11 ~ Lo so che ti piaccio

139 24 29
                                    

- Lucio! Che sorpresa! - Mary mi accoglie con un abbraccio, non la vedevo da troppo tempo e saranno anni che non vengo nel suo appartamento.
- Non ti sei più fatta vedere e mi mancavano i tuoi rimproveri e le tue visite inaspettate, che fine hai fatto? -
- Hai ragione, devi scusarmi. Ho iniziato la specializzazione e sto facendo un tirocinio in una multinazionale alle porte di Torino. Tra il lavoro e lo studio non riesco più a venirne a capo -
- Non ti devi giustificare, l'importante è che tu sia felice e mi raccomando non ti affaticare troppo altrimenti il fenomeno... - cerco di buttarla sul ridere perché noto la stanchezza sul suo volto e una certa preoccupazione.
- A proposito dov'è Luca? -
- In negozio, ci sta tutto il giorno oramai e ci vediamo così poco ultimamente - si rabbuia Mary ed è come se mi nascondesse qualcosa.
- Mary va tutto bene? Lo so di averti fatto preoccupare negli ultimi anni ma adesso sto un po' meglio e se posso aiutarti in qualunque modo, dimmelo, Mary sei come una sorella, lo sai -
Mi viene incontro e mi abbraccia nuovamente
- Non sai quanto sia felice di vederti finalmente star meglio, non ti devi preoccupare per me, sono le solite cose... sai... la gelosia di Luca e il fatto di vederci così poco ma passerà anche questo momento delicato, vedrai - non insisto,  se un po' la conosco non si aprirà ulteriormente, non ora.
Il suo cellulare riposto sul tavolino nel salotto suona, non penso sia una chiamata ma un semplice messaggio, anzi più messaggi. Mary mi serve il caffè e con la coda dell'occhio noto il suo continuo vagare con lo sguardo sul cellulare che non ha ancora preso in mano ma che è molto tentata dal farlo. È come se non volesse leggere i messaggi davanti a me, ad un certo punto mi dice di andare in bagno ed è proprio in quel momento che prende il cellulare e se lo porta via con sé.
Non è la solita Mary, è troppo nervosa e se oggi non indago, lo farò sicuramente molto presto, magari parlando con Luca, con lui i rapporti sono meno confidenziali ma è pur sempre un amico a cui voglio bene e se posso far qualcosa per loro, lo farò senza esitazione.
Ritornata dal bagno la vedo più sollevata e serena, non ci capisco molto ma mi fa piacere vederla contenta - Adesso devo andare Mary -
- Di già? -
- Sì... devo incontrare una persona - eh si ho voglia di rivedere Elvira, sarà di turno stasera e con la scusa del numero di telefono che non mi ha ancora dato passo a trovarla.
- C'è qualcosa che devo sapere? - Mary mi lancia uno sguardo languido e malizioso.
- Ho un po' di cose da raccontarti, sì ma... anche tu - la vedo sgranare gli occhi, mi avvicino e la bacio sulle guance - La prossima volta Mary, la prossima volta - annuisce con la testa e la saluto avviandomi alla porta.

Sono di strada e il locale dove lavora Elvira è a pochi chilometri di distanza dalla casa di Mary e Luca, non vedo l'ora di rivederla. Eh sì, dall'altra sera, da quando Monica mi ha fatto quell'improvvisata e per poco non stavo per cedere alle sue lusinghe. Ho pensato e se fosse venuta lei al posto di Monica, cosa avrei fatto? Sarei riuscito a non cedere alle sue avance?
Sorrido perché Elvira non l'avrebbe mai fatto, non mi sembra il tipo ma se ripenso ai sogni che ho fatto nelle ultime notti, alle cose che facevamo insieme...
Il locale è abbastanza pieno nonostante sia ancora presto, ci sono tanti ragazzi giovani che prendono l'aperitivo e la vedo muoversi velocemente fra i tavoli. Elvira non mi ha ancora visto e mi prendo il mio tempo per osservarla, appoggiato alla colonna vicino all'entrata. Riconosco il preciso istante in cui mi vede, si blocca con il vassoio in mano, rimane ad osservarmi e lo vedo il suo sguardo indugiare sulla mia figura intera. Lo so che ti piaccio Elvira, stasera ho messo una maglietta bianca un po' più aderente del solito e il giubbino di pelle, i jeans sono stretti e strappati in più punti lungo le gambe. Sono io adesso a far scendere e risalire il mio sguardo sulla tua figura, non mi sei indifferente Elvira, proprio per niente.
- Ehi vieni a bere qualcosa? - mi viene finalmente incontro.
- No sono di passaggio e tu sei così indaffarata, volevo solo... -
- Cosa? -
- Volevo solo avere il tuo numero di telefono, ecco dobbiamo metterci d'accordo per lunedì sera e... mi sono reso conto di non averti ancora chiesto il numero telefonico -
- È vero! - in un gesto veloce strappa un foglio dalle ordinazioni, scrive in fretta il numero e invece di porgermi il foglio me lo infila direttamente in una delle mie tasche dei jeans. È un gesto così semplice ma così dannatamente intimo che mi fa chiudere e riaprire gli occhi un paio di volte.
- Allora aspetto una tua chiamata, devo proprio andare adesso - prima di voltarsi e tornare tra i tavoli in un gesto fulmineo mi sfiora con l'indice la barba appena cresciuta. - Adoro la barba incolta, se riesci non te la fare per lunedì- rimango a bocca aperta, non mi aspettavo questa richiesta.
Elvira mi fa l'occhiolino, si avvia e mi permette di dare un lungo sguardo sulla sua figura longilinea sottolineata dai pantaloni neri e molto aderenti.
E mi piaci Elvira, proprio come io piaccio a te.

Nel prossimo capitolo... tutti a cena fuori... paga Lucio 😉🗣

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now