33 ~ E' impossibile che sia lui

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Oramai Elvira e Daniele sono di casa, stasera come le ultime sere da un po' di tempo oramai, sono qui da me e ci restano per dormire. Riscopro una felicità tutta nuova, quella di avere una casa che sa di famiglia, sa di noi.
Confusionaria a volte, con gli urletti e i salti improvvisi di Daniele per non parlare delle discussioni tra mamma e figlio, Elvira sa essere molto severa ma allo stesso tempo molto affettuosa con quel Gian Burrasca di Daniele.
Proprio adesso mentre sto accarezzando i capelli della mia ragazza, dopo aver fatto l'amore, mi rendo conto di quanto mi piacerebbe avere un figlio da lei, non che Daniele non lo possa diventare, però mi tratta più come un amico e complice a volte, delle sue irresistibili marachelle.
Ma io voglio essere papà, vorrei avere quel senso paterno che tanto invidio alla mia Elvira, quando sa essere tanto protettiva ma allo stesso tempo austera nei confronti di suo figlio.
Si abbandona al mio tocco Elvira e chiude gli occhi estasiata, siamo nudi sotto le mie lenzuola che sanno di noi e di quello che siamo diventati, indivisibili.
- Ehi, non stai dormendo vero? -
- Non ancora, ma se continuerai ad accarezzarmi così non ti assicuro non possa farlo - sorrido e le dò un bacio casto sulla fronte e di getto glielo chiedo.
- Ti scoccerebbe portare le tue cose qui da me? Nell'armadio c'è spazio anche per la tua roba e... di là potemmo arredare la stanza a misura di Daniele, che ne pensi? -
Elvira si risveglia dal suo torpore e alzandosi sui gomiti mi osserva stupita  - Stai dicendo sul serio? Questo vorrebbe dire andare a vivere assieme... io -
La riprendo tra le braccia e cerco di trasmetterle la mia sicurezza, il mio conforto, quello che siamo diventati - Non ci sarebbe niente di male, ormai stiamo insieme da diversi mesi e sarebbe più semplice per te, potrei stare con Daniele quando sarai al lavoro, senza lasciarlo più a Lina - cerco di farla ragionare sui risvolti pratici e sicuramente positivi nascondendo l'ovvietà della mia proposta, voglio convivere con lei, punto.
- Lo faresti veramente? Ma il tuo libro, le tue scadenze? Daniele sa essere pesante delle volte e potrebbe farti perdere la concentrazione e poi... -
Si nasconde sul mio petto Elvira e non incontro più i suoi occhi - Ti devo dire una cosa che... mi ha destabilizzata ma non permetterò che si intrometta in quello che siamo diventati -
Mi incupisco e mi fermo, smetto di accarezzare i suoi capelli, il cuore inizia ad aumentare i battiti, mi sento in apprensione per qualunque cosa mi stia per rivelare.
- Ieri mi hanno telefonato i Carabinieri e mi hanno invitato stamattina a presentarmi in Caserma - inizio a preoccuparmi ma la lascio continuare, ho ancora qualche speranza che sia qualcosa di ininfluente.
- Hanno trovato Alfredo - tre parole, una sentenza che mi fa rabbrividire. Quel nome che dopo il racconto di Paola, ormai secoli fa, pensavo di aver dimenticato, di aver rimosso, suo marito.
- Ma... è impossibile che sia lui, non era morto?-
- Ho pensato la stessa cosa, è vero non avevano mai ritrovato il corpo ma tutto faceva pensare ad un omicidio andato a buon fine. Io... non so cosa pensare e non so cosa fare... -
- In che senso? -
La sento respirare affannosamente e quasi tremare, la prendo e porto il suo viso all'altezza del mio, guarda da un'altra parte Elvira ma con un dito la obbligo a girarsi, ho bisogno dei suoi occhi.
- Elvira ho bisogno di sapere... parla -
Finalmente mi guarda ma i suoi occhi sono cupi, sono preoccupati - È in Francia, è stato messo in un programma di protezione, è un testimone mafioso che ha deciso di collaborare. Sembra che sia riuscito a scappare a quel famoso e sanguinoso agguato di tanti anni fa, grazie a un suo amico che vive a Marsiglia e che  l'ha nascosto per tutto questo tempo -
- Ma... come hanno fatto a ritrovarlo? -
- La polizia italiana aveva allertato quella straniera e dopo tanti anni avevano ancora la sua foto di riconoscimento e dopo un passo falso, l'hanno avvistato con i capelli più lunghi e la barba incolta in un parco, alla periferia di Marsiglia -
E adesso, sono io a girarmi e a volgere il viso verso il soffitto, cosa porterà questo ritrovamento? Cosa farà Alfredo?
- Vuole incontrarmi, vuole conoscere suo figlio e... vorrebbe che entrassimo anche noi nel programma di protezione, a Marsiglia -
Una doccia fredda, un colpo in testa avrebbe fatto meno male, svaniscono le mie sicurezze.
Questa volta è Elvira a farmi girare e a mettermi le mani calde e rassicuranti attorno alle mie guance. È un bacio dolce e caldo il suo, vorrei ritrovarci rassicurazioni e quelle sicurezze che ormai ho perso.
Alla fine mi guarda e mi sorride, non parla però, io lo so che è indecisa ma che non può togliere la possibilità a suo figlio di conoscere il padre, perché non parli Elvira? Perché non me lo dici che a Marsiglia ci andrai e dopo, le cose non saranno più come prima, per noi.

Un ritorno inatteso e un Lucio veramente sbalordito 😰 nel prossimo capitolo conosceremo i pensieri di Elvira e un po' della sua storia con Alfredo 😉

Cercami nei papaveri (#2 Book)Where stories live. Discover now