Capitolo 49

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!!!ATTENZIONE!!! 

Volevo avvisarvi che questo è l'ultimo capitolo della storia. Ebbene sì siamo arrivati alla fine. Buona lettura :)

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Giulia aveva camminato sotto la pioggia non sapeva nemmeno lei per quanto tempo. Lo sguardo basso, il freddo che le entrava fin dentro le ossa e il cuore a pezzi. Niccolò non l'aveva seguita e forse di questo ne era anche dispiaciuta perché voleva significare che veramente lui aveva preferito Federica. Scossa ancora dei fremiti dei singhiozzi si fermò per guardarsi intorno. Inconsapevolmente le sue gambe l'avevano condotta sotto casa di Stefano. Rimase a fissare il massiccio portone di legno di fronte a sé indecisa se suonare o meno. Di certo in quelle condizioni non poteva andare a casa avrebbe spaventato Laura dunque non era l'opzione migliore. Le soluzioni erano due, finire sdraiata su una panchina in mezzo alla strada alla mercé di chiunque o suonare al citofono del suo ex. Così come prima, il suo corpo agì di conseguenza, come se fosse completamene scollegato dalla sua mente e pigiò il tasto d'ottone. Attese qualche istante, con l'intenzione di andar via, quando finalmente la voce di Stefano distorta dal citofono rispose.

- Chi è? – gracchiò lui.

- G-Giulia! – rispose con voce bassa e roca la ragazza.

- Chi? – chiese ancora Stefano non avendo capito.

- Giulia! – pronunciò un po' più forte e dall'altra parte calò il silenzio. Stefano corrugò lo sguardo, chiedendosi se avesse sentito bene, ma poi premette il tasto del citofono e le aprì il portone.

- Terzo piano! – disse e aprì la porta di casa attenendola nelle scale. Giulia entrò in ascensore e si tolse le scarpe doloranti, prendendo un grosso respiro. Non sapeva se quello che stava facendo era la cosa giusta, eppure il suo corpo continuava ad agire da solo. Quando le porte dell'ascensore si aprirono lei uscì dalla cabina a testa bassa. Stefano spalancò lo sguardo incredulo a quello che stava vedendo. La ragazza era completamente zuppa, il trucco colato e gli occhi rossi e gonfi dal pianto, così come le labbra che a lungo si era morsa.

- Che diavolo? – pronunziò il ragazzo scioccato.

- A-avevi ragione! – biascicò la ragazza ferma davanti a lui. – Mi dispiace, avevi ragione lui la ama ancora! – disse scoppiando nell'ennesima crisi di pianto. Stefano sospirò distrutto sentendo una fitta al cuore. Vederla in quello stato le faceva male, quasi come se fosse stato lui a provocarle quel dolore. Le si avvicinò tirandola in un abbracciò, mentre lei singhiozzava sul suo petto.

- Vieni dentro! – sussurrò lui, spingendola dolcemente per le spalle invitandola ad entrare. – Facciamo così, fatti una doccia calda così ti riscaldi un po' sei gelata. Io ti preparo un thè e poi mi racconti tutto! – cercò di sembrare il più calmo possibile, ben ché avesse il desiderio di spaccare la faccia a qualcuno. Era consapevole dentro di lui che quella biondina centrasse qualcosa e giurò a sé stesso che gliel'avrebbe fatta pagare. Accompagnò Giulia in bagno, dove le diede l'accappatoio ed una sua tuta per ricambio, dopo averla lasciata sola tornò in cucina a prepararle il thè, cercando con tutto sé stesso di combattere con l'istinto di mettersi a cercare quei due idioti. "Dio quel ragazzo aveva l'oro per le mani e se l'è lasciato sfuggire così per una ragazzetta da due soldi!" pensò stizzito, mentre stringeva forte i pugni. "Quant'è vero Dio, gliela farò pagare ad entrambi!" si giurò a denti stretti.

***

- Quindi non si stavano già baciando!? – chiese ancora Stefano cercando di capire la situazione. Giulia scosse energicamente il capo.

- No, le loro labbra si sfioravano appena, ma Niccolò mi ha confermato che se non fossi arrivata io l'avrebbe baciata! – disse lasciando che un'altra lacrima le bagnasse la guancia destra. Stefano si passò una mano sul volto, esausto sospirando pesantemente incredulo di quello che lui stesso stava per dire.

Piccola Stella // UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora