44 ~ Il libro

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9 mesi dopo...

Sono alla quinta presentazione e questa è sicuramente la più sentita, sono a Torino, la mia città. E so cosa è successo 4 anni fa, so cos'ho vissuto quella sera e so che la presentazione in questa libreria, semmai ce ne saranno altre, sarà sempre legata a lei, Noemi.
Il libro sta andando alla grande, a un mese dalla sua uscita è già al terzo posto nella classifica dei romanzi rosa, Cristian è una forza e tante donne, non solo ragazzine, si sono innamorate di lui e di come ha fatto capitolare la testarda e pessimista Marta.
Ci sono volute solo 3 settimane per terminarlo, le parole scorrevano nella mia testa e non avevo il tempo di imprimerle su carta, un vulcano, un fuoco dentro di me, di rabbia e di rivendicazione. È stata la mia salvezza e la mia liberazione allo stesso tempo, Cristian e Marta mi hanno permesso di andare avanti e di avere un futuro nell'editoria, posso crederci adesso.
Ricevo lettere su lettere di chi vorrebbe un sequel o un prequel, sembra che di Cristian non ne abbiano mai abbastanza. Un po' mi infastidisce la cosa, avrei preferito un'attenzione in più al personaggio di Marta che dimostra una forza e un coraggio che non ha eguali, invece alla fine i belli e dannati vincono sempre.

- Ehi... andrà benissimo! Guarda che fila là fuori - Erica mi abbraccia da dietro e appoggia la sua bocca calda sul mio orecchio e mi sussurra - E stasera si festeggia... da me -
Sorrido malizioso e le dò un fugace bacio su quella bocca carnosa e impertinente.
Erica è stata una ventata di aria fresca, dal matrimonio di Alessio non sono più riuscito a starle alla larga. All'inizio è stata una semplice amicizia nata da una voglia da ambo le parti di sfogarsi a vicenda sulle vicende amorose appena concluse. Io certamente a quei tempi non ritenevo Elvira essere il mio passato, ma piano piano questa ragazza si è insinuata nei miei pensieri per niente casti e da uomo non ho potuto resisterle, sono 3 mesi che ci rotoliamo nelle mie e nelle sue coperte. Me ne vergogno a volte e altre mi impongo di non pensare a Elvira che sicuramente sta vivendo la sua nuova famiglia, con tutto quello che ne consegue, senza di me.

Elvira.
Non ti ho dimenticata ma provo tanta rabbia nei tuoi confronti e non nascondo di aver preso più di una volta la decisione di venire a prenderti, a Boston. Ma ho desistito, cosa avrei fatto se ti avessi trovata tra le sue braccia una volta arrivato là? Non merito un'altra delusione e sei tu che dovevi farti sentire, che dovevi farmi capire di esserci ancora, nei tuoi pensieri.
Mancano pochi mesi alla fine del famoso anno di prova ma in questi lunghi mesi lontano da me mi hai dimostrato ben poco, non ti ho sentita più mia.
A parte qualche messaggio in cui mi rincuoravi che stavate bene e che Daniele si stava ambientando nella nuova scuola e con nuovi amici, il niente, il niente assoluto tra noi.
Non ne volevi parlare di te e di Alfredo, perché? Perché avevi ritrovato il suo amore ecco perché, perché facevate l'amore insieme tutte le notti, ecco perché. A domanda diretta non avevi risposto e dopo quell'ultimo messaggio di ben 5 mesi fa non ti sei fatta più sentire.
Ho saputo da Lina che le cose andavano bene e il suo sorriso pieno di compassione mi ha fatto intendere finalmente la realtà, ho aperto gli occhi, per me e per te non c'era più spazio, non nella tua vita.

- Lucio sei bellissimo! Mi immagino Cristian proprio come te... Esiste una Marta o sei single? -
Erica tossisce all'improvviso - Avanti, si sta formando una coda incredibile. Ragazze vi prego di fare la foto in fretta non appena Lucio ha finito di firmarvi il libro e di proseguire dall'altro lato, grazie! - Erica che è anche la mia assistente durante i firma copie del libro non riesce a nascondere la sua evidente gelosia, sorrido divertito perché ciò non può che farmi piacere.
La ragazza in questione mi abbraccia calorosamente durante la foto di rito e mi dà un veloce bacio all'angolo della bocca prima di correre via, Erica alza gli occhi al cielo terribilmente infastidita. Non riesco a non darle un pizzicotto sul fianco, la verità è che non riesco a stare troppo tempo senza toccarla - Pensavo che l'avessi capito ormai, ho occhi solo che per te... piccola - le confesso a bassa voce.
- Vorrei ben vedere! - mi fa la linguaccia e torna a concentrarsi sul via vai delle mie ammiratrici.
Piccola impertinente, ha diversi anni in meno di me che per un po' sono stati un ostacolo ma poi ho deciso di vivermi questa storia, di essere felice, finalmente.

Passa un'altra ragazza e poi un'altra ancora, non faccio neanche più caso ai loro volti, inizio ad essere stanco e ad estraniarmi con le fantasie erotiche che mi provocano quella gonna corta e larga che indossa Erica e il fatto di essere quasi certo che non indossi il reggiseno, non vedo l'ora stasera di metterle in atto.
Un libro mi viene sbattuto sul tavolo, per richiamare la mia attenzione - Ciao come ti chiami? - una domanda di rito per apporre il nome sulla dedica che sto scrivendo meccanicamente su ogni copia.
- Elvira - quel nome, è la prima volta che lo scrivo, quante ce ne possono essere in circolazione? Non è un nome così comune.
Alzo gli occhi sperando che sia lei e allo stesso tempo pregando che non sia lei.
I miei occhi me lo confermano però, mi cade la penna e trattengo il respiro, è lei.

Elvira è tornata... nel prossimo capitolo ci sarà una resa dei conti un po'...accesa 🗣💁🏻

Cercami nei papaveri (#2 Book)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin