Capitolo 15

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Erano passati un paio di giorni dal bacio tra me e Lucas, e ormai lui si riteneva pienamente il mio ragazzo, era davvero dolce, mi proteggeva e mi aiutava in tutto. Ma io sentivo che mi nascondeva ancora qualcosa... Ma non riuscivo a capire a pieno che cosa mi nascondeva, qualche volta lo sentivo distante, sembrava che non ascoltasse le cose che gli raccontavo, il suo sguardo era vuoto.

Non ci avevo mai fatto caso prima però

- Lucas, mi stai ascoltando? - gli domandai mentre lui beveva il suo bicchiere pieno fino all'orlo di birra, nel pub dove ci eravamo fermati quella sera per bere qualcosa

- si, scusami ma sono un Po stanco - si giustificó lui mettendo giù il bicchiere

- figurati non fa niente - gli risposi io bevendo un sorso della mia birra

- hey Genny, come stai? - sentendomi chiamare per nome mi voltai nella direzione da dove proveniva la voce, ma non riconobbi chi mi aveva salutato

- ehm... - tossicchiai - saresti così gentile da illuminarmi su chi saresti? - domandai piuttosto freddamente all'uomo sulla quarantina che mi aveva salutato

- ah, certo non credo che tu ti ricordi di me... - l'uomo si sedette sulla sedia libera che c'era al nostro tavolo, mentre Lucas si concentrava di più su di lui, e il suo sguardo vuoto svaniva - sono un amico di John, tuo padre - disse lui

- ahh - risposi io - scusami se non ti ho riconosciuto, tu tenevi con lui l'azienda? - gli domandai interessata. Tutti i vecchi amici di mio padre mi conoscevano, mi avevano vista sin da piccola

- si esatto, sono contenta che tu ti ricordi di me - aggiunse lui - ho sentito tuo padre qualche settimana fa, mi ha detto che l'azienda ricomincia a girare, credo che ci rivedremo più spesso Genny -

- lo spero proprio! - risposi contenta

- ora scusami vado mia moglie mi aspetta di la, buona continuazione a te e al tuo amico -

- grazie anche a te e a tua moglie, e salutami Bonny! -

- ti ricordi ancora di mia figlia? - rise lui

- si, come potevo dimenticarla gli ho fatto da babysitter innumerevoli volte - risi a mia volta io

- certo te la saluto volentieri, Buona serata! - e così dicendo lui se ne andó

*Lucas pov's*

Il padre di Genny si chiama John. No, non è possibile che sia John Finnigan. Quanti altri che si chiamano così ci possono essere al mondo?

Non è possibile che quel bastardo sia il padre di Genny...

- Chi era quello? - domandai a Genny che aveva ripreso a bere la sua birra

- un vecchio amico di mio padre, teneva l'azienda tessile con lui - spiegó lei

Fu come una pugnalata al cuore per me. Come avevo potuto non capire che Genny era la figlia di John Finnigan? Speravo che in comune avessero solo il cognome...

Per tutta la sera non riuscii più ad essere lo stesso, Genny parlava e sembrava molto contenta di aver rivisto quel vecchio amico di suo padre. Se non l'avesse visto sarebbe stato molto meglio per me...

Passó la serata, e quando tornai a casa non diedi nemmeno un bacio a Genny. Lei sembró delusa, ma non ci diedi peso; mi sembrava quasi di non amarla più come prima, solo dopo aver scoperto chi era suo padre.

Entrai in casa e non salutai nessuno, né mia sorella ne mia madre, e andai direttamente in camera mia. Avevo il cervello quasi scollegato dopo aver scoperto chi era il padre di Genny. Non riuscii nemmeno a dormire, la mia mente era popolata da incubi, ma la parte più terrificante era che quegli incubi erano ricordi...

Bad LoveWhere stories live. Discover now