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Jungkook lentamente aprì le sue palpebre stanche.

Successivamente si mise in fretta seduto su quel freddo pavimento su cui scomodamente aveva riposato fino a poco prima e cercò di guardarsi intorno disorientato, con gli occhi leggermente socchiusi.

Aveva la testa che gli pulsava tantissimo e sentiva ogni singola ossa del suo corpo frantumata, ridotta in tanti minuscoli pezzettini.

Non si era reso conto di quanto tempo avesse passato dormendo, a dir la verità non ricordava neppure di essere mai sprofondato tra le braccia di Morfeo; probabilmente doveva aver perso coscienza in precedenza, senza accorgersene, poiché stremato.

In ogni caso il moro, non appena si svegliò, sperò con tutto il cuore di trovarsi in un posto diverso -qualsiasi posto- da quello nel quale fino ad allora si era ritrovato ma, non appena constatò che no, non si era mai mosso da quel luogo che gli era tanto odioso, ostile, lasciò che un sospiro uscisse dalle sue labbra disidratate.

Da quant'era che non mangiava?

Il ragazzo, afflitto e oltretutto affamato, si sfiorò con delicatezza lo stomaco, vuoto da troppo, avvertendo una fitta terribile, insopportabile espandersi in un attimo per tutto il corpo, a tal punto che lo costrinse a distendersi nuovamente.

Un'espressione sofferente si dipinse sul suo volto decisamente sciupato; che cosa gli stava prendendo, ora?

Dopo poggiò una mano gelida sulla fronte, scostando da essa la lunga frangia che portava, notando al contempo che fosse bollente, madida di sudore.

-No, per favore.-

Appena realizzò la cosa una fila di imprecazioni che non ebbe la forza di pronunciare si susseguirono nella sua mente; così provò con cautela a rialzarsi, ma tale azione fu del tutto inutile siccome, non appena ebbe mosso una gamba, poiché esageratamente debole cascò inevitabilmente di nuovo a terra, sbattendo anche un gomito, ritrovandosi a urlare per il dolore.

Non se ne parlava di muoversi da lì, a a quanto pareva.

Successivamente, come se non bastasse, il giovane iniziò a respirare affannosamente, a ritmi irregolari; passando dal freddo insopportabile che era stato costretto a sopportare, adesso avvertiva un caldo terribile, soffocante, il quale di certo peggiorava ancora di più la situazione; doveva avere delle linee di febbre.

Come avrebbe fatto da quel momento in poi?

Monster; v k o o kWhere stories live. Discover now