17 ~ Un' insostenibile voglia di te

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Sono le 5 e non sono ancora qua, sono agitato e non è sicuramente la cena che mi preoccupa, non ho programmato grandi cose e ho fatto la spesa di malavoglia questa mattina.
Non l'ho più sentita negli ultimi giorni e ha risposto a monosillabi ai miei messaggi, c'entra Monica me lo sento.
L'altra sera quand'è venuta a riprendere Daniele, Elvira era così felice che mi ha sorpreso baciandomi sulla porta di casa. Se n'è fregata di avere Daniele vicino, mi ha baciato con trasporto e mi ha abbracciato prima di ringraziarmi e salutarmi.
Daniele non ha nascosto l'entusiasmo e mi ha rifilato un pollice verso con la mano e ha sgranato gli occhi facendomi capire che era con me e che era contento che finalmente le cose procedessero a gonfie vele.
Il giorno seguente invece... tutto raffreddato e incolore, lo ripeto c'entra Monica e quello che può averle raccontato Daniele, pur sempre un bambino con le sue ingenuità e i suoi modi di meravigliarsi. Io d'altro canto, codardo quale sono, non ho accennato all'argomento e soprattutto non ho preso in mano la situazione.
Spero solo che vengano, me l'avrebbe detto no? Avrebbe accampato una scusa per disdire.
- Tardiamo un po'... scusaci - eccolo il messaggio che stavo aspettando, è solo un banale ritardo, allarme rientrato.

Sto cucinando il risotto, il mio piatto forte, il risotto con stracchino e radicchio e finalmente il suono del citofono mi fa tirare un sospiro di sollievo. Quando arrivo alla porta Elvira mi saluta freddamente e Daniele alza gli occhi al cielo dopo avermi abbracciato - Chi le capisce le donne - mi sussurra all'orecchio e riesce a farmi scappare un sorriso sincero.
Elvira si avvia con Daniele in salotto ma io la fermo con un braccio - Vieni in cucina con me? Tuo figlio se la può cavare anche da solo, oramai conosce i suoi canali preferiti -
La vedo l'indecisione e la sua lotta interiore ma accetta e mi segue in cucina - Sto preparando il risotto e se per te va bene mi potresti aiutare con le tartine al salmone, so che Daniele ne va matto -
Si sposta e dopo aver capito dove trovare tutto l'occorrente inizia la preparazione, è così distante però e non ce la faccio più - Ehi cosa c'è? - cerco di sfiorarle il braccio stabilendo un contatto che mi è mancato così tanto.
- Niente Lucio, tranquillo -
Questa volta la faccio voltare e nonostante la sua rigidità l'abbraccio caldamente - Non so cosa ti abbia detto Daniele ma per me Monica non conta niente, non più ed è così da anni ormai -
Si scosta e mi dà le spalle adesso - Beh cosa posso pensare di una ragazza che si presenta con calze auto reggenti e un cappotto che non si toglie neanche per cenare? Lucio io non voglio essere una delle tante e mi maledico perché io e te potevamo avere un'amicizia sincera e duratura, invece ci siamo andati ad impelagare in qualcosa di più che a me non sta più bene. -
Sono io ad irrigidirmi adesso - Che cosa stai dicendo? Guardami -
La faccio voltare di nuovo e le prendo il viso tra le mani - Ma veramente pensi di essere una delle tante? Un qualcosa di più hai detto? Tu sei... tutto, adesso sei il mio tutto. Non ti posso promettere grandi cose perché arrivo da un periodo così buio ma... una cosa è certa, ho un'insostenibile voglia di te -
Fa un passo indietro e le mie mani non sono più sul suo viso - Se non ci fosse stato Dany me l'avresti detto? - mi fissa in attesa di una risposta.
- Ancora? Monica è piombata in casa mia, non lo sapevo e le ho detto di non farlo più, non voglio lei Elvira, come te lo devo dire? -
- Rispondi alla mia domanda - i suoi occhi sono ancora sui miei.
Deglutisco e dovrei mentire e dirgli che certamente glielo avrei riferito ma non posso costruire un qualcosa di così importante, proprio con lei, su una stupida bugia - No... ma non per quello che pensi tu, non ti avrei voluto far soffrire ingiustamente perché... -
- Vado da Dany, scusami Lucio non me la sento di stare con te ad aiutarti, non dopo la tua confessione - è già sulla porta e non posso fermarla.

La cena è uno schifo, il mio risotto è uno schifo, asciutto e persino un po' bruciacchiato, bella figura di merda Lucio, complimenti!
Daniele cerca di fare delle battutine per smorzare un po' quest'atmosfera strana e fredda, mi guarda spesso per intimarmi di fare qualcosa, Elvira invece è lontana, c'è fisicamente ma con la sua testa si sta facendo dei film mentali su me e Monica che vorrei cancellare baciandola fino a farla star male.
Continuo a fissarla fregandomene dei richiami labiali di Daniele, è bella come sempre, nella sua semplicità. Questa sera niente vestito sexy e niente auto reggenti, un semplice jeans e una maglietta accollata, un trucco appena accennato e una coda con la frangetta sbarazzina che a me piace tanto.
Come ti è venuto in mente di pensare di essere una delle tante, di non essere il mio punto focale, di non essere il mio essenziale.
Ogni tanto incrocia sbadatamente il mio sguardo e non riuscendo a sostenerlo ritorna a fissare il piatto o a scambiare due parole con Daniele.
La senti l'elettricità che c'è nell'aria? Lo senti di essere mia? Appena metterò a dormire personalmente Daniele non avrai più scampo, sarai mia e non avrai più alcun dubbio su quello che sei per me.

Lucio è arrabbiato e determinato... il prossimo capitolo sarà da bollino rosso, vi avverto 🔞🔥

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now