s i x t e e n

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Buio.

L'unica cosa che Jungkook riusciva a vedere era quel fastidioso, tremendo buio che tanto pareva amar risucchiarlo, tenendolo stretto fra le sue orride grinfie.

Intorno a lui non c'era che l'oscurità, mentre davanti ai suoi occhi quella chiazza sbiadita bianca e nera che prima aveva visto non sembrava voler svanire, ma perché era ancora lì?

Come mai più la guardava, più gli sembrava di intravedere al suo interno dei piccoli istanti, semplici azioni a lui familiari? Che avesse un qualche collegamento con i suoi perduti ricordi?

Il ragazzo stava lì, in piedi davanti a quella specie di enorme bolla opaca, cercando di riflettere, quando all'improvviso essa iniziò, prima piano, poi man mano sempre più velocemente, ad allontanarsi.

-No, aspetta!-

Così, cominciò a camminare sopra quel pavimento, non sapendo dove si stesse dirigendo, inseguendo l'oggetto, con le gambe che sembravano muoversi quasi da sole, guidate dall'istinto.

Sentiva che non doveva lasciar che scappasse.

Quella macchia era l'unica cosa che, stranamente, portava luce, illuminando quel posto vuoto, spoglio, dove regnava il nulla totale insieme a un inquietante, opprimente silenzio, rotto solamente dai piccoli passi del giovane.

Il moro continuò in quel modo per un tempo indefinito, non riuscendo mai a raggiungere quella cosa, incredibilmente veloce, avvicinandoglisi e nient'altro siccome, non appena il suo dito sfiorava la sua superficie liscia, essa come un fulmine si allontanava, facendo di conseguenza ricominciare tutto da capo, prosciugando le forze del povero umano.

Che si stesse magari prendendo solo gioco di lui, in qualche modo che gli era incomprensibile?

Tutto ciò andò avanti fino a quando, finalmente, Jungkook, saltando quando più in alto poté, toccò la bocca, dandole un colpo veloce con la mano, tentando di afferrarla.

A quel contatto questa immediatamente si fermò, scoppiando e cadendo poi a terra, mutando il proprio colore per diventare in seguito completamente bianca.

Il giovane allora, con il fiatone, cercò lentamente di riprendersi, poiché distrutto, e nel frattempo si avvicinò al fine di vedere meglio cosa diavolo stesse succedendo.

Non appena si piegò per controllare meglio sentì un forte boato provenire da lontano e dopo una crepa formarsi sotto i suoi piedi, la quale lo fece inevitabilmente cadere, chissà dove.

Da allora non ci capì più nulla.

Provò ad aggrapparsi a quel poco che era rimasto del suolo, in modo da poter salire e ritornare in superficie, fino a quando non vide l'ombra di qualcuno avvicinarsi, come un miracolo.

-Ti prego, aiutami!-

Urlò a squarciagola, disperato, una volta che scrutò la figura piegarsi verso la sua direzione.

-Certo.-

Mormorò questa, poggiando la propria mano su quella di Jungkook, che si reggeva a stento, non facendocela più.

Avvertiva le mani bruciargli terribilmente; quasi non se le sentiva nemmeno.

La persona però, invece di prestargli soccorso e portarlo accanto a lui, pian piano tolse tutte le dita del moro dal terreno, lasciandolo finire giù.

-Che stai facendo?!-

Fu l'ultima cosa che riuscì a dire, mentre guardava con occhi spalancati quella mano portarlo senza pietà alla morte certa.

L'uomo intanto non disse una singola parola e semplicemente, quando udì le urla di Jungkook rimbombare nel vuoto, scoppiò in una grossa, terrificante risata.

Nella caduta, prima di schiantarsi verso l'ignoto, il giovane con le lacrime agli occhi fu in grado di intravedere quell'odiosa figura dai capelli rossi allontanarsi, probabilmente compiaciuta del proprio gesto.

Monster; v k o o kWhere stories live. Discover now