32 ~ Andare avanti

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- Dopo un attimo di stordimento scesi le scale, avrei dovuto urlare, avrei dovuto correre via, invece... -
- Invece? - Cristian si era sistemato dietro Marta ed aveva iniziato ad accarezzarle le braccia che erano ancora ancorate strette alle sue gambe, il mento tremante sulle sue ginocchia, Marta tremava e nonostante quella lacrima solitaria, scesa sulla sua guancia, proseguì il suo racconto.
- Invece decisi di andare avanti, di lasciarmi Alberto alle spalle, decisi di essere fredda e di non rivelare a nessuno, compresi i due traditori, quello che avevo sentito, quello che mi aveva distrutta -
- Non capisco... - Cristian era confuso, iniziò ad accarezzare dolcemente i capelli di Marta, che tanto amava.
- Scesi le scale e chiesi a mia madre se potevo preparare dei panini per Alberto che aveva fame e quando con tutta calma finii, sicura che gli altri sopra avessero finito quello che stavano facendo, urlai il nome di Alberto.
Lui scese velocemente, notai la maglietta stropicciata e i capelli non propriamente pettinati ma feci finta di niente. Alberto per un breve istante mi squadrò stupito, poi con il suo solito sorriso rassicurante e con gli occhi che luccicavano si precipitò a baciarmi ma io feci in tempo a voltarmi e lui mi sfiorò l'angolo delle labbra. Fu l'ultima volta che toccó le mie labbra, non gliel'avrei più permesso e il suo sorriso innamorato, quello che mi aveva illuso per così tanto tempo, sparì ben presto -
- E non gli hai detto niente? Non ci credo -
- L'indifferenza, quella era la moneta con cui avevo deciso di ripagarlo, gli dissi nei giorni a venire che volevo prendermi un periodo di pausa, che lo studio era l'unica cosa che mi importasse in quel periodo e che non ero pronta a proseguire una storia che non era più così importante per me.
Mi diede della stronza e sbraitò per qualche settimana, poi se ne fece una ragione e non ci parlammo più, si sfasciò anche la nostra compagnia di amici e neanche loro capirono i miei motivi ma Fabrizio mi disse che era la cosa migliore, non eravamo destinati per stare insieme -
- E tua sorella? Con lei come andò? -
- Con lei bastò uno sguardo, quella stessa sera e capì subito che sapevo e che niente sarebbe stato più come prima, mi aveva deluso in un modo irrimediabile -
Cristian riuscì a sciogliere le braccia di Marta che abbandonò il viso sulla sua spalla, c'era un'intimità e una tale complicità in quel gesto, ormai erano così vicini a varcare quel limite che non li avrebbe più fatti tornare indietro, li avrebbe uniti e per tanto tempo.
Marta aveva il cuore a mille e con una voce tenue a tratti sussurrata cercò di parlare di lei, del suo tasto dolente, di sua sorella Adele.
Sì perché se a tradirla erano stati in due, Adele aveva la colpa maggiore, di lei ancora le importava.
- Adele ha 30 anni ed è sposata da 2 con Michele, l'amore della sua vita, stavano insieme sai, anche quando mia sorella decise di divertirsi con il mio ragazzo, non si sono mai lasciati e scommetto che lui non abbia mai scoperto niente. È così innamorato, non sai quante volte avrei voluto prenderlo da parte e raccontarglielo, sarebbe stata la vendetta perfetta. Invece stanno aspettando il loro primo figlio e la loro sarà la famiglia perfetta-
- In vacanza non c'era, non mi ricordo di lei, pensavo fossi figlia unica -
Marta sorrise tristemente - Lei era in vacanza studio a Londra, è sempre stata la cocca dei miei genitori. La più bella, la più intelligente e la cosa che mi fa più male è che io lo so il perché Alberto mi tradì proprio con lei. Lei era la perfezione ed io sono da sempre destinata ad essere la sua brutta copia, anche adesso che è incinta, con le tette così grosse e quel viso così perfetto, te ne innamoreresti anche tu -
Cristian non riusciva a credere alle sue orecchie, Marta era troppo succube dei suoi trascorsi e della sua bassa autostima, doveva fare qualcosa e subito.
Fece voltare Marta e in pochi secondi fu sopra di lei, erano completamente sdraiati sul divano e Marta sgranó gli occhi dalla sorpresa e dall'improvvisa e crescente eccitazione - Marta non so come spiegartelo ma faccio prima a dimostrartelo, sei speciale e non solo per me. Permettimi di rimanere con te stanotte, voglio viverti tutta la notte -
Marta pensava di stare sognando, forse Cristian non le aveva dette veramente quelle parole, forse era solo mosso da un gesto di compassione nei suoi riguardi, visto il triste racconto non appena concluso.
Ma di sicuro gli occhi di Cristian intendevano qualcos'altro, era desiderio quello e ne fu certa quando qualcosa di ingombrante si fece sentire tra le sue gambe e le mani di Cristian erano ormai all'elastico delle sue mutande e no, non gli avrebbe impedito di restare, per niente al mondo.
Era il punto di non ritorno e Marta era così felice di varcarlo.

Mi sa che Cristian ha preso l'iniziativa e Marta si sta adeguando 😉🔥la sorella Adele è chiaramente una stronza e purtroppo la conosceremo presto 🙄

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