F o u r t y -f i v e

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"Dovresti spaccarlo quel cellulare" consigliò Taehyung al minore mentre sentiva il telefono della madre di Jungkook squillare. Le chiamate erano fin troppo insistenti ed era decisamente irritante che la loro quiete venisse interrotta da quella fastidiosa musichetta.
Mentre fuori dal suo nascondiglio c'era il mondo intero, Jungkook continuava a passare le sue ore con il demonio sfruttando al massimo ogni momento. A scuola si erano tutti abituati alla sua assenza; anche i professori avevano ormai perso fiducia in un suo eventuale ritorno.
"Jeon Jungkook?" chiedeva l'insegnante a gran voce ogni giorno in classe.
"Assente" ed ogni giorno era sempre la stessa la risposta seguita dalle facce sprezzanti di qualche suo compagno di classe. Nessuno riusciva a dare una spiegazione al profondo malessere che traspariva dal viso del moro ogni secondo, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, ogni settimana ed ogni dannato mese. Sembrava stesse meglio e ridesse solo quando, alla fine delle lezioni, qualcuno lo vedeva correre lontano da scuola con un pacco di sigarette tra le mani assieme a Yoongi. Da quando era comparso Taehyung, la sua felicità si limitava a viverla nelle mura della sua camera in compagnia di quell'essere malvagio e neppure uno aveva rivisto quel bel sorriso smagliante.

La scomparsa di quel ragazzo che appariva sempre forte e sicuro di sè dinnanzi agli altri era diventato così un tormento per il suo caro ex amico che non faceva altro che interrogarsi cercando di interpretare gli ultimi strani incontri che aveva avuto con lui.

"Hey Jimin" salutò pacamente Yoongi vedendolo avvicinarsi a lui. "Alla fine hai deciso di andare o seguire il mio consiglio?" chiese qualche secondo dopo osservando l'espressione del minore.

"Non sono andato" rispose quello. "Non so perchè ma...ma la preoccupazione che ho nei suoi riguardi mi sta uccidendo e mi piacerebbe se cercasse il conforto di qualcuno. Lui sembrava sempre così freddo ed antipatico, ora non si fa nemmeno più vedere...cosa gli avrò mai fatto?" disse il biondo abbassando la testa e guardando il pavimento. Rilasciò un piccolo sospiro e disse poi che si sentiva profondamente in colpa.

"Perchè dovresti sentirti in colpa? Non gli hai fatto nulla Jimin" cercò di rassicurarlo il corvino che si sentiva già un po' infastidito dal discorso. In realtà anche lui si sentiva in colpa, si stava convincendo di non essere stato un buon amico per Jungkook. Quest'ultimo si era completamente scordato della loro esistenza e non immaginava minimamente che si stessero preccupando per lui; ormai aveva focalizzato tutto su Taehyung e secondo lui il mondo circostante non aveva nemmeno bisogno di essere considerato.

"E se andassimo insieme a trovarlo?" chiese poi Jimin con gli occhi che luccicavano di speranza. Yoongi abbassò di nuovo la testa e sbuffò. "No Jimin, ti posso assicurare che è una perdita di tempo. Non vorrà neanche guardarci in faccia" gli disse poi freddo come il ghiaccio.

"Yoongi ma come fai a prenderla in questo modo? Voi due siete amici e l'ho percepito persino io che Jungkook sta davvero male mentre tu non fai nulla per lui!" disse l'altro che era sopreso dalla poca voglia di aiutare del corvino. Quest'ultimo aggrottò la fronte.

"La vuoi sapere una cosa? Sono settimane che non parlo più con Jungkook e non ho idea di cosa abbia fatto in questo tempo e cosa stia facendo ora. Non ci parliamo più" parlò con un tono che appariva esageratamente adirato ma allo stesso tempo rattristito ed amareggiato.

"N-non siete più amici?" chiese Jimin spalancando gli occhi.

"No, il suo comportamento mi ha deluso e non ne voglio più sapere" disse cominciando a camminare subito seguito dal biondo. "Se vuoi provare a vederlo fallo ma non ti aspettare che io ti faccia compagnia" aggiunse poi serioso.

"Allora...allora non dovremmo fare nulla?" domandò l'altro giocherellando freneticamente con il suo anello mentre cercava di stare al passo.

"Semplicemente vivi la tua vita e non immischiarti. Lascia che...che Jungkook faccia le sue scelte"

Davvero Yoongi era così sicuro di voler abbandonare al suo destino il suo vecchio amico?

"Mi dispiace di averti dato fastidio, non immaginavo che non vi sentiste più" disse poi il minore evidentemente triste. Il corvino girò la testa per guardarlo in viso e gli rivolse un sorrisetto tranquillo. "Ma figurati, mi ha fatto piacere" disse evitando subito dopo il contatto visivo. Rimasero per un po' in silenzio a guardarsi intorno.

"Sei una brava persona...non è da tutti preoccuparsi così tanto per qualcuno" gli disse Yoongi quando entrambi stavano per separarsi.

"Ti ringrazio Yoongi, spero che tra te e Jungkook un giorno le cose possano risolversi. Ci si vede hyung!" fece un cenno con la mano Jimin allontanandosi. Il maggiore si mise una mano sulla fronte e sospirò per l'ennesima volta. "Lo spero tanto".

Jungkook spaccava quel telefono cercando di eliminare tutto ciò che gli ricordasse di cosa c'era fuori quella porta. Lo riduceva in pezzi, lo sbatteva violentemente a terra finchè non smetteva di suonare e poi lo lasciava lì tranquillamente. Quella casa era un disastro esattamente come lui. Taehyung lo guardava distante con la bocca e gli occhi socchiusi, uno sguardo provocante che caratterizzava il suo viso; aspettava che finisse di rompere quell'aggeggio per ritrovarselo tra le braccia in cerca delle sue attenzioni. Era per stare attaccato a quel corpo che Jungkook aveva rinunciato a tutto, alla sua stessa vita.

"Sei arrivato al culmine, ormai hai raggiunto il tuo massimo. Sembra proprio che tu non riesca a stare un secondo lontano da me, mh?"

"È perchè...è perchè ti adoro" l'altro rispose fievolmente stringendosi ancora di più. Il demone sorrise e gli accarezzò la schiena lentamente come lui sapeva fare bene. Arrivava con la mano fino al sedere, si fermava e facendo fremere la sua preda risaliva quasi sfiorandolo. Jungkook si godeva quei tocchi respirando profondamente.

"Sai piccino, mi stai facendo venire una gran voglia di farti un regalo" disse il più grande in una maniera così smielata che fece sobbalzare il cuore del più piccolo. Era però una frase piena di lussuria che sembrava essere stata detta con dolcezza per far perdere giusto ancora un po' di più la testa a Jungkook. Quest'ultimo era arrossito nel sentirsi chiamare in un modo che il biondo non aveva mai usato con lui.

Stava semplicemente approfittando del fatto che il ragazzo provasse sentimenti romantici verso di lui o i suoi erano comportamenti spontanei?

"Sai che manca davvero poco giusto?" chiese Taehyung mantenendolo per la nuca. Era difficile per Jungkook decifrare la sua espressione, appariva quasi insolita; gli atteggiamenti del più piccolo erano agli occhi del maggiore stranamente eccitanti ed ogni volta rimaneva sorpreso da quanto fosse forte il desiderio di sfogarsi su di lui vedendolo così vulnerabile e sensibile alle sue mosse.

"L-lo so Taehyung" disse il minore osservando affascinato i suoi occhi rossi. "Voglio vivere al meglio il tempo che mi resta con t-te"

"Farò in modo di farti passare i due giorni migliori della tua vita..." gli parlò fissandolo intensamente accrescendo il senso di vuoto che gli aveva fatto venire allo stomaco. "...cominciamo da ora" aggiunse poi leccandosi il labbro.















Spazio Autrice

🌚Prossimo🌚
🌚🌚Capitolo🌚🌚
🌚🌚🌚🌚Acqua🌚🌚🌚🌚
🌚🌚🌚🌚🌚Santa 🌚🌚🌚🌚🌚

Kekeke spero che la storia vi sia piacendo~♡*.☆'

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Cosa pensate del comportamento di Taehyung? Sta solamente fingendo oppure le sue azioni/parole sono sincere?

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( scusate per eventuali errori )



°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora