo non avrebbe retto ancora a lungo.

-Taehyung, devi fare qualcosa. È incosciente da troppo, inizieranno a sentire la sua presenza anche gli altri tra poco, o forse se ne sono accorti comunque, ormai.-

Il rosso non gli rispose; era come se fosse ipnotizzato, non riusciva a staccare gli occhi di dosso da quella figura di cui era diventato del tutto ossessionato.

-Taehyung...-

Nam lo richiamò nuovamente ma non ricevette neppure stavolta alcun segno di attenzione.

-Taehyung!-

Finalmente, la terza volta, il ragazzo si voltò; aveva gli occhi serrati e un'espressione terribilmente gratificata dipinta in viso: era evidente da cosa fosse provocata.

Il demone, rassegnato, scosse il capo.

Tutto ciò stava cominciando a disgustarlo.

Dopo il rosso spalancò le palpebre e, alzandosi dal suolo, si diresse verso il compagno per poggiare una mano sulla sua spalla.

Fu solo allora che il giovane notò le sue iridi iniettate di sangue.

Namjoon trasalì.

-Guardalo, guardalo, in cosa mi sta trasformando.-

Taehyung spostò lo sguardo verso le sue mani, sorridendo, poi continuò -È incredibile. Quel piccoletto è strabiliante.-

Il maggiore mandò giù un grosso groppo; non poteva credere a quel che stesse vedendo.

-Quanto gli resta?-

 -Non manca molto.-

Tae continuò a fissare estasiato il suo corpo; si sentiva come rinato, rinvigorito completamente.

Più Jungkook soffriva, più lui acquistava energia.

Alla fine questo esclamò, inumidendosi le labbra in modo quasi sfacciato -Tra poco andrò a prenderlo.-

Monster; v k o o kWhere stories live. Discover now