21 ~ Ti accompagno io

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Nella foto c'è la nostra Marta 😍💁🏼

Il suo sguardo aveva raggiunto gli occhi di Marta che per l'emozione si erano abbassati, iniziando a giocare con il bicchiere che aveva tra le mani e a sistemarsi ripetutamente i capelli, ma niente la tentazione era troppo grande. Alzò di nuovo lo sguardo Marta e gli occhi di Cristian erano sempre su di lei, era in soggezione doveva ammetterlo e Fabrizio che la guardava incuriosito non faceva che aumentare la sua inadeguatezza - Siamo qui per lui? Ti guarda come se ti volesse spogliare, Marta non mi dire che potrebbe piacerti uno così, non è il tuo tipo -
- E quale sarebbe il mio tipo scusa? - Marta rispose risentita.
- Quello è un tipo da una botta e via, da una ragazza a serata e tu... tu Marta meriti di più- meritava di più Marta, se lo chiese mentre finì la sua birra e ne chiese un'altra. Marta sentiva che era arrivato il momento di sovvertire la sua piatta vita e forse di iniziare a vivere finalmente il momento con tutte le conseguenze del caso.
Cristian cantò per circa un'ora e Marta neanche si accorse di aver iniziato a fissarlo proprio come stava facendo lui e ad accennare addirittura un sorriso di rimando all'occhiolino che le fece Cristian.
- È più sexy delle altre volte, dicono che a letto sia una bomba - Marta trasalì quando una ragazzina seduta al bancone dietro di lei affermò quelle parole.
- Dicono anche che sia molto esigente, se non hai tutte le curve al punto giusto neanche ti si fila - rispose l'amica, seduta sempre dietro a Marta.
Il voltastomaco, ecco cosa ebbe in quel momento Marta e quel dannato senso di inferiorità tornò prepotente, quasi a non farla respirare.
- Fabry andiamo, sono stanca - Fabrizio la guardò ciondolando la testa a destra e a sinistra, probabilmente aveva sentito anche lui la conversazione che confermava quello che aveva un attimo prima supposto.
Si avviarono verso l'uscita, Marta aveva fretta e Fabrizio faticava a starle dietro, il suo stato d'ansia era alle stelle e aveva bisogno di prendere aria, respirava a stento.
La musica era lontana, Marta si abbassò tenendosi sulle ginocchia come se avesse percorso un chilometro di corsa senza fermarsi. Erano anni che non aveva una crisi d'ansia, proprio dall'ultima volta che aveva creduto di poter amare e soprattutto di poter essere ricambiata.
- Ehi, tutto bene? - Fabrizio preoccupato si avvicinò per sostenerla cingendole la vita con un braccio.
- Che succede qui? Non ti trovavo più - Cristian era davanti a Marta, stramaledettamente sexy ma altrettanto stramaledettamente fuori dalla sua portata.
- Niente, ho bevuto un po' troppo e... Fabrizio mi stava per riportare a casa -
- Ti accompagno io -
- Ma no, è il tuo concerto. Sei stato grande, complimenti. Ritorna pure dentro - Marta cercò di sdrammatizzare ma era al limite, tremava perché la crisi non era ancora passata, maledetta ansia.
- Ti ho detto che ti accompagno io, torno dentro a prendere la giacca, aspetta qui - tornò dentro e Marta rassicurò Fabrizio - Va meglio Fabry, vai pure e... grazie -
- Sicura?  Non ti era più successo, guarda come sei bianca - lo tranquillizzò ancora Marta con un abbraccio quando Cristian tornó fuori e lo sguardo che si scambió con Fabrizio fu tutt'altro che di intesa.
- Andiamo - Cristian prese Marta per mano e si avviò alla macchina mentre un Fabrizio sconcertato se ne andò senza più voltarsi.
- Hai la mano gelata, che hai? - Marta sgranó gli occhi, non avrebbe potuto raccontarglielo, era una lunga storia e non erano così intimi, non era da lei lasciarsi andare e aprirsi verso un ragazzo quasi sconosciuto.
Cristian la sorprese ancora, questa volta con un abbraccio stretto stretto che sapeva di rassicurazione, sapeva di qualcosa che stava nascendo e Marta non ne poteva già più fare a meno.
- Me lo racconterai mai che ti è successo stasera? - Marta annuì e non sapeva come ma si sentiva meglio, aveva voglia di stare con Cristian e speró che quella serata non fosse finita tanto presto.

E te pareva se non potevo scrivere una storia semplice tra due ragazzi che si innamorano, come ce ne sono tante, eh no io a Marta credo molto e racconterò il suo passato oscuro fino ad arrivare alla sua rinascita, invece Cristian dovrà stare attento perché al cantante figaccione non è ammesso nessun passo falso, non con Marta.
Mi costringo ad alzarmi, sono le 11 e non ho ancora fatto colazione, stranamente non ho ancora sentito Elvira, di solito mi dà il buongiorno con un messaggio prima di accompagnare Daniele all'asilo. Vorrà dire che lo farò io questa volta - Buongiorno signorina... abbiamo dimenticato le buone vecchie abitudini stamani? Ti penso in continuazione... un bacio dal tuo Lucio - sorrido perché avrei voluto scrivere qualcosa in più ma aspetterò lunedì, il nostro giorno. Premo invio e mi dirigo verso la cucina per prepararmi un toast, questo libro mi sta facendo venire più appetito del necessario e non ho ancora deciso il titolo.
Amami se ci riesci o Amare si può, sono indeciso ma non ho fretta, prima voglio portarlo a termine, lo sento così mio e così tanto che vorrei scriverlo in una notte se solo ne avessi il coraggio.
Suona il citofono e spero solo non sia Roberta, le ho già detto di non farmi nessuna pressione altrimenti non avrà un bel niente, questo libro potrebbe rimanere custodito dentro di me senza necessariamente arrivare ai lettori.
Un Luca trafelato sale le scale, è da un pezzo che non lo vedo e onestamente mi sento uno schifo al pensiero di aver abbandonato i miei amici, ultimamente ho avuto una vita così piena.
- Ti posso parlare Lucio? - il suo sguardo è perso e non promette nulla di buono.

Allora? La storia di Marta e Cristian procede... volete aiutare Lucio a scegliere il titolo o avete altre proposte?
Elvira non ha mandato il messaggio a Lucio 🤔e Luca cosa avrà combinato? 🤦🏻‍♀️

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now