Capitolo 27

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*Lucas pov's*

- mamma io vado, torno verso sera, penso che cenerò fuori, non aspettatemi - gridai sia a mia madre che a Stecy, che stava facendo i compiti al tavolo della cucina, mentre mia madre scorreva la bacheca di Facebook sul suo cellulare

- dove vai? - mi chiese Stecy

- non sono cazzi tuoi - le risposi seccato

- dove hai intenzione di andare? - la sostenne mia madre mettendo giù il cellulare

- devo uscire con un amico - mentii io mettendo la giacca e prendendo le chiavi della moto

- ultimamente stai uscendo un po troppo - commentò mia madre

- ho diciannove anni mamma, è ovvio che esco - mi giustificai con aria seccata

- va bene... Ma finché vivi sotto questo tetto ricordati di non fare cazzate - mi ammonì mentre uscivo accostando la porta

Mi avvicinai alla moto, che era congelata dal freddo quasi. Era un dicembre davvero freddo, forse uno dei più freddi che avesse mai fatto; misi i guanti, ma al momento dell'avvio del motore ebbi non poche difficoltà a far partire la moto.

Era proprio ora di cambiarla... Era molto vecchia, e se non partiva per il troppo freddo era da buttare; ma dove trovavo i soldi per una moto nuova? Mia madre non me la comprerà mai, e io non ho soldi per comprarla... se si rompe questa non so come farò ad andare in giro, o a scuola...

Ma cosa più importante: dovevo comprare i regali di Natale! Non l'avevo mai fatto, lo facevo solo per il mio migliore amico Robert e per i miei famigliari più stretti, perché non avendo molto soldi a disposizione non potevo permettermelo.

Ma quest'anno volevo fare il regalo a una persona in più: a Genny! E le volevo regalare qualcosa di speciale, la amo così tanto da andare fuori di testa, la amo quasi di più di mia madre e di mia sorella, è la mia persona speciale, le vorrei regalare qualcosa che la stupisca davvero.

Ma cosa?

Che cosa potevo regalare a una persona che poteva permettersi tutto quello che volevo quando voleva? Perché Genny poteva davvero permettersi tutto ciò che voleva e quando voleva, e questo era un'enorme difficoltà per me e le mie possibilità economiche.

Sicuramente tutti i suoi amici pieni di soldi le regaleranno diamanti e oro a gogò, e io non potró nemmeno permettermi di regalarle una catenina da 14 carati... sarà contenta lo stesso?

Perché mi spaventa così tanto l'idea di non farla felice?

Con questi pensieri per la testa parcheggio la moto davanti a un piccolo negozietto di gioielleria che vende gioielli a prezzi accettabili. Mi sento congelato dalla testa ai piedi, e la mia moto da segni di cedimento ovunque: è proprio ora di buttarla e cambiarla...

- buongiorno - saluto entrando, mentre l'uomo piuttosto anziano dietro il bancone alza la testa dall'orologio che stava riparando

- come posso servirti? - mi domanda lui con fare gentile

- dovrei fare un regalo a una ragazza, mi potresti far vedere delle catenine d'oro, o dei braccialetti? - domandai sperando che il vecchietto stia su prezzi almeno un poco bassi

- certo, vieni, ti faccio vedere le cose più carine e alla moda che ho adesso - disse lui invitandomi a seguirlo vicino alle vetrine, dove teneva in esposizione diversi gioielli, tutti molto belli e finemente lavorati

*Genny pov's*

- ciao! - saluto allegramente entrando in casa di Jonny, la stessa casa in cui aveva tenuto la sua ultima festa

- Genny, finalmente sei arrivata! - mi saluta lui abbracciandomi di slancio - avevo proprio voglia di vederti -

- anch'io sono contenta di fare una cena tranquilla con te, era forse anni che non cenavamo noi due da soli - commento io, seguendolo in salotto - wow, ti sei proprio organizzato per una bella cena piacevole - osservo a quel punto, guardando il tavolino al centro della sala, con pittoresche posate e piatti tutti simili, un intero servizio da cena che aveva tutta l'aria di essere d'argento - servizio d'argento? - domandai rivolta al piattame

- esatto, solo il meglio per una delle mie amiche preferite - ride leggermente lui - la cena tra poco dovrebbe essere pronta, c'è in casa la mia domestica, la servirà lei -

- io Rachele l'ho già mandata in vacanza - aggiungo pensando a lei

- anch'io presto manderò in vacanza Juleka, tranquilla, non sono uno stronzo sfruttatore - sghignazza lui

- lo so Jonny, non ti giudico mica male - rido anch'io, mentre sento rumore di piatti dalla cucina

Infatti ecco che arriva Juleka con un piattone enorme, coperto da un grosso coperchio anch'esso d'argento, o almeno così credo

- grazie, se vuoi puoi andare a letto, così domani sarai in forze per la partenza a casa - dice Jonny rivolto alla sua domestica

- grazie, ma dovrò pensare anche a ripulire... -

- No, hai fatto abbastanza, vai pure -

- buonanotte - la saluto io, mentre  sale ai piani superiori - avrà già mangiato da un pezzo, sono le nove di sera - osservo io, guardando l'orologio che portavo al polso

- già, lei cena sempre molto presto -

- Allora - comincio  io - dimmi il vero motivo per cui mi hai invitata a cena -

- volevo chiederti qualche consiglio su un nuovo affare che sto per concludere -

- vai subito al punto eh... Non so perché ma lo immaginavo... di che si tratta? - domando interessata

- te lo spiego più tardi, ma a proposito... che cosa regalerai a Lucas per Natale? -

- ah cazzo... - il pensiero va immediatamente a lui - mi sono scordata di lui! - mi sbatto una mano sulla fronte mentre taglio un pezzo del mio pollo arrosto

- io gli ho regalato, cioè gli regalerò, un braccialetto d'oro con inciso il suo nome... ho fatto a un sacco di amici questo regalo - ride Jonny

- anche a me? -

- No, a te farò un regalo più speciale - risponde con fare misterioso Jonny,  e con un piccolo sorisetto sulla faccia

- va bene... Anch'io ti ho fatto un regalo davvero carino, ti piacerà molto - gli dico anch'io, con un fare misterioso

E chiacchierando tranquillamente dei regali che avremmo fatto a vari amici, passo una serata tranquilla, una di quelle serate che non passavo da davvero troppo tempo.

Bad LoveWhere stories live. Discover now