T w e n t y - t h r e e

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"Allora Jungkook, tua madre non ci sarà per quattro giorni?" gli chiese il demone poggiato al muro nella sua solita posa. Aveva un sorrisetto sul viso che divenne più grande quando anche il minore rise in una maniera insolita, una risata nervosa.
"Bhe? Cos'è quella faccia?" Taehyung inclinando la testa.

"Mio padre mi farà impazzire questi giorni...lo so già" disse serio.

"Certo che ti rompono proprio il cazzo. Dovresti farli fuori come facevo io con la gentaglia" disse poi il biondo mentre fissava il più piccolo.

"Tu con...?" il moro voleva sapere la cosa più dettagliatamente. Qualche secondo di silenzio e Jungkook decise di chiederlo anche se leggermente intimorito dalla reazione che Taehyung avrebbe potuto avere.
"Taehyung...vorrei chiedere una cosa"
Il biondo approvò con la testa.
"Come sei diventato u-un demone? Cioè...cosa h-hai fatto?" gli chiese il più piccolo con un nodo alla gola.

"Non dovresti proprio pensare di fare una domanda del genere" rispose il diavolo con la fronte aggrottata e il tono freddo.

"S-scusa" disse il minore.

Nessuno dei due parlava. Di nuovo quel dannato silenzio che metteva un sacco di agitazione e forte imbarazzo al minore. In pochi secondi il più piccolo guardò l'ora segnata dall'orologio sul comodino e pensò che avevano abbastanza tempo prima della cena e l'arrivo di suo padre. Con il cuore a mille si alzò dal letto e il maggiore alzò la testa per guardarlo. Erano distanti, il biondo appoggiato alla parete e il minore in piedi davanti al letto. Jungkook cominciò a togliersi i vestiti e rimase solo con i boxer addosso; quel gesto sorprese parecchio Taehyung che rimase serio a guardare il minore che si spogliava con le goti arrossate. Il minore rimase immobile e guardò fisso il demone, i suoi luminosi occhi rossi come il sangue. Pochi secondi dopo si sedette sul letto con le gambe ben aperte e lo stupore del suo spettatore gli faceva sentire di avere il cuore in gola; in modo sensuale accarezzò il suo membro con le dita mentre a stento riusciva a mantenere il contatto visivo. Il demonio fece una risatina e continuò a guardarlo serio in modo da metterlo ancora di più in imbarazzo.

"Perchè non continui stronzetto? Non hai nemmeno cominciato" lo sfottè il diavolo. Jungkook non sapeva come sarebbe riuscito a continuare quello che aveva iniziato; si chiese almeno una ventina di volte come gli era saltata in mente l'idea di provocare il biondo in quel modo. "Vediamo quanto riesci a sedurmi. Se lo farai bene sai cosa otterrai, puttanella" gli disse Taehyung alzando le sopracciglia. Il minore degludì e distaccò lo sguardo, continuò a toccare la sua durezza da sopra la stoffa nera e con un gesto lento la fece uscire dalle mutande. Fece un respiro profondo e inziò ad impegnarsi nel sedurre al meglio il demone per ottenere ancora il piacere immenso che Taehyung gli riservava e gemere fino a perdere la voce. Prese la lunghezza tra le mani e cominciò a pomparla.

"Taehyung...adoro f-fare sesso con te. Mmh se non potessi farlo impazzirei"
disse il minore mentre masturbava il membro pulsante con un tono insicuro leggermente più acuto del normale. Il diavolo guardava divertito e alle mosse del minore si mordeva il labbro. Il moro, continuando sempre più velocemente, aveva cominciato a produrre suoni bagnati ed eccitanti che rendevano la cosa ancora più libidinosa. La mano andava su e giù sulla lunghezza e si fermava a toccarne la punta mentre Jungkook guardava con gli occhi socchiusi Taehyung che teneva le labbra semi-aperta e uno sguardo malizioso. Continuò in quel modo fino a che non cominciò a sentire del calore al basso ventre e l'eccitazione crescere.

"Mi piace quando m-mi chiami puttana, mi p-piace fare peccato e adoro sentirti d-dentro di me...! diceva il più piccolo che si avvicinava al culmine. I pantaloni stretti del demone mostravano perfettamente l'enorme rigonfiamento formatosi nell'ascoltare la sua preda assetata e dal guardare quell'oscenità.

"Ti riempirò di sperma se continui a farmi eccitare così" disse autoritario il demone che si era mosso dal muro.
"A-ah è quello che voglio! L'unica cosa che m-mi interessa è piacere a-a te, mi va benissimo essere un... un fallimento totale!" gemendo in preda al piacere che aveva nel pensare a quanto adorasse il demonio. La punta dell'asta cominciò a bagnarsi e dopo altri movimenti, mentre Taehyung lo guardava concupisciente, venne riversando sulla sua mano e sul letto dove era seduto. Non ebbe il tempo di riprendersi che Taehyung lo spinse rudemente all'indietro facendogli sbattere la schiena sul materasso del letto. Gli bloccò i polsi e si attaccò al suo collo succhiando violentemente l'unica zona di pelle che era rimasta intatta: anche qui lasciò la cicatrice dolorosa dei suoi denti e il segno di lividi rossastri. Respirando affannosamente, Jungkook si lasciò fare ciò che il diavolo voleva come sempre aveva fatto e dopo poco si ritrovò con le gambe aperte pronto a concedersi completamente alla lussuria di Taehyung. Guardare il demone negli occhi mentre spingeva con forza nel suo buchetto roseo era tutta un'altra cosa rispetto a ricevere piacere girato, senza poterlo vedere. Era così erotico, un essere così bello che il minore non si sentiva nemmeno di meritare una tale perfezione. Il modo in cui lo toccava gli faceva scordare tutto e quando non era con lui gli veniva da piangere, il petto faceva male e tutte le paure tornavano. Eppure Taehyung era un essere spregevole e malvagio, sfruttava la sua debolezza per cibarsi e Jungkook semplicemente si convinceva di dover fare finta di niente; non gli importava più. I gemiti di entrambi si mischiavano, il contatto dei loro corpi sudati produceva suoni osceni e quella violenza era così dolce per il minore, i morsi e gli schiaffi per lui non erano nulla. Era un contatto che il moro voleva non finisse mai, con gli occhi socchiusi si abbandonava a quel rapporto dannatamente sbagliato e alle lodi del biondo. Quest'ultimo ne godeva allo stesso modo con la differenza che non lo faceva solo per sentirsi amato o per sentirsi meglio ma c'era di mezzo un'anima prelibata.
Le spinte erano sempre più profonde e il membro toccava la prostata al più piccolo donandogli attimi di una goduria così grande da mandarlo in estasi. I lamenti di piacere si intensificavano e preannunciavano l'arrivo all'apice dopo numerose movimenti. Altre spinte ed entrambi riversarono il loro seme con la differenza di qualche minuto. Il più piccolo era stordito dal terzo orgasmo in un solo giorno e il maggiore era pienamente soddisfatto dagli atteggiamenti della sua preda.

"Vorrei n-non morire solo per restare con te per sempre, Taehyung!" disse Jungkook con il fiatone.

"Ti farò stare bene prima che succederà...semplicemente non puoi baciarmi" rispose il demone con quel tono sensuale a volte rassicurante, altre quasi spaventoso. "Purtroppo moccioso, funziona così" gli disse con uno sguardo decisamente penetrante. "Noi demoni non possiamo salvare nessuno. Se vuoi avere piacere dovrai ripagare con la tua vita" disse mentre gli manteneva saldi i fianchi.

"Con te mi sono comportato diversamente, sai perchè? Un diavolo non sceglie mai la sua preda e io...ti ho scelto"






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Spazio Autrice

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