F o u r t y - n i n e

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Jungkook e Taehyung, usciti dall'abitazione, si diressero verso l'hotel a cinque stelle nella quale il moro voleva trascorrere la loro ultima notte. Il fatto che potessero camminare uno accanto all'altro senza limitazioni era per il più piccolo il soddisfacimento di un desiderio che lo apparteneva da tempo. In questi momenti davvero si accorgeva che Taehyung gli era stato accanto per un periodo all'apparenza così lungo, lo aveva accompagnato per settimane che gli avevano permesso per la prima volta di mettere da parte quell'apatia che si impossessava di lui anche senza che lo volesse, e di donargli invece nuove sensazioni forti, la scoperta di un sentimento che riesce a cambiarti. Nonostante lo scorrere di un certo tempo sembri avvenire con lentezza quando lo si vive, ci si rende conto alla fine che tutto passa anche troppo velocemente tanto che spesso, la consapevolezza che alcune situazioni sono irrimediabilmente perdute, è causa di rimpianto.

I loro passi sulla strada scandivano i minuti in quell'ambiente che li circondava, le macchine che passavano e le persone che solo perchè loro due erano insieme sembravano non esistere. Durante il tragitto nessuno disse una parola lasciando spazio al silenzio che in un contesto simile permetteva al demone e alla sua preda di sentirsi ancora più legati; erano arrivati ad una condizione tale che in certi casi non bisognava neanche dire qualcosa. Taehyung teneva le mani in tasca, camminava con tranquillità, si guardava attorno e ogni tanto dava uno sguardo a Jungkook che gli stava al passo con la testa bassa e con un piccolo sorriso che spuntava mentre pensava alla contentezza che aveva nel poter finalmente ripagare il diavolo per il suo impegno.
Immerso in quei pensieri non si accorse di quanto avanzavano velocemente e quanto erano vicini a destinazione.

"Jungkook..." lo chiamò il maggiore notando la sua distrazione quando la sua vista, poi quella del minore, potè scrutare quell'imponente palazzo con le finestre che brillavano, un'estetica che richiamava lusso e un'atmosfera decisamente piacevole. Le insegne, le luci, i fari delle auto, i colori di tutto quel mondo e le persone che entravano e uscivano creavano una situazione che Jungkook solo in quel giorno riusciva ad osservare con occhi diversi, addirittura positivi. Grazie alla presenza del biondo aveva cominciato a non avere più paura della confusione, dei luoghi affollati. Entrambi si fermarono sul marciappiede di fronte all'hotel nell'attesa di poter attraversare la strada e Jungkook continuava a mantenere il silenzio, dopotutto non riusciva a fare altro. Quando Taehyung estrasse la sua mano dalla tasca, il moro ci fece subito caso e dopo che qualcuno nel passare l'ebbe spinto per sbaglio ancora più vicino alla figura del demone, deglutì e l'afferrò delicatamente. Non avrebbe mai avuto il coraggio di fare una cosa simile e mai aveva avuto istinti così romantici. Il diavolo nemmeno girò la testa ma ricambiò la stretta con una dolcezza che fece battere violentemente il cuore di Jungkook. Quest'ultimo, grazie a quel contatto, cominciò a provare un piacevole senso di sicurezza, attraversare la strada e passare accanto alla gente mano nella mano come se solo loro due potessero capire quel bisogno di toccarsi era così dannatamente bello.

Taehyung era così dannatamente bello e Jungkook non si meravigliò di tutti gli sguardi che avevano puntati addosso. Non solo all'esterno del palazzo ma anche quando ebbero varcato le pesanti porte di vetro, gente di ogni tipo osservava i due con un'espressione indecifrabile ma che sicuramente esprimeva un tipo di ammirazione. C'era anche chi li guardava tenersi per mano e girava il viso altrove.

Il demone e Jungkook si avvicinarono al bancone della hall con le mani intrecciate.
"Buona sera signori, cosa desiderate?" chiese l'uomo scrutando bene le due figure tanto che Jungkook si sentì osservato sul collo dove teneva tutti quei lividi. Cercò di non impanicarsi per una cosa così frivola e deglutì dicendo, dopo qualche secondo, che voleva affittare un camera. Il signore rimase per un po' in silenzio e chiese ai due dei documenti per verificare la loro età. Ovviamente il minore non aveva portato nessun documento e non sapeva nemmeno glielo avrebbero chiesto; si girò vero il demonio e si mostrò visibilmente preoccupato.

°• 𝔧𝔧𝔨'𝔰 𝔡𝔢𝔳𝔦𝔩 𝔬𝔟𝔰𝔢𝔰𝔰𝔦𝔬𝔫.  // vĸooĸWhere stories live. Discover now