2 ~ Il mostro

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Camminare mi fa sempre bene, mi fa calmare e mi distrae, ho parcheggiato lontano perché corso Vittorio è sempre incasinato, soprattutto in settimana. Manca meno di un'ora all'ora X, sì meno di un'ora e tutto sarà finito, il mostro ha i minuti contati oramai.
Sto per salire i primi gradini e il cuore mi sta per uscir fuori dalla gabbia toracica, devo sembrare forte e sicuro ma sto per scoppiare, coraggio Lucio da quanto aspetti questo momento? Eh?
Da quando quella telefonata infernale mi ha costretto a prendere un taxi e ad urlare a squarciagola contro un destino beffardo che non mi ha lasciato scampo - Noemi è morta Lucio, il suo corpo è stato ritrovato privo di vita nei dintorni del Po, in una zona degradata di Torino - poche parole che mi hanno pugnalato al cuore che è ancora sanguinante tutt'oggi.
O forse da quando la corsa, la fuga  del mostro è finita con il suo ritrovamento, era in Spagna lo stronzo, solo dopo 2 mesi di intense e lunghe ricerche finalmente è stato arrestato.
Non è stato facile avere le mani legate e l'inferno nel cuore quando i migliori avvocati hanno cercato prima di scagionarlo asserendo che non era preterintenzionale e che lui era più che sicuro che fosse morta e che impaurito e scioccato dal dolore fuggì senza pensare alle conseguenze.
L'autopsia sul povero corpo della mia Noemi non lasciò alcun dubbio però, era viva e lui aveva il dovere di salvarla e non scappare dopo averla affogata e uccisa definitivamente.
Allora gli avvocati con mio grande disgusto e rabbia hanno provato la via dell'infermità mentale ma il mostro è stato lucido, fermo e deciso nell'annullare la vita di una ragazza nel pieno dei suoi anni, della mia ragazza, della mia ragione di vita.
Oggi è il giorno del verdetto, quello definitivo, dopo 2 anni Noemi avrai la giustizia che meriti,  se non sarà quella della legge sarà la mia di giustizia, ferma e implacabile.
- Lucio! Aspetta - no maledetta sfiga il Maresciallo no.
- Maresciallo Puglisi anche lei qui? -
- Non me lo sarei perso per nulla al mondo, lo sai benissimo quanto tenessi a Noemi, a quanto ho fatto per catturare il suo assassino, ho sempre avuto un senso di colpa dilaniante ed è ora che giustizia sia fatta! - eh sì Maresciallo oggi giustizia verrà fatta, a tutti i costi.
- Sei solo? Mary? - Mary è stata ingannata, ho fatto finta di temere questo momento e di preferir viverlo lontano da qui, per evitare tragedie ulteriori e inutili. Era così contenta ieri sera quando mi sono fatto convincere a non  venire, Mary mi conosce fin troppo bene e sa che avrei potuto fare qualcosa di cui pentirmene - Mary verrà con Luca, ci incontreremo più tardi in aula -
Il Maresciallo corruga la fronte, è scaltro e dubita di quello che ho appena detto - Vieni prendiamo un caffè insieme, manca ancora un po' e così non ti sentirai troppo nervoso -
Devo accettare, sono costretto ma io dovevo cercare l'entrata secondaria, ho studiato la mappa del Palazzo di giustizia da così tanto tempo che non mi sembra vero, sono ad un passo dalla fine ed inizio a sudare freddo.
- Stai bene Lucio? Vieni sediamoci - il bar è affollato e devo ostentare una tranquillità che è ben lungi da me, mi si è chiuso lo stomaco e a mala pena ingoio un pezzo di brioche, giusto per non insospettire ulteriormente il Maresciallo.
- Ti accompagno in aula Lucio, se ti va ci possiamo sedere vicini - no questa non ci voleva, con la scusa del bagno prendo tempo e ci cammino avanti e indietro nell'attesa di un'illuminazione che mi faccia uscire da questa situazione assurda.
Quando faccio per uscire il corpo del Maresciallo è su di me, sono completamente spalmato sul muro freddo del bagno, per fortuna in questo momento siamo solo io e lui.
- Ho sulla coscienza Noemi, non mi permetterò
di avere anche te! - mi perquisisce malamente e appena trova l'arma la nasconde subito dietro la schiena.
Mi scuote più volte - Ma ti rendi conto? Oggi è il giorno che stavamo aspettando, il bastardo andrà in carcere a vita e tu che fai? Vuoi tenergli compagnia? -
- Non merita il carcere, il mostro merita la morte e se questo porterebbe al mio ergastolo non mi farebbe né caldo né freddo, tanto la mia vita è già finita 2 anni fa, con là morte di Noemi-
Mi scuote ancora e mi fa male alla testa - Hai una vita davanti, una famiglia che ti vuole bene e degli amici che farebbero di tutto per vederti vivere ancora. Noemi ti vorrebbe vedere andare avanti e l'unico modo per renderla felice sarebbe viverla la vita che a lei hanno strappato via 2 anni fa! - mi urla nelle orecchie.
- Vai! E non farti più vedere! - mi strattona e mi spinge verso l'uscita.
Sono confuso e senza forze, mi avvio verso l'aula e prendo posto infondo, lontano da tutti e così vicino al mio dolore. Mary Luca Alessio e il suo ragazzo sono in seconda fila, Mary si gira spesso e forse mi sta cercando. Dall'altra parte in quinta fila c'è la famiglia di Noemi e nell'ultima fila ci sono i miei genitori, ci sono anche loro.
E lo vedo il mostro, davanti a tutti con un accenno di barba e con quegli occhi azzurri freddi che non conoscono pentimento e anche in questo momento che mi stanno osservando, mi stanno sfidando.
Il giudice prende parola e un silenzio surreale si diffonde in aula nonostante le centinaia di persone presenti.
- Dichiaro l'imputato Andrea Berta colpevole per l'omicidio di Marra Noemi, visti gli atti processuali e... - colpevole, ha detto colpevole, cerco gli occhi di Mary che in questo momento hanno trovato i miei e mi lascio invadere dalle emozioni, prima le lacrime mi offuscano la vista e poi scendono lungo le mie guance.
Mary sfugge all'abbraccio di Luca per correre verso di me, è uno slancio il suo mentre rimbomba nelle mie orecchie quella parola, diventata finalmente realtà, ergastolo.
E lo vedo, lo fisso mentre il suo sguardo di pietra si fa cupo e sconfitto, il mostro è annientato e finalmente braccato.
-È finita Lucio, è finita! - Mary lo urla singhiozzando sulla mia spalla.
È finita Noemi.
È finita.

Finalmente giustizia è stata fatta! 😢🙌🏻

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now