T w e n t y - f i v e

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Il cuore gli batteva così velocemente da non riuscire a rendersi conto nemmeno della situazione. Jungkook voleva tanto che Taehyung gli avesse fatto capire di volerlo mettere in grossa difficoltà davanti ai suoi genitori solo per mettergli addosso un po' di agitazione. Il diavolo però non sembrava affatto scherzare e il moro era dell'idea che nascondere quello che Taehyung avrebbe potuto fare sotto il tavolo era impossibile.

"Che c'è moccioso, sei agitato?" chiese il biondo mentre con le lunghe dita affusolate si avvicinava al cavallo del pantalone del minore. Jungkook, a quel tocco sensuale, fremette sentendosi subito accaldato e per fermarlo gli mantenne dolcemente le mani toccandole con delicatezza per paura di farlo innervosire. Le mani di Taehyung erano così fredde, Jungkook non le aveva mai toccate in quel modo ed arrossì violentemente accorgendosi che il demonio aveva scambiato le posizioni ed ora era lui a tenergliele saldamente.
"Ti ricordi che cosa ti avevo detto? Se voglio fare qualcosa lo faccio e basta"

Quando fu sul punto di rispondergli che non sarebbe riuscito a rimanere impassibile, il minore soffocò le parole mordendosi le labbra. La madre si era momentaneamente alzata, il padre era distratto a guardare la televisione e dopo qualche secondo Jungkook si chiese perchè il biondo non aveva ancora smesso di tenergli le mani in quel modo, un modo che non gli sembrava dolce ma che gli faceva avere semplicemente tanta ansia. Taehyung stringeva sempre di più e le guance del più piccolo andavano a fuoco. L'obbligo che aveva di non farsi scoprire era un brivido eccitante che percorreva la sua schiena ogni volta che pensava alla situazione in cui si trovava; anche se da una parte sapeva che i genitori lo avrebbero sicuramente scoperto e di conseguenza voleva evitarlo, dall'altra voleva ardemente che il biondo lo facesse.
All'improvviso però non sentì più le mani fredde del maggiore che avvolgevano le sue ma che erano intente a sbottonare il pantalone in modo rude. Spalancò un po' gli occhi al gesto inaspettato e fece un bel respiro per cercare di calmarsi.
La madre e il padre del moro, senza nemmeno che quest'ultimo se ne rendesse conto, per quanto distratto, continuavano a discutere sul grave comportamento di loro figlio e il ragionamento diventava sempre più acceso. Divertente come Jungkook riusciva a focalizzare la sua attenzione solo su Taehyung mentre nella stanza c'erano anche due persone che avrebbero dovuto rappresentare per lui una forte sicurezza.

"Ti senti come se fossimo solo noi due Jungkook?" chiese dolcemente il demonio che uscì solo con la testa da sotto il tavolo posizionandosi in mezzo alle gambe del moro per fissarlo con quei magnetici occhi rossi.
Il moro degludì e annuì leggermente con la testa pervaso da un labirinto di emozioni.
"Concentrati solo su di me" e il maggiore tornò giù. Pochi secondi e sentì Taehyung tirargli le gambe per farlo sedere al bordo della sedia ed avere così maggiore accesso al pube della sua preda.

"Dobbiamo farlo andare da uno psicologo se continua così!"

"Quale psicologo?! Sei tu che gli stai troppo attaccata, è normale che risponde in quel modo"

"Ma che cosa dici?! Se non mi comporto così si lascia andare e butta all'aria il suo futuro!"

Il maggiore, toccandolo lentamente in modo assai sensuale, fece uscire il membro semi eretto dall'intimo nero di Jungkook che sussultò mentre nascondeva parte del viso con la mano con il gomito sul tavolo. Il fatto che dovesse resistere così tanto non faceva altro che eccitarlo ancora di più. Ogni parte del suo corpo era pervasa da quella sensazione che amava, l'emozione che gli faceva sentire davvero di avere un posto nel mondo. Le parole dei genitori ormai non gli trapassavano più le ossa, le sentiva ma non le ascoltava. Non avevano più importanza, il suo destino era segnato. Mentre il demone gli dava piacere in quella situazione così ambigua ed erotica, Jungkook si rendeva ancora di più conto di quanto fosse importante per lui quella presenza; senza di lui le giornate non avevano nessun senso, la tristezza prendeva il sopravvento sulla sua mente, la debolezza si nascondeva dietro l'apatia. Perchè Jungkook era davvero debole, un debole che si nasconde dietro una maschera di bugie.
Era davvero complicato nascondere quanto il minore stesse godendo in quel momento. Taehyung riusciva a stimolarlo al punto di fargli avere numerosi spasmi mentre il minore tentava di avere una normale espressione e strozzare ogni gemito o mugolio. Con la lingua gli stuzzicava la punta e ogni tanto sussurrava, faceva entrare tutto il membro pulsante nella sua cavità orale fino a sentire di avere la gola piena e poi lo faceva uscire con una lentezza straziante. Jungkook si sentiva in estasi e l'unica cosa che potè fare fu nascondere gran parte del suo viso con le mani mentre il battito cardiaco accellerava ad ogni tocco. Agli occhi dei genitori, per il poco che notarono, presi dal discutere, loro figlio era semplicemente abbattuto; non immaginavano minimamente quanti lamenti di piacere il moro stesse trattenendo. Il demonio succhiava sempre più velocemente e con il suo muscolo caldo percorreva tutta l'asta, sorrideva divertito accorgendosi che Jungkook era perso nei brividi. Taehyung lo stava mettendo in estrema difficolta.

"Sicuramente quest'anno verrà bocciato e la cosa grave è che a lui non interessa!"

"Non so più davvero cosa fare con lui tesoro..."

Quando era ormai vicino al raggiungere il culmine, mentre teneva le sopracciglia contratte verso l'alto e cercava di fermare gli spasmi, il demonio non fece più nulla ma ripose il membro eretto nei boxer del più piccolo chiudendo la zip e abbottonando i pantaloni. Jungkook rimase con una sensazione fastidiosa e la voglia forte di avere l'orgasmo per cui aveva dovuto sforzarsi così tanto. Era lì seduto con le goti arrossate e l'ansia di essere scoperto, ansia che lo aveva fatto sudare leggermente.

"Direi che sei stanco di sentire le chiacchiere dei tuoi genitori, giusto? A me danno altamente sui nervi" disse Taehyung che era uscito da sotto il tavolo ed aveva uno sguardo insolito.

"Io me ne vado in camera" disse freddo Jungkook dopo qualche secondo poichè desiderava andarsene il prima possibile. Interruppe il fiume di parole dei genitori che parlavano invano per cercare di salvare qualcosa che non si poteva più cambiare. Si alzò impacciato e con un'espressione indecifrabile agli occhi della madre e il padre stampata in volto, loro non capivano cosa gli passasse per la testa.

"Ci vediamo tra quattro giorni...Jungkook" disse la madre rattristita quando il figlio era già sparito dalla stanza.

Appena sparì dal salotto il moro piegò la schiena a causa dell'erezione che faceva male intrappolata nei pantaloni e velocizzò il passo per andare in camera sua.

"Moccioso...ci tengo che tu vada a letto adesso" disse Taehyung in modo stranamente affettuoso mentre gli accarezzava lentamente il collo.

"Taehyung..." disse con la voce fievole il più piccolo. "...volevo solo dirti che...che t-ti adoro" distogliendo lo sguardo.

"Anche io ti adoro Jungkook" rispose senza esitare con un sorrisetto stampato in volto.

"...d-davvero?"

"Mh parli troppo" e gli mise un dito sulle labbra rosee.

Il più piccolo era perso in quel rosso, amava quel rosso che lo stava lentamente uccidendo.







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Spazio Autrice

🎁🎄♡~Buona vigilia~♡🎄🎁

[Scusate per eventuali errori]

•°•°Spero che il capitolo vi sia piaciuto•°•°

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°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora