12 ~ Una cena caliente

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Sto per parcheggiare ma li vedo già pronti sotto casa, chissà da quanto tempo mi stavano aspettando. Non è da me, sono di nuovo in ritardo e questa volta l'indecisione era dovuta alla scelta dell'abbigliamento, casual o elegante? Non è un primo appuntamento, oltretutto per il posto dove andremo l'abbigliamento casual è più che sufficiente ma alla fine ha vinto l'eleganza.
Non me ne pento quando vedo Elvira avvicinarsi alla mia macchina con Daniele per mano che inizia a fare i salti di gioia. Dire che è bella è riduttivo, è semplicemente favolosa, il trucco marcato intorno agli occhi per evidenziare il colore azzurro unico e brillante, i capelli più mossi e più corti e per finire... il vestito.
L'abito è terribilmente sexy, nero con la scollatura pronunciata sul davanti, le scarpe hanno il tacco piuttosto alto e vertiginoso, come piacciono a me.
Oddio mi rendo conto di aver sbagliato ristorante, forse dovevo scegliere qualcosa di più sobrio, di più...
- Ehi finalmente! Ho una fame da lupi, andiamo! - Daniele interrompe i miei pensieri e si fionda nel sedile posteriore.
- Ciao - Elvira si sistema invece davanti, vicino a me.
- Ciao, scusa il ritardo - mi prendo 2 secondi per ammirarla prima di ripartire, è uno spettacolo Elvira stasera.
- Ehi ma andiamo? - Daniele è un guastafeste ma stasera sarà molto occupato mentre Elvira ed io ci prenderemo un po' di tempo per goderci la nostra compagnia, in santa pace.
Ci avviamo verso le porte di Torino dove c'è un ristorante per famiglie 'La mucca pazza', lì i bambini giocano con scivoli gonfiabili e trucca bimbi mentre i genitori si godono una cena in tranquillità.
Daniele è irrequieto e mi fa mille domande, Elvira cerca di zittirlo con scarsi risultati e con la coda dell'occhio cerco spesso di sbirciare la sua figura, quando muovo il cambio dell'auto mi ritrovo ad avere l'irrefrenabile istinto di sfiorarle la gamba, quanto vorrei poggiarci la mano sopra... Lucio contieniti!
Arrivati al ristorante vedo lo sguardo sorpreso di Elvira - Ti aspettavi un ristorante più chic? Scusa ma ho pensato a Daniele, che si potesse divertire, così potevamo parlare un po'...da soli-
- Lucio non ti devi giustificare, va benissimo - nel pronunciare quelle parole mi massaggia il braccio e mi sorride compiaciuta, cerco di non dar troppo a vedere quanto quel gesto innocuo mi abbia fatto effetto. Neanche arriviamo al tavolo prenotato che Daniele corre verso la zona giochi e lo vedo intrattenersi con altri bimbi, la felicità sul suo viso mi ripaga per una scelta azzardata ma più azzeccata del previsto.
Ci sediamo uno di fronte all'altra e non posso fare a meno di ammirare il décolleté di Elvira, uno strano e audace pensiero mi fa trasalire, non indossa il reggiseno.
Elvira si schiarisce la voce, forse mi ha beccato mentre la stavo spogliando con gli occhi, che figura.
- Cosa mi consigli? - ha il menù in mano e per fortuna riesco a riprendermi.
- Ci credi che non sono mai venuto in questo posto? Ho sentito dire che la pizza è molto buona e fanno un'ottima carne alla griglia -
- Bene! Prenderò una pizza alla diavola e per Dany una pizza ai würstel, e tu? - pizza alla diavola? La cena è già caliente di suo, meglio calmare i bollenti spiriti - Prenderò anch'io la pizza... una margherita andrà più che bene -
Appena la cameriera porta via le ordinazioni i nostri sguardi non smettono di rincorrersi, siamo tutti e due come dire... agitati.
- Hai cambiato taglio di capelli, ti dona molto - cerco di rompere il ghiaccio.
- È stata Lina, la mia vicina di casa a convincermi, mi ha anche imprestato questo vestito ma mi sento così a disagio. Non è da me ma... lei ha tanto insistito -
Appena arrivano le birre che abbiamo ordinato propongo un brindisi - A Lina e ai suoi brillanti consigli, sei bellissima stasera Elvira, veramente - la vedo arrossire e gli occhi se è possibile sono ancora più azzurri e più lucenti.
- Ehi Lucio, vieni a giocare un po' con me? - eccolo il guastafeste.
- Vai pure Lucio, se a te non spiace, appena arrivano le pizze vi vengo a chiamare -
Mi alzo in piedi e Daniele mi trascina in una bolgia fatta di bambini che si rincorrono tirandosi palline colorate e ragazze travestite da Biancaneve che cercano di tenerli a bada.
- Ti piace come si è conciata mamma? - Daniele mi blocca ad un tavolino pieno di colori e disegni sparsi, mi fa sedere su una sedia così piccola che mi fa sembrare un gigante - Beh è molto bella, non trovi? -
- Mah io la preferisco senza quella robaccia sul viso. È tutto il pomeriggio che prova vestiti su vestiti insieme a Lina, le ho sentite dire un sacco di cose strane sai -
Mi incuriosisce - Del tipo? -
- Non lo mettere... è meglio senza... ti ricordi ancora come si fa? E poi sono scoppiate a ridere... poi l'ho vista con quelle calze strane e ridicole, dovresti vederla - deglutisco, il discorso si fa interessante.
- In che senso strane -
- Boh mai viste, non sono né lunghe né corte e stanno su da sole, non so come sia possibile - cavolo le calze auto reggenti e dopo aver scoperto che non indossa il reggiseno e che forse si ricorda come si fa... io... non vedo l'ora di riaccompagnarla a casa.
E adesso come farò a mangiare tranquillamente di fronte ad Elvira senza ripensare alle parole appena pronunciate ingenuamente da Daniele? Mannaggia a lui e alla sua vivacità, sono nei guai.

Nel prossimo capitolo ci sarà il dopocena 😉🔥

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now