T h i r t y - s i x

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Mancava un solo giorno al ritorno della madre. Sarebbe tornata la sera del giorno seguente e Jungkook si comportava come se fosse un evento lontano a cui non doveva dare peso. Era rimasto così tanto tempo in quella camera che quasi aveva perso la cognizione del tempo e se non fosse stato per l'orologio, non si sarebbe nemmeno reso conto delle ore che passavano. Jungkook non aveva nessuna voglia di fermare ciò che il demone gli faceva. Taehyung, in un momento di silenzio abbastanza imbarazzante, si era seduto sul letto del minore e aveva ordinatò a quest'ultimo qualcosa che lo fece arrossire violentemente. Non riusciva proprio a calmare gli ormoni che impazzivano sempre a causa del diavolo.

"Vieni qui, ho voglia di sculacciarti" disse con un tono di voce tagliente. "Ultimamente sono troppo buono con te" aggiunse poi fissando il minore accigliato. Jungkook degludì e cercò di darsi una mossa per evitare di esitare e farlo poi innervosire; però non aveva nemmeno idea di che posizione assumere per farsi fare una cosa così e il pensiero di ciò lo fece rimanere per qualche secondo fermo. Il demonio assottigliò gli occhi notando bene quell'insicurezza e si diede qualche colpetto sulla coscia.

"Moccioso, devi sdraiarti qui e mettere ben in mostra il tuo sedere" disse facendolo solo vergognare di più. Il moro si avvicinò e mordendosi le labbra si tolse lentamente i pantaloni, con il solito vuoto allo stomaco e le emozioni che lo facevano sentire accaldato.

"Bravo" lo lodò il biondo apprezzando l'iniziativa. Oramai assai vicino al suo paradiso proibito, Jungkook si sentì tirato per il braccio con discreta violenza e Taehyung lo fece sdraiare a pancia in giù, con il bacino sulle sue gambe mentre lui era seduto. Il più piccolo fremette e respirò profondamente mentre teneva il sedere completamente sottoposto a tutto ciò che il demone avrebbe voluto fare. "Devi essere rilassato" disse il maggiore con un tono che non era affatto amorevole. Per Jungkook era impossibile cercare di calmare tutte quei forti sentimenti e la situazione non migliorò affatto quando il biondo cominciò a giocare con i bordi dell'intimo nero che era rimasto addosso al moro. Sfiorava quelle parti di pelle e i brividi che provocava alla sua preda erano più che evidenti.

"Tsk, quanto puoi essere sensibile?" disse Taehyung cominciando a massaggiargli lentamente le natiche da sopra le mutande. "Sembri tanto tosto e invece...guardati" Jungkook mugolava fievolmente incapace di rispondere. L'eroticità con cui il demone gli accarezzava la pelle era disarmante e con le sue lunghe dita affusolate che, per scoprire di più la pelle, gli spostavano l'intimo nero, il minore si sentiva già perso in quei piacevoli tocchi. Sapeva che prima o poi lo avrebbe colpito e sapeva che gli sarebbe piaciuto lo stesso.

Proseguendo nel toccarlo continuava in maniera sempre più libidinosa e rude strizzandogli e palpandogli le natiche. Jungkook teneva gli occhi chiusi e contraeva le sopracciglia quando toccato con violenza. Taehyung sospirava e si mordeva le labbra eccitato dal modo in cui il moro si faceva possedere senza opporsi in alcun modo. All'improvviso gli diede uno schiaffetto sulla natica destra e Jungkook, in risposta, si lamentò teneramente.

"Voglio sentirti dire che ti piace stronzetto" gli disse autoritario il biondo che diede un altro schiaffo questa volta aumentando di poco la forza.

"S-si mi piace T-Taehyung" rispose con un tono di puro desiderio.

"E adesso invece?" gli disse sensualmente dandogli un colpo più forte del precedente. Mentre il demone faceva atti del genere era estremamente coinvolgente e riusciva ad amplificare il piacere del moro anche solo con uno sguardo. Jungkook respirava con la bocca e gli occhi socchiusi e sentiva il calore concentrarsi nella zona del pube; era normale che gli venisse un'erezione in una situazione del genere soprattutto se toccato in quel modo.

"Mhh si~" rispose lamentandosi premendo la faccia sul materasso. Il demone amava così tanto stimolarlo e vedere fino a che punto riuscisse a sopportare quella dolce tortura. Diede un altro schiaffo che fu velocemente seguito da un altro, entrambi erano più forti e decisi e il più piccolo già avvertiva un piccolo dolore sulla sua pelle. Mugolò imbarazzato e aspettò la prossima mossa di Taehyung. Quest'ultimo non aveva affatto voglia di fare giochetti ma anzi, quel giorno la sua voglia di farlo un po' soffrire era impossibile da tenere a bada. Daltronde non voleva che Jungkook si sentisse troppo amato da lui e cominciasse a farsi illusioni sul loro rapporto.
Taehyung continuava a colpirgli le natiche sospirando di tanto in tanto per la situazione erotica che lo eccitava. Jungkook non faceva altro che lamentarsi mentre il maggiore gli dava a schiaffi sulla pelle candida senza alcuna pietà, gli lasciava il segno rosso delle sue mani che bruciava mentre sorrideva compiaciuto e lo intimava di continuare a gemere. La situazione era cambiata in modo relativamente veloce poichè il biondo era un tipo non molto paziente; il moro invece viveva quei minuti come se fossero un'eternità e ogni esperienza con Taehyung diventava per lui qualcosa di davvero importante. Gli massaggiava le natiche e lo faceva fremere, subito dopo lo faceva soffire.

"A-ahh fa male T-Tae-" parlò Jungkook con un tono acuto appoggiato con la testa su quel materasso. Il diavolo sembrava averci preso gusto nel vedere il più piccolo irrigidirsi ad ogni schiaffo e continuava con quel ritmo sensuale e violento allo stesso tempo. Le sue lunghe dita affusolate gli tolsero con uno scatto le mutande e il palmo della mano continuò con quelle carezze sulla sua pelle calda, calda come le emozioni provate dal suo sottomesso.

"Non voglio sentire lamentele di questo tipo piccolo stronzetto" rispondeva talvolta Taehyung con quel solito tono profondo e severo. Il fondoschiena arrossato del moro era uno spettacolo troppo libidinoso per il più grande; più l'eccitazione nel colpirlo cresceva più gli schiaffi erano forti e dolorosi. Jungkook gridava soffocando le urla sulla superfice del letto ogni volta che la grande mano del maggiore veniva a contatto con la sua natica dolorante.

"Essere punito da me come ti sembra mocciosetto?" gli chiese il più grande accarezzandolo sensualmente. Anche se aveva gli occhi chiusi per evitare di piangere, il moro amava comunque tutto ciò.

"M-mi piace!"  rispose Jungkook con un tono insolito mentre godeva stranamente di quel dolore. "C-colpiscimi quanto v-vuoi!" aggiunse poi mentre fremeva.

"Tanto avrei continuato comunque" parlo freddamente Taehyung questa volta separandogli con forza le natiche. Il moro gemette sussultando e il biondo rise divertito.

"Domani è il giorno decisivo, non puoi fallire Jungkook" disse il demone che teneva particolarmente nella riuscita della cosa. Farsi scoprire senza nemmeno la possibilità di crearsi un alibi era fuori discussione.

Jungkook degludì rosso di vergogna mentre cercava di concentrarsi solo su quelle mani che amava tanto sia mentre lo facevano soffrire sia mentre gli davano piacere.








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Spazio Autrice

Non odiatemi. Lo so, ci ho messo troppo tempo a scrivere questa parte ma purtroppo è un periodo in cui mi sento particolarmente  stanca e soprattutto senza ispirazione. Cercherò di non far più succedere questa cosa :(

Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto~♡

( scusate per eventuali errori )

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸWhere stories live. Discover now