T h i r t y - t h r e e

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Taehyung finì col togliere velocemente i pantaloni al minore che era lì sul pavimento a realizzare cosa avesse appena fatto. Quella situazione faceva provare a Jungkook un senso di eccitazione nonostante fosse fin troppo intimorito; il più piccolo lasciava fare tutto al biondo mentre era in quello stato di shook. Taehyung gli stava levando tutto di dosso come se volesse possedere ogni sua parte, come se volesse toccarlo ovunque. Lo spogliava in un maniera un po' rude e il minore già emetteva qualche mugolio; da quando aveva compiuto quel gesto il cuore non aveva smesso di battergli freneticamente e le azioni del diavolo non miglioravano di certo le cose. Anche il biondo si spogliò e nel vedere il suo corpo ben scolpito, quella pelle chiara e le sue proporzioni, Jungkook arrossì immediatamente e Taehyung ghignò.

"Moccioso..." sussurrò "...facciamo vedere a tuo padre quanto ti piace farti scopare come una puttana" continuò per poi leccarsi le labbra. Cominciò a pompare il suo membro già duro e completamente eretto a causa della scena a cui aveva assistito, situazione esageratamente piacevole per una creatura come un demone, mentre Jungkook degludiva sentendo crescere il desiderio irrefrenabile di avere quella durezza dentro di sè a colpirgli violentemente la prostata. Il moro si rifiutò di guardare suo padre, era disgustoso, in quelle condizioni gli faceva ancora più schifo. Tutto quel sangue continuava a gocciolare dal corpo dell'adulto seduto sul divano al pavimento, quel rosso, un colore bellissimo che Jungkook amava, il colore degli occhi di Taehyung. Quest'ultimo gli mise le mani sulle ginocchia e fece pressione per fargli aprire il più possibile le gambe.

"T-Taehyung~~" gemette piano il più piccolo che sentiva sempre più calore in tutto il corpo ogni volta che il suo adorato diavolo strusciava il suo enorme pene sull'apertura rosea. Il maggiore si era abbassato su di lui per sussurrare sulla pelle del moro e provocargli un'infinità di brividi, passava la lingua attorno ai suoi capezzoli e ogni tanto lo mordicchiava sensualmente. Jungkook respirava già affannato e sentiva la sua durezza pulsargli a contatto con quella del biondo.

"Adoro ascoltare i tuoi gemiti moccioso del cazzo" disse Taehyung sulla pelle del suo collo per poi attaccarcisi violentemente.

"A-ah fa male...!" si lamentò il più piccolo che soffriva a causa di quei lividi violacei. Era una situazione fin troppo ambigua ed era raccapricciante pensare che durante quelle volgarità ci fosse un cadavere che, con gli occhi aperti, sembrava osservarli. In risposta Taehyung, mentre sorrideva e godeva delle reazioni della sua preda, si staccò e fissò intensamente il moro negli occhi, le sue goti arrossate e i capelli scombinati.

"Sei un fottuto assassino" disse in modo autoritario e libidinoso allo stesso tempo. Jungkook sentì come un tonfo al cuore nel sentirsi chiamare in quel modo e distolse lo sguardo. "Hahaha" il maggiore rise. "Perchè quella faccia?" gli chiese poi con un sorrisetto.

"P-pensare che mio padre è lì mi...mi mette a d-disagio" rispose teneramente posando lo sguardo sul cadavere. Il maggiore si avvicinò pericolosamente e lo fissò con il sopracciglio alzato.
"Phew, gli stiamo solo mostrando un po' di lussuria" disse e alzò la schiena per posizionarsi bene in mezzo alle gambe del minore, in ginocchio. Jungkook degludì e instintivamente aprì ancora di più le gambe per favorire maggiormente l'accesso al demone.
Il moro era sempre travolto da un labirinto di emozioni, ogni giorno che passava diventavano sempre più forti e lo distaccavano sempre di più dal mondo; si era macchiato di omicidio anche per questo e Taehyung glielo aveva detto già dall'inizio, glielo aveva già detto che era un tipo di persona capace di uccidere se si fosse sentito in svantaggio o in trappola. Un demone non sbaglia a dire certe cose. È facile pensare che avrebbe anche potuto provare ad assecondare i suoi genitori e fare qualche sacrificio ma per Jungkook era come un grosso macigno sulle spalle ed l'idea di dover stare alle loro regole gli faceva perdere la testa. Aveva compiuto un atto così crudele, un figlio che uccide il proprio padre dimostra di non apprezzare neanche chi gli ha donato la vita e il moro aveva avuto i suoi buoni motivi per farlo, aveva i suoi motivi per odiare entrambe le cose. Odiava la sua vita e suo padre. Accanto a tutto quel sangue c'era ciò che desiderava, qualcuno che lo facesse sentire bene nonostante tutte le avversioni che aveva per se stesso.
Il diavolo mantenne il suo membro grande con le mani e lo poggiò sull'orifizio del minore che fremeva bramando ardemente quel contatto con Taehyung. Quest'ultimo sorrise notando il modo in cui Jungkook arrossiva se solo veniva guardato o se solo sfiorato in modo un po' più dolce. Il demonio però, sapeva benissimo quanto piacesse al suo sottomesso essere dominato e ricevere piacere con violenza.

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora