Capitolo 4

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Giulia aveva portato gli ultimi piatti in cucina, mentre i sette ragazzi si stavano alzando dal tavolo. Era veramente tardi, quasi le due, e si sentiva stanchissima.

- Lascia stare, questi li faccio io! – disse sorridendo stancamente Marco. La ragazza annuì, ringraziandolo e poi tornò in sala a finire di pulire. I ragazzi erano ancora lì a chiacchierare con Giovanni e a scattare foto. Diede un veloce sguardo ad Ultimo, che aveva indossato un berretto nero e qualcosa le scattò. Si bloccò di colpo restando a fissarlo, notando, quanto il suo abbigliamento le ricordasse quello dell'idiota con la quale si era scontrata pomeriggio. "Non può essere lui!" pensò sconvolta. "Quante cavolo di possibilità ci possono essere?" si domandò. Eppure quella felpa e quel berretto, mancavano solo gli occhiali. Poi notò qualcos'altro, appunto un paio di occhiale da sole scuri, che il cantante si rigirava fra le mani, mentre scherzava con il suo capo.

- Scusatemi! – la sua bocca parlò senza rendersene conto lei stessa. Tutti si voltarono a fissarla e si sentì ad un tratto al centro dell'attenzione. Si schiarì la voce come a prendere coraggio.

- Credo che tu mi abbia rotto il cellulare! – se ne uscì di colpo, senza rifletterci. I presenti la guardarono come se fosse impazzita. Il cantautore sollevò le sopracciglia stranito.

- Dici a me? – s'indico e Giulia strinse i pugni annuendo. "Ormai la frittata è fatta!" pensò mentre gli si avvicinava e estraeva il telefono dalla tasca, mostrandogli lo schermo in frantumi.

- Hai presente il Club Nomentano? Beh, lì di fronte c'è un parco. Ѐ lì che questa mattina mi sei venuto addosso e beh questo è il risultato! – spiegò, cercando di essere il più educata possibile. Vide alle spalle del cantante, che i suoi amici facevano strane smorfie o voltavano lo sguardo pur di trattenersi dal ridere e la cosa la infastidì. Poi sentì Ultimo sospirare e riportò l'attenzione su di lui.

- Di tutte le scuse che hanno trovato le mie fan per avere la mia attenzione, questa è davvero originale! – rispose, piegando la testa di lato con un sorriso beffardo in volto.

- Come scusa? – chiese ingenuamente Giulia.

- Ascolta, se volevi parlare con me potevi farlo, senza inventare scuse per attirare l'attenzione. Questo vostro modo di fare me fa imbestialì! – disse sbuffando.

- Guarda che io non sono una tua fan! –

- Sì sì, ho capito. Mi dispiace per il tuo cellulare ma non è un mio problema! – disse voltandosi di spalle e avviandosi all'uscita. – Ah Giovà buonanotte! – salutò il proprietario ed uscì lasciandola lì, con le guance rosse dalla rabbia.

- Eh no eh, sarai pure un cantante famoso ma... -

- Andò vai? – la bloccò il suo capo.

- A dirgliene quattro! Quello lì mi ha rotto il telefono, come minimo dovrebbe scusarsi! – disse.

- Ma te sei proprio sicura che era lui? –

- Sicurissima! –

- Non è che te sei confusa? – domandò ancora Giovanni. Giulia negò con il capo.

- Ah Giuliè che c'è voi fa, quello è famoso. Dai namo a sistemà che è tardi! – Giovanni la tirò con sé verso le cucine.

- Idiota! – borbottò sotto per sotto lei fissando un'ultima volta la porta.

***

Laura aprì la porta di casa con aria sognate. La sua era stata la serata migliore di tutte, Adriano era stato così dolce e carino con lei. Entrò in cucina con la testa fra le nuvole, non accorgendosi di Giulia, che borbottava fra sé e sé mentre si mangiava un'intera vaschetta di gelato.

Piccola Stella // UltimoWhere stories live. Discover now