t h i r t y

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Jungkook in effetti, non appena mise piede in quel posto si ritrovò inevitabilmente a tossire, data la polvere che col tempo si era accumulata lì e che nessuno si era preso la briga di togliere.

-Cavolo, potevi darci una sistemata prima!-

Si lamentò di conseguenza, mentre con la candela si faceva luce.

-Sei tu che hai insistito tanto per uscire.-

Borbottò allora l'altro, mentre spostava con i piedi varie cose trovate a terra, in modo da poter sedersi.

-Sì ma non in queste condizioni!-

-Non lamentarti sempre.-

Il moro alla fine lanciò un'occhiataccia a Tae e si limitò a lasciar perdere, facendo la stessa cosa e tentando di non finire a terra, data l'enorme quantità di cianfrusaglie di ogni genere che c'erano.

-Aspetta, lì dietro dovrebbe esserci una coperta o roba simile, prendila per favore, così la mettiamo qui.-

Alla richiesta del rosso il più piccolo sbuffò e si voltò, cercando in seguito con lo sguardo quel che gli aveva chiesto, evitando di calpestare altra roba che gli capitava davanti.

-Perché mi sono fatto trascinare qui?-

Pensò tra sé e sé, pentendosi delle sue stesse parole.

In ogni caso, seppur con estrema fatica, riuscì a trovare l'oggetto in questione, per cui con cautela lo afferrò, allontanando la candela che reggeva nell'altra mano per non creare ulteriori casini, e poi lo agitò più volte in aria, dato che era anch'esso colmo di polvere in ogni angolo.

-Ora capisco che intendevi quando prima hai detto che non venivi qui da un secolo!-

Borbottò allora, con tono incredulo e allo stesso tempo infastidito, mentre Taehyung rimaneva in silenzio, non potendo rispondergli come avrebbe dovuto, fino a quando però non gli urlò improvvisamente contro -Aspetta, attento!-

Quando lo fece però fu troppo tardi, dato che Jungkook non ebbe nemmeno il tempo di sentirlo e cercare di comprendere che intendesse che già era inciampato nella lunga coperta, calpestando varie scatole e cadendo rovinosamente addosso al demone, che intanto stava morendo dal ridere.

-Ahia!-

Fu l'unica cosa che riuscì a mormorare, quando si ritrovò sopra il petto dell'altro che, a quanto pare, non si era neppure accorto della loro vicinanza, troppo impegnato a ripensare alla scena a cui aveva appena assistito.

-E piantala, non è divertente!-

Protestò di conseguenza il minore, sentendosi preso in giro, dandogli un leggero pugno, che non sembrò però farlo calmare, anzi.

Ciò non fece che infastidire ancora di più il moro il quale, senza darvi troppo peso, per l'imbarazzo e la frustrazione poggiò la testa sulla spalla di quest'ultimo, volendo nascondersi data la figuraccia.

Fu solamente allora che questo, risvegliandosi come tutto d'un tratto e realizzando la situazione, avvertendo il respiro calmo dell'umano sulla propria pelle, guardò Jungkook disorientato e, smettendo all'istante di ridere, gli domandò -Che, che stai facendo?-

Sentendolo, immediatamente questo si spostò, maledicendosi per non averlo fatto prima, per limitarsi dopo a scuotere il capo, incapace di rispondere, come per dire -Niente.- 

Quella breve sensazione era bastata al demone per costringerlo a reprimere quelli che erano i suoi istinti innaturali, costringendosi a far finta per l'ennesima volta di nulla e cercare di non pensarci.

Jungkook non sapeva quanto fosse capace di mettere in crisi l'animo del demone, e mai avrebbe dovuto esserne a conoscenza, nonostante le difficoltà che quest'ultimo si ritrovasse così ad affrontare.

Ma l'importante, dopotutto, era solo che lui restasse sempre in quelle condizioni, come il puro e gentile ragazzo che era; il resto non aveva il minimo significato.

Taehyung, per adempire al suo volere, avrebbe sopportato quello e altro, pur di non farselo sfuggire, di averlo.

E fu proprio per ciò che, prendendo un bel respiro, ignorò con tutte le sue forze l'accaduto, o meglio, quel che esso aveva scatenato inconsapevolmente in lui e, afferrando la coperta, la distese al suolo, invitando poi Jungkook a mettervisi sopra.

Lui senza dir nulla lo fece, rimanendo in seguito in un rigido silenzio, giocando con i lembi del suo maglione.

Non sapeva di cosa parlare di preciso, anche volendo.

Capì che, data la reazione che il rosso aveva avuto prima, fosse meglio tralasciare nuovamente l'incidente, che in fondo, non era poi stato nulla di che, o almeno secondo lui.

Peccato che non si rendesse conto di come, anche se solamente per quel singolo istante, il maggiore avesse avvertito i propri battiti cardiaci accelerare notevolmente, illudendosi che fosse a causa della sorpresa scatenata dall'improvviso evento, inaspettato per entrambi.

Comunque, i due rimasero per un po' in quello stato, ignorandosi a vicenda, come se non si trovassero nello stesso identico luogo.

Ogni tanto Jungkook non poteva fare a meno di tossire debolmente, dato il fastidio che la polvere gli provocava, sotto lo sguardo attento di Tae, che cercava quasi di studiarlo.

Più osservava il suo viso, più si chiedeva come facesse ad avere dei tratti così dolci, che gli ricordavano leggermente quelli femminili, o la pelle tanto pallida, cadaverica, al contrario della sua, leggermente più scura e dalle linee più marcate.

Niente da fare, continuava a trovarlo un essere fin troppo bello e prezioso per appartenere alla generazione umana, tanto spregevole e meschina, da mettere in crisi persino la famigerata reputazione dei demoni, visti come mostri orribili, quando dopotutto, per alcuni aspettati, erano meno spietati degli uomini, nonostante potesse sembrare impossibile.

La cosa andò avanti in quella maneria per un po', fino a quando il moro, non riuscendo a reprimere come al solito la propria curiosità, che caratterizzava il suo animo gentile, alzando finalmente il capo verso l'altro, gli chiese titubante -Posso farti una domanda?-

Questo annuì, volendo sapere di che si trattasse.

Il minore si tirò il labbro fra i denti, quasi non essendo del tutto convinto di quel che stesse per fare, fino a quando, prendendo coraggio, esclamò tutto d'un fiato -Perché hai un libro con scritto delle specie di incantesimi sopra?-

Monster; v k o o kKde žijí příběhy. Začni objevovat