E i g h t e e n

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Quel giorno Jungkook mostrò a tutti cosa gli stava facendo l'assenza di Taehyung. Quel giorno non scappò via da scuola o si rifugiò nello spogliatoio della palestra per sfogarsi. In quel modo concluse in bellezza l'ultimo giorno il quale Taehyung non si sarebbe fatto vedere.

"Hey guardate un po' chi c'è qua! Jungkook! Ultimamente su di te girano delle voci veramente interessanti hahaha!" diceva un ragazzo con una risata beffarda mentre stava alle spalle del minore con i suoi compagni che ridevano con lui. Jungkook stava camminando per il corridoio come faceva sempre, con la testa bassa e senza ormai più con la speranza che Taehyung sarebbe tornato. Sentendo quelle parole alzò la testa per girarsi a guardare chi si stesse rivolgendo a lui. Il moro si girò dietro e guardò stranito quei tre ragazzi che senza motivo avevano cominciato a dargli retta, persone del genere Jungkook non pensò di averle mai frequentate. Aveva lo sguardo cupo e aspettava che dicessero qualcosa.

"Anche oggi con questa faccia?" chiedeva acido il più alto tra i tre che erano a loro volta qualche centimetro più alti di Jungkook.

"Perchè me lo chiedi? Ci conosciamo per caso?" chiese il moro che non riusciva a comprendere il motivo per il quale quegli studenti avevano voglia di prendersi gioco di lui.

"Ma sentitelo! Non lo sai nemmeno che tutti quanti credono che tu sia eccessivamente strano?! Haha parlano tutti di come ti salti le ore di scuola per fare chissà cosa!" e continuava a ridere dopo aver parlato un altro di quei tre. A quelle parole Jungkook sentì una morsa al petto e non riuscì a pensare a cosa dire.

"Dai su, dì perchè cazzo sei così coglione!" sputava acido ancora uno di loro. Le persone che passavano per il corridoio, pur sentendo le cose che dicevano al minore, non osavano intromettersi; Jungkook non aveva amici e gli altri studenti, codardi, non avevano motivo di difenderlo. Il ragazzo più alto dalla chioma rossa si avvicinò al moro che non capiva in che modo era riuscito a far capire alle persone il motivo di quelle assenze; cominciò a ribollire di rabbia pensando che quei pettegolezzi su di lui non gli avrebbero più permesso di assentarsi a scuola quando il demone era con lui; un secondo dopo però, pensò che Taehyung non c'era più probabilmente perchè la sua preda, secondo il minore, non aveva un'anima poi così buona. Il rosso lo afferrò per il collo e lo sbattè al muro con uno sguardo di ghiaccio. Jungkook lo guardò stranito e si rese conto di non avere affatto paura di lui.

"Se pensi che in questo modo riesci ad intimorirmi ti sbagli di grosso" disse il minore che reputava Taehyung la persona che gli faceva più paura al mondo, una persona che adorava. Quello strinse il colletto e sputò: "Stai zitto gay del cazzo!"
"Haha ti piace prenderlo in culo vero?" lo sfottevano gli altri da dietro.
"Non fare quella faccia, lo sappiamo tutti che ti piace slinguazzare con i maschi!" con la voce alta un altro di quei tre.
Jungkook arrivò a pensare che Yoongi avesse potuto dire quello che era accaduto nel bagno solo per vendicarsi, sbagliò nel pensarlo.
"Cosa hai da nascondere? Porti sempre questi maglioni accollati haha!" il rosso gli abbassò il collo del maglione e gli scoprì il posto dove si concentravano i morsi e i succhiotti che Taehyung gli aveva fatto; quella parte del suo corpo era per lui intoccabile da altre persone, era quello che lo faceva sentire legato al demone. La considerava quasi una parte intima e pura che nessuno avrebbe dovuto sporcare. Appena quella feccia toccò o meglio, sfiorò con un dito la sua pelle, Jungkook sgranò gli occhi e si liberò dalla presa del ragazzo; dai suoi occhi traspariva rabbia allo stato puro e la sua pazienza non sarebbe durata ancora per molto.

"Si incazza pure! Haha ma avete visto che ha sul collo, ci va pesante!" e quei bulli si facevano grasse risate.

Jungkook fece per girarsi ed andarsene ma quello che poco prima lo aveva toccato: "Taehyung! Taehyung! Oh Taehyung!" con una vocina stridula per imitare il minore. Appena sentì che pronunciò il nome di Taehyung rimase impietrito. La morsa che aveva al petto faceva ancora più male e il minore adesso era accecato dalla rabbia. Ancora non si girava per mostrare la sua espressione ai tre che ridevano incontrollatamente. Non riusciva a capire come facessero a sapere il nome del suo amato diavolo e più si sforzava a pensarci e più si innervosiva.

"Tu..." e Jungkook si girò guardandolo dritto negli occhi. "Se provi di nuovo a dire il suo nome...TI AMMAZZO!" urlava il moro che era spaventoso. Le persone che passavano cominciarono a fermarsi a guardare cosa stesse succedendo. "Tu sei la più feccia delle fecce e non devi osare. Non devi assolutamente osare pronunciare quel nome!" con il tono alto. Il rosso era rimasto zitto intimorito dallo sguardo di Jungkook che non scherzava mentre lo minacciava in quel modo. La campanella di fine ricreazione suonò e i bulli trovarono una scusa per allonarsi mentre dicevano tra di loro cose come "quello è un fottuto pazzo". Vedendo che questi si allontanarono e così anche parecchi degli studenti, Jungkook si tranquillizzò giusto un po' mentre le spalle facevano su e giù a causa dell'affanno. Passò qualche secondo che cominciò a lamentarsi per il dolore di quella assenza mettendosi a quattro zampe con la fronte che poggiava a terra in preda alla disperazione. Tutti quelli che osservavano non avevano più il coraggio di parlare.

"Perchè...? Taehyung! Non ce la faccio più, ti prego! Mi a-ammazzo senza di te, Taehyung!" ormai completamente afflitto. E piangeva su quel pavimento esposto a tutti quanti, esposto a nessuno. Nessuno poteva aiutarlo e lui si sentiva in un labirinto di emozioni troppo negative per andare avanti. "Perchè mi hai abbandonato?! Faccio schifo anche a te! Taehyung Taehyung Taehyung! R-ritorna..." continuava a gran voce mentre singhiozzava. Le persone bisbigliavano innoridite e spaventate su quanto potesse essere pazzo mentre si allontanavano il più possibile per evitarlo. Quello spettacolo fu tristissimo per Yoongi che passò di lì e per la delusione che aveva nei suoi confronti, non potette fare niente se non sospirare avvilito. Proseguì senza fare nulla proprio come facevano tutti gli altri vigliacchi che camminavano per quel corridoio. Tutta quella storia non gli andava giù per niente e in testa cominciò a darsi spiegazioni riunendo tutti i comportamenti strani che Jungkook aveva avuto nelle ultime tre settimane. Prima di tutto pensò al fatto che la sua salute non sembrasse tanto buona poichè sembrava troppo stanco per affrontare la giornata e ogni tanto lo vedeva stringersi la pancia con le mani; ricordò che un giorno Jungkook si era addormentato a scuola e che spesso i suoi erano andati a prenderlo. Notò poi che con lui non si comportava più nel solito modo ma anzi lo evitava e diceva cose strane del tipo "non sei lui e non puoi toccarmi". Mentre pensava a tutti questi strani atteggiamenti arrivò alla conclusione che c'entrasse sicuramente questo Taehyung.

"Potrebbe essere il suo ragazzo forse..." si disse. Poi decise che non avrebbe più dovuto pensare a quella storia e che avrebbe dovuto fregarsene proprio come faceva Jungkook con la loro amicizia.

Yoongi non poteva sapere nè che tipo di rapporto avesse il minore con Taehyung nè chi fosse esattamente Taehyung.
E così doveva essere.
Ad ogni costo.







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Spazio Autrice

Hehe👿
The last day of starving🌚

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°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora