F o u r t y - e i g h t

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"Taehyung io vorrei passare la mia ultima notte fuori da qui" disse Jungkook al demone quando il sole era già calato. Voleva che uscissero da quella casa, la casa dove c'erano ancora i cadaveri putrefatti dei suoi genitori poichè desiderava che il suo cuore smettesse di battere altrove invece che in quelle mura dove non si era mai sentito realmente al sicuro.

"E in che luogo dovrò seguirti Jungkook?" chiese il maggiore convinto che il moro volesse andare in qualche posto specifico e non girovagare a caso per le strade.

"Voglio stare con te in un hotel di lusso" rispose sorridendo il minore che era entusiasta di ciò che aveva intenzione di fare. "Mi basterà prendere i soldi dei miei genitori e affittare una camera" aggiunse poi osservando il viso di Taehyung. Quest'ultimo si avvicinò a lui e fece schiocchiare la lingua contro il palato mentre lo guardava con uno sguardo davvero penetrante. "Vestiti bene, voglio che tu sia perfetto" disse per poi allontanarsi con quel suo fare seducente. Jungkook sorrise e le sue goti si colorarono leggermente di rosso. Poco dopo varcò la soglia della sua camera dopo tutte le ore che aveva trascorso lì e scese le scale che portavano al primo piano di casa sua. Avrebbe dovuto prima prendere i soldi dei suoi genitori: suo padre li teneva sempre nella tasca dei pantaloni in un portafoglio e sua madre in una borsa che non sapeva dove fosse. Erano passati vari giorni da quando li aveva uccisi e cercò di prepararsi all'orrore che avrebbe provato nel vedere uno spettacolo così disgustoso. Si avviò verso le porte scorrevoli del salotto e le aprì velocemente con una smorfia in viso. Il cattivo odore era tanto forte da essere insopportabile e Jungkook non potè fare a meno che tapparsi il naso e cercare di non vomitare. Si avvicinò al corpo del padre e per un attimo rimase a guardare schifato. Era davvero pallido e pieno di macchie scure, il sangue era ancora tutto lì e il moro tentennò nel mettergli le mani addosso. Quando poi posò gli occhi sulle tasche dei suoi pantaloni notò che il portafoglio di pelle del padre fuoriusciva dalla tasca sinistra. Una volta che l'ebbe afferrato, si incamminò fuorì dalla stanza passando accanto alla madre che era stesa con la faccia sul pavimento osservandola rapidamente. Chiuse le porte e a passo svelto si diresse verso la borsa di sua madre, poggiata sul tavolo. Anche da questa prese tutti i soldi e soddisfatto salì nuovamente al piano di sopra contando per le scale le banconote.

"Taehyung?" lo chiamò quando si rese conto che in camera sua non c'era. "T-Taehyung?"

"Hai trovato i soldi?" chiese il demone con un sorriso entrando nella stanza del più piccolo. Gli sfiorò il fianco e andò ad appoggiarsi al muro.

"Si...credo possano bastare" rispose Jungkook per poi sospirare sollevato; odiava quando non riusciva a sentire accanto a sè il suo adorato Taehyung.

"Cercane altri moccioso, in un hotel di lusso non puoi mica solo dormirci" gli parlò con un tono divertito.

"E cos'altro d-dovremmo fare?" domando balbettando l'altro con un'innocenza che fece sorridere il più grande.

"Su, muoviti che devi prepararti bene" gli rispose il diavolo evitando di rispondere alla sua domanda.

Jungkook allora mise a soqquadro la camera dei suoi genitori per trovare più contanti possibili. Quando finalmente la sua estenuante ricerca finì, sbuffò affaticato e si dedicò al massimo al suo aspetto estetico. Visto che Taehyung aveva detto di volerlo perfetto, si lavò con cura eccessiva, mise lo smoking più costoso che teneva nell'armadio, pettinò i suoi morbidi capelli mori fin troppe volte e spruzzò sul collo e sui polsi acqua di colonia.
Jungkook non avrebbe mai fatto una cosa simile per qualcuno poichè non era un tipo che curava in maniera esagerata il suo aspetto e non ci teneva ad essere irresistibile agli occhi di persone che non gli interessavano. Se si trattava del demone invece, la cosa era completamente diversa. Quelle ore, quei giorni e quelle lunghe settimane con Taehyung lo avevano cambiato davvero tanto.
Uscì dal bagno solo dopo essersi guardato allo specchio e risistemato una decina di volte. Mentre camminava verso la sua camera da letto percepì un senso di eccitazione invadergli ogni parte del corpo, il cuore gli scoppiava di gioia. Aprì la porta della sua stanza e vedendo il maggiore si fermò estasiato. Spalancò la bocca dallo stupore e non riuscì a levargli gli occhi di dosso per una manciata di secondi. Taehyung aveva addosso uno smoking nero come il suo e il suo aspetto non sembrava affatto quello di un demonio visto che le sue corna rosse erano sparite così come la  lunga coda dello stesso colore. Notò immediatamente che le iridi dei suoi occhi non erano più di quel bellissimo colore che era simbolo di passione ma erano azzurre. Non si spiegava come il diavolo potesse fare una cosa simile ma dopotutto sapeva di potersi aspettare qualunque cosa. Taehyung fissò il minore serioso mentre si aggiustava le maniche della giacca.

"Taehyung p-perchè ti sei vestito anche t-tu così?" chiese il moro che in quel momento avrebbe voluto fargli seimila domande ma si limitò a quella balbettando.

"Questa sera avrò un aspetto umano  e tutti mi vedranno e riconosceranno come tale solo per te" rispose l'altro con un sorriso camminando verso la sua preda. Quest'ultimo deglutì e fece qualche passo in avanti.  "Sei proprio bello Jungkook" lo complimentò Taehyung con un tono profondo sistemandogli il colletto della camicia e sfiorandogli con quelle dita fredde parti del suo collo. Jungkook non staccò per un attimo gli occhi dal suo viso etereo nonostante stesse andando a fuoco dall'imbarazzo.

"Anche t-tu sei...sei b-bellissimo" rispose il moro con grande difficoltà. Tra i due c'era sempre una tensione che rendeva il loro rapporto qualcosa di unico, ogni volta che si scambiavano qualche parola Jungkook finiva per provare emozioni troppo forti. Taehyung nonostante dovesse sempre ricordare di mantenere la sua posizione, a volte riusciva a lasciarsi andare e dedicare al moro attenzioni diverse dalla lussuria o perversione. La brama di toccarsi apparteneva ad entrambi, i loro corpi si attraevano come una calamita e in quel forte desiderio che l'uno provava per l'altro, il contatto fisico era ciò che accendeva la scintilla. Il demone aveva costante bisogno anche solo di sfiorare Jungkook come quest'ultimo necessitava di essere toccato.

"Stasera potrai comportarti con me come se fossi un umano. Non dovrai nemmeno farti problemi a parlare con me in pubblico" disse il maggiore accarezzandogli la nuca. Jungkook era in preda a tante sensazioni che quasi gli impedivano di parlare.

"Sono così felice..." parlò il moro fievolmente con gli occhi immersi in quel falso azzurro chiaro.

"Che tu sia felice è ciò che desidero" Taehyung assottigliando gli occhi in un'espressione serena. "Vogliamo andare?" gli chiese continuando ad accarezzarlo.

Un cenno di approvazione fu la risposta e in pochi minuti i due lasciarono l'abitazione.








Spazio Autrice

Spero che la storia vi stia piacendo~♡
la fine è vicinissima e davvero sono in ansia perchè vorrei scrivere al meglio possibile ETEWDGESHELPME

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( scusate per eventuali errori )

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang