23 ~ Amo solo te

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Parcheggio malamente sotto casa di Elvira, avrei voglia di urlarle in faccia la mia frustrazione, adesso che ho finalmente deciso di buttarmi e di vivere questa intensa storia d'amore con lei, perché si comporta così?
Prendo un attimo di tempo prima di suonare al citofono, cerco di calmarmi perché potrei solo peggiorare la situazione, mi ritornano alla mente le parole di Paola e della fragilità di Elvira con i suoi alti e bassi.
Faccio un respiro profondo e suono - Chi è? -
- Elvira sono io, dobbiamo parlare - seguono minuti di silenzio e mi costringo ad aspettare senza manifestare oltremodo la mia impazienza.
Sento uno sbuffo - Sali - mi dice con quella voce fredda che inizia a darmi sui nervi.
Non prendo l'ascensore e salgo le scale pensando a cosa dirle, a come scoprire cosa le sta succedendo.
La porta è semiaperta ed entro senza troppi convenevoli, la persona che mi ritrovo davanti assomiglia vagamente alla mia Elvira ma non ha niente della sua vitalità, lo sguardo è basso, i capelli trasandati sono raccolti in una coda maldestra ed ha ancora il pigiama addosso.
- Ciao - è costretta a guardarmi e mi sento morire, gli occhi sono gonfi, deve aver pianto e non poco. Ho solo voglia di abbracciarla e in pochi passi senza nemmeno pensarci la stringo a me - Cosa c'è? - Elvira subito è rigida e non accenna a ricambiare il mio abbraccio poi però si lascia coccolare.
La sento singhiozzare e tirare su con il naso che in effetti è arrossato - Maledetto raffreddore, il medico mi ha detto di riposare e... Lucio non saresti dovuto venire - non accenno a lasciarla andare e le bacio prima i capelli, poi la fronte e per finire il naso - Non dirlo neanche per scherzo, mi hai fatto preoccupare -
- Lucio! - Daniele esce dalla sua camera e mi corre ad abbracciare, ma non doveva essere all'asilo?
- Ehi campione! Ma che ci fai a casa tu? -
- Veramente sono stata io a non portarlo stamattina, ero così senza forze - Daniele attira la mia attenzione strattonandomi i jeans e quando mi giro leggo un 'ti devo parlare' sulle sue labbra.
- Andiamo a giocare un po' in camera così poi mi dedico un po' a tua mamma che ne ha proprio bisogno - Daniele mi guida per mano mentre con la coda dell'occhio vedo una mesta Elvira dirigersi in camera sua.

- Ho combinato un casino Lucio! - appena entrati mi assale con la sua preoccupazione.
- Che cosa hai fatto? Non farmi preoccupare -
Si siede sconsolato sul letto e non mi resta che accomodarmi al suo fianco - La tua amica, quella strana che ho conosciuto a casa tua, è venuta l'altra sera a trovare mamma sai? -
Monica? Inizio ad allarmarmi - Ma come faceva a sapere il vostro indirizzo e... perché? -
- A casa tua ha voluto sapere il nostro indirizzo per conoscere mamma, per diventare sua amica. Ma chi se lo immaginava che era così cattiva, deve aver raccontato tante brutte cose alla mamma perché da quella sera non fa che piangere ed essere triste tutto il giorno -
Maledetta Monica - Ascolta, me lo fai un favore Daniele? Ci vai dalla tua vicina Lina? Ho bisogno di parlare un po' con tua mamma, la devo rassicurare -
Annuisce con la testa - Ci vuoi bene vero alla mia mamma? -
- Certo! E ti svelo un segreto, voglio bene anche a te, nonostante i casini che combini - gli scompiglio i capelli e lo accompagno alla porta d'entrata.
Fremo dalla rabbia, se avessi davanti quella serpe di Monica io... sarei anche capace di metterle le mani addosso.

Entro in camera di Elvira e lei è sotto le coperte, girata dall'altra parte, senza indugio mi siedo sul suo letto e la vedo girarsi verso di me - Che ti ha detto per ridurti così? -
- Chi? - cerca ancora di mentirmi Elvira.
- Lo sai chi - poi un dettaglio attira la mia attenzione, un libro, il mio libro sul suo comodino. Non ci posso credere, deve averglielo portato Monica - L'hai letto? - glielo indico in attesa di una risposta.
- Sì... una bellissima storia d'amore -
Alzo gli occhi al cielo - Una storia che non si è conclusa come nel libro e soprattutto una storia morta e sepolta da anni ormai -
- Lei non è della stessa idea e... è bellissima Lucio, come posso competere con lei? -
Mi prendo un attimo per pensare al da farsi e decido di togliermi le scarpe, Elvira sgrana gli occhi quando mi metto sotto le coperte, vicino a lei. La faccio voltare e l'abbraccio da dietro facendo aderire bene i nostri corpi e solo dopo averle dato un bacio dietro l'orecchio inizio a sussurrarle - Monica è un lontano ricordo, Noemi è stato l'amore incontrato e poi portato via che avrà sempre un posto d'onore nel mio cuore. Tu invece Elvira sei l'amore del mio presente e del mio futuro, sei dolce, sei bella e sei la metà che mi completa. Ti amo Elvira e te l'avrei voluto dire nel mio posto speciale lunedì ma non posso più aspettare, amo solo te e non permetterò più a nessuno di mettersi fra noi, mai più -
Elvira inizia a rilassarsi e rimaniamo in quella posizione per minuti infiniti fino a quando non la sento addormentarsi. Deve aver sofferto molto e mi piange il cuore al pensiero di quello che le deve aver fatto credere Monica, devo assolutamente vederla per mettere la parola fine ad un rapporto che ormai è da tempo inesistente.

Povera Elvira, nel prossimo capitolo torniamo alla storia nella storia 😉 e Lucio finalmente si sbarazzerà di quella megera di Monica? 🙄

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now