47 ~ Erica

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Non l'ho rincorsa, ho acceso la macchina e sono tornato a casa. Non avrei avuto niente da dirle, sono nella confusione più totale e quel maledetto biglietto è appoggiato sul sedile dove fino a pochi minuti fa c'eri seduta tu, Elvira.
Mi guarda e più rileggo il mio nome scritto sopra e più non ci credo che l'abbia fatto davvero, volevi un gesto no? E lei ti ha sorpreso ma ti ha completamente scombinato qualsiasi piano, qualsiasi convinzione che avessi sul suo scarso interesse nei tuoi confronti e soprattutto su un noi che sembrava così lontano, così remoto.
Appoggio il biglietto dentro al cruscotto della macchina, lo nascondo per ora ma so benissimo che tornerà a tormentarmi e a pretendere delle risposte, domani alle 15,30 questa agonia avrà una fine con o senza di me su quell'aereo, il mio futuro.

Scendo dall'auto, faccio due passi, so già dove i miei piedi mi stanno portando, 2 palazzi più indietro, a casa di Erica. Cerco le chiavi nel giubbotto e le trovo senza difficoltà, me le ha lasciate un mesetto fa dandomi qualunque libertà, casa sua era casa mia mi aveva detto e mi aveva aperto il suo cuore, forse è stato quello il momento preciso in cui ho accantonato al passato Elvira e mi sono aperto al mio futuro, Erica.
Faccio le scale, vive al primo piano Erica ma non ho il coraggio di aprire la porta, non per la paura di come potrei trovarla o con chi potrei trovarla ma per pudore, anzi per codardia, perché forse quel diritto di entrare indisturbato nella sua vita, forse l'ho perso proprio oggi, ritrovando Elvira.
Busso e mi viene ad aprire la mia Erica, la ragazza semplice e disarmante che mi ha scombussolato il cuore, una tuta semplice, completamente struccata, la coda alta e quegli occhi che brillano, solo per me.
- Hai dimenticato le chiavi? -
- No ma...-
Il suo sguardo si rabbuia e capisce che qualcosa di sconvolgente è successo - Entra -
La seguo in cucina e mentre lei si appoggia allo sgabello vicino alla penisola io rimango in piedi e la osservo per lunghi secondi, è bella Erica con le sue forme arrotondate e la sua bocca così invitante, ogni superficie di questa casa ha conosciuto il nostro ardore, i nostri corpi avvinghiati, il nostro fare l'amore.
In un gesto veloce la attiro a me con la mano e quando si alza mi siedo io sullo sgabello per poi portarla sulle mie gambe, per averla ancora tutta per me. Nascondo il mio viso sul suo collo e non posso fare a meno di annusare la sua pelle, che sa di vaniglia, il mio profumo preferito al mondo.
Passano altri minuti ed è lei a rompere il silenzio - Eri con lei? È la tua ex vero? -
Alzo la testa e siamo a così pochi centimetri l'uno dall'altra che potrei baciarla e dimenticarmi di tutto, forse anche di Elvira.
- È proprio lei, è tornata Elvira e... ci sono così tante cose che non ti ho detto che... non so da dove incominciare -
- Ho paura di quello che stai per dirmi -
- Anch'io piccola - le accarezzo una guancia ed è così piccola e indifesa in questo momento che mi sento proprio male all'idea di lasciarla, domani.
- Elvira è tornata da Boston, dove vive con suo figlio Daniele di 6 anni e il marito che ha ritrovato dopo tanti anni, proprio l'anno scorso, un po' prima che noi due ci conoscessimo. Non mi dilungo sul motivo né della loro lontananza forzata né della città in cui vivono ma... fatto sta che è tornata per me e... mi ha comprato un biglietto e... domani vorrebbe che tornassi con lei, a Boston -
Erica sgrana gli occhi e si alza di scatto
- Cosa?! -
Cerco di riprendere la sua mano ma ormai è andata via, è scappata in camera e mi odio perché se Elvira è il mio passato non dovrei essere così tentato, non dovrei partire.

La raggiungo in camera ed è distesa sul letto, girata verso la finestra e lo posso sentire da qua, sta piangendo. Appena mi avvicino e mi siedo sul letto mi raggiunge la sua voce debole ma decisa - Vattene Lucio, non rendere questo addio ancora più lancinante, vattene e basta! -
- Ma io non ho deciso Erica, sono qua per questo, voglio un motivo, dammi una ragione per restare -
È una supplica la mia, lei lo capisce e si volta finalmente verso di me - Non ne hai bisogno, guardami Lucio, nei miei occhi c'è tutto il mio amore per te, ci sono tutti i momenti di ilarità e di complicità che ci hanno fatto diventare quello che ora siamo, una coppia innamorata e felice, non voltarmi le spalle, resta con me -
È lei a supplicarmi adesso e anche se fosse l'ultima notte al mondo, l'ultima nostra notte insieme, io non ho dubbi la passerei qua, con lei.
Inizio a spogliarmi e lei fa lo stesso, ci ritroviamo abbracciati sotto le coperte e la mia mente è libera adesso, niente più confusione, c'è serenità e spensieratezza, ci siamo io e Erica, solo noi.

Nel prossimo capitolo scopriremo se Lucio prenderà l'aereo con Elvira e... siamo a -3 dalla fine 😪

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now