🧬 18. Do ut des

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Do ut des
Io do affinché tu dia

Fabio ha deciso di consacrare il suo debutto al Sui Generix con la tripletta vincente: I Will Survive, Why Don't You Do Right e If I Were a Boy. Il piccolo pubblico radunato intorno ai tavolini è praticamente impazzito, poi però si è passati alla pole dance e ho volutamente smesso di guardare. Sono ancora troppo giovane per certi traumi.

Dato che oggi ha fatto macchina Rico, abbiamo aspettato che Fab andasse a struccarsi e cambiarsi e che l'effetto dei drink scemasse. Dopodiché, abbiamo raccolto armi e bagagli e ce ne siamo andati con sommo dispiacere di Cate e Cameriere. Ma si erano già fatte ormai le due e so che zia Ross potrebbe spellarmi come un kebab se facessi fare le ore piccole a mia cugina.

Perciò, siamo saltati nella Bmw del mio ragazzo ricco, cercando di recuperare Raffa da qualche parte nel locale, ma fallendo miseramente in quanto il deficiente sembra svanito nel nulla. Abbiamo provato a telefonargli diverse volte e chiedere di lui in giro, ma niente: alla fine si farà vivo, tanto non sarebbe la prima volta. Ci sono serate in cui Raffa s'intrattiene in anfratti sconosciuti dei locali per ore, passandosi tipe su tipe e poi trovando sempre un passaggio o un mezzo pubblico notturno per rincasare.

Non mi preoccupo, quindi. Raffa è come Lessie: torna sempre a casa. E poi, immagino che gli ci potrebbe volere la notte intera dato il seguito di cheer-leader di cui era provvista Ludo.

Scaricato Fab davanti alla sua umile dimora, Rico fa tappa a casa nostra. Accompagna me e Cate fino in salotto, poi lei smamma sapientemente per chiudersi in camera sua a fangirlare. È da ore che si trova in stato catatonico; l'unica cosa che ha fatto per tutta la serata è stato fissarlo e sbavare, non ha nemmeno avuto il cervello di chiedergli il numero.

È presa proprio male, questa volta.

"Bella serata, mh?" se ne esce Rico, mentre si abbassa per raggiungere Blu e accarezzargli la testa. Blu non ha alcuna simpatia per il mio ragazzo, infatti gli ringhia addosso.

"Sì, Fab se l'è cavata benissimo" annuisco, togliendomi il cappotto e posando le chiavi. "Era un po' emozionato, ma è normale. Spero che abbia un futuro lì dentro... anche se breve e circoscritto, perché certi tizi sbavanti non mi piacciono per niente."

"Che fratellone protettivo..." Rico si alza e a passi impalpabili mi raggiunge al centro del salotto. "E ora che tutti i piccoli di casa sono sani e salvi, che si fa?" chiede accennando verso le scale. "Vado a casa pure io?"

Mentre porge la domanda palesemente retorica, una sua mano scivola lungo la mia schiena, tradendogli una famelica intenzione negli occhi scuriti dalla penombra.

Non attendo altri segnali: mi inarco per assecondare la sua carezza e porto le braccia sulle sue spalle per essere del tutto incastrati quando ci baciamo. Le mie labbra assaggiano le sue ancora dolci di Long Island, gli passo la lingua lungo i contorni e lui non è paziente abbastanza per sopportare la provocazione. Apre la bocca e richiede alla mia lingua di entrare seriamente, smettendola di giocare. Così, sorridendo per la mia irresistibilità, do a Rico quello che vuole, impastando la mia saliva con la sua tra le pale di due vogliosi mulini.

"Potresti farti un piercing sulla lingua..." se ne esce, ad un certo punto, così a caso che quasi mi irrita.

"Che cazzo dici?"

"Il mio ex ce l'aveva" afferma. "Era qualcosa di magico nei baci."

Do a Rico un pugno in mezzo alle scapole per aver tirato in ballo l'ex durante un limone. Ma si può essere più stronzi? Lui ride e io non posso far altro che cercare di soffocarlo per dimostragli che anche io so fare magie con i baci, pure senza piercing!

DNA - Dovrei Non AmartiOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz