48 ~ Boston

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Appena arrivato in aeroporto il gate era aperto e la maggior parte della gente era già imbarcata, compresa Elvira.

È stata una giornata frenetica e concitata, ho lasciato Erica ancora sotto le coperte, le ho dato un lungo bacio sulla fronte pieno di significati e un biglietto con pochissime parole ma piene di speranza 'Parto ma... torno! Tuo Lucio'
Ho raggiunto la prima agenzia di viaggio della zona e ho strapagato un biglietto di ritorno, fra 3 giorni esatti.
Il tempo necessario per sincerarmi della situazione laggiù, voglio stare un po' con Daniele e capire se è felice e soprattutto voglio parlare con Alfredo e capire le sue reali intenzioni.

Eccomi a cercare il mio posto, Elvira sta osservando malinconicamente dal finestrino e si accorge di me solo quando mi siedo vicino a lei, si gira commossa e incredula, non ci sperava più.
In un attimo mi abbraccia e si avventa sulle mie labbra, è un bacio di sollievo il suo ed io non mi tiro indietro, rispondo con la stessa passione e la stessa bramosia. È come essere tornati ai nostri primi tempi insieme, e come se non esistesse niente fra noi, liberi di viverci il nostro amore e il nostro futuro, invece ci sono Daniele, Alfredo e non per ultima la mia Erica.
Mi ritraggo maldestramente e lo vedo il suo sguardo incupirsi - Non l'hai lasciata vero? -
- No e non dovresti neanche chiedermelo - rispondo piccato per poi prenderle la mano e decidermi a vivermi queste ore di viaggio nella nostra bolla, fatta di intimità e di complicità.
Glielo devo, sono ancora così confuso ma voglio sfruttare al meglio questo viaggio, voglio scoprire fino in fondo il bisogno che ha Elvira di me e soprattutto quello che ancora io voglio da lei, da noi.
La stanchezza si impossessa di noi e Elvira ne approfitta per stendersi sulle mie gambe ed io non riesco a resistere alla tentazione di accarezzarle i capelli, più corti ma sempre così setosi e delicati - Ti amo Lucio, Boston ti piacerà, vedrai - mi sussurra prima di addormentarsi ed io le dò un bacio veloce tra i capelli - Lo scopriremo presto, ora dormi -

Boston a prima vista è un misto tra passato e presente, antico e moderno, il taxi passa tra i grattaceli per arrivare in una zona collinare e ciotolosa, si chiama Beacon Hill mi avverte Elvira. Non riesco a resistere a non sorridere quando scendiamo e ci avviamo verso la porta di casa, i vicoli sono stretti e le bandiere americane  volteggiano appese alle finestre, ci potrei scrivere un libro.
- Te l'ho detto che Boston ti sarebbe piaciuta o no? - Elvira mi prende per mano tutta eccitata e il suo entusiasmo è contagioso.
Appena entriamo  ci arrivano dal salotto delle chiare risate di divertimento, appena svolto l'angolo della cucina una scena singolare mi si palesa davanti, Daniele e quello che penso essere Alfredo stanno giocando con i lego e sono così concentrati e in sintonia che mi verrebbe voglia di lasciarli stare, di non intralciarli.
Daniele però appena mi vede mi salta al collo e non mi sfugge lo sguardo rancoroso di Alfredo che si alza e si allontana dal salotto per uscire di casa.
- Lucio!  Finalmente sei qui! - Daniele non mi lascia e questo suo affetto mi infonde una gioia dentro, non vorrei più ripartire, per te Daniele lo farei a occhi chiusi.
- Dany lascialo, lo soffochi - Elvira cerca di prenderlo ma io non lo lascio andare, il suo abbraccio è così confortante.
- Lucio ti porto in un posto bellissimo, si chiama Boston Common Park dove c'è un parco giochi fighissimo e... poi facciamo il Freedom Trail, il sentiero della libertà! -
- Ehi frena! Lucio è stanchissimo, lascialo andare a riposare, domani avrete tutto il tempo per farlo -
Daniele si imbroncia e non mi resta che passargli la mano tra i capelli per rincuorarlo
- Vieni con me, mentre mi stendo nel letto puoi sempre raccontarmi di come te la passi -

Finalmente sorride di nuovo e mi accompagna in quella che deve essere la stanza degli ospiti, una volta disteso Daniele parte con i suoi mille racconti, con le sue mille avventure e spero di non addormentarmi.
Quando lo vedo calmarsi e quasi smettere di parlare gli faccio la domanda che mi attanaglia da quando sono partito - Daniele, di Alfredo invece che mi racconti? Ti tratta bene? -
- Non sempre, in questi giorni che non c'era mamma è stato uno spasso, è stato così divertente ma... quando c'è mamma è nervoso e sta poco con me -
Lo prendo per il braccio e lo faccio stendere vicino a me - Tu come li vedi insieme quei due?-
- Male, papà vorrebbe fare più cose con noi ma la mamma non glielo permette e lui si rattrista-
- E tu Daniele cosa vorresti in questo momento? -
- Vorrei essere felice con la mamma e con papà, vorrei che fossimo una famiglia felice ma... vorrei anche te con noi, mi sei mancato così tanto e non sai quanto sei mancato alla mamma -
- Io tornerò Daniele, vado via ma poi torno, non riuscirei mai a stare lontano da te e penso neanche dalla tua mamma -
Restiamo un po' in quella posizione ed è buffo come sia Daniele ad addormentarsi ed io invece vigile nel pensare al da farsi, nel pensare ad Elvira e soprattutto ad Alfredo.
Devo parlare con lui, non mi è piaciuto come è fuggito via prima ma non posso neanche biasimarlo, Elvira deve darmi il suo numero di telefono, dalla nostra chiacchierata capirò finalmente quale sarà il mio futuro.

Lucio è a Boston ma... tornerà 😉 -2 capitoli alla fine 😕 e il prossimo sarà il capitolo della svolta per Lucio e... il suo futuro 🤗

Cercami nei papaveri (#2 Book)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon