s i x t y - e i g h t

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-Seguimi.-

Taehyung prese per mano Jungkook e intrecciando le sue dita fra le proprie salirono insieme la rampa di scale, arrivando nella stanza del rosso.

Non aveva la più pallida idea di che cosa stesse per fare e non voleva nemmeno pensarci; forse stava per commettere la sciocchezza più grande che mai potesse saltargli in mente oppure, al contrario, la scelta più giusta per l'umano, l'unica cosa che avrebbe potuto salvarlo, adesso che la speranza non era persa definitivamente.

Si disse di non rifletterci troppo su, di andare avanti e basta, che maggiormente avrebbe esitato, più avrebbe fatto male, che già lo aveva ferito abbastanza e che fosse giunta l'ora di rimediare.

In fondo, era consapevole che le cose, tardi o meno che fosse, avrebbero preso quella piega, ma come biasimarlo?

Voleva stare con lui lì ancora un po'.

Ora però nessuno avrebbe potuto cercare di fermarlo; sarebbe stato suo per sempre.

Pur se in maniera diversa, così facendo avrebbe in ogni caso ottenuto quel che voleva, con sì, una sofferenza più elevata, ma non importava.

Lasciò andare la presa solo per aprire la porta e correre dritto sulla sua scrivania, gettando tutto il resto a terra al fine di non perdere altro tempo, ignorando la massa di varie cianfrusaglie abbandonate e prendendo infine soddisfatto una piccola boccetta dal contenitore in vetro con al suo interno un liquido di un blu scuro, profondo.

Successivamente si voltò verso l'altro, che lo guardava confuso, sorridendogli debolmente e facendo segno di raggiungerlo.

Una volta che gli fu di fronte gli mise davanti agli occhi il contenitore trasparente e, tenendolo per la catenina sottile in metallo che si trovava sul tappo, proferì a bassa voce -Questo è tutto quello di cui abbiamo bisogno.-

Il minore fece per parlare, probabilmente volendo porre una delle sue solite, complicate domande che parevano puntare soltanto a spiazzarlo in continuazione, motivo per cui Tae lo zittì subito, posando l'indice sulle sue soffici labbra.

-Ti prego, non dire nulla adesso, per favore.-

La sua voce uscì talmente flebile che, a una richiesta fattagli in maniera simile, la forza di controbattere gli mancò, soprattutto quando il demone posò la fronte sulla sua, chiudendo gli occhi per qualche secondo.

Quando li riaprì fissò lo sguardo in quello di chi aveva vicino, come se indirettamente lo stesse pregando di capire le sue ragioni, al contempo scusandosi in anticipo, lasciando poi perdere a un ipotetico dopo quelle formalità e trascinando con sé il minore nel bagno poco distante.

Per cui, in fretta si diresse verso la vasca da bagno e cominciò a far uscire l'acqua, girando il rubinetto mentre nel frattempo si sedeva sull'orlo del suo bordo.

-Che sta succedendo?-

La domanda sorse spontanea, ma al posto di una risposta venne formulata una delle ultime richieste, sempre con lo stesso identico tono malinconico.

-Vieni qui.-

Il rosso abbassò lo sguardo e, non appena la figura seguì il suo esempio, un sospirò si unì al rumore quieto dell'acqua scrosciante che lenta colmava il vuoto sottostante.

-Allora?-

Perché parlare doveva essere tanto difficile?

I minuti di silenzio che si fecero avanti parvero a entrambi durante un'eternità, mentre chissà che pensieri si alternavano nelle loro menti così diverse ma al contempo dannatamente simili, da essere capaci di far tremare il mondo, se solo lo avessero voluto.

Monster; v k o o kWhere stories live. Discover now