Capitolo 29

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La villa era ormai silenziosa, gli ospiti erano andati tutti via all'incirca un'ora prima e finalmente i ragazzi potevano rilassarsi. Laura e Adriano erano stati i primi ad andare a letto, dopo che tutti avevano concordato che l'indomani mattina si sarebbe sistemato il giardino. Successivamente erano andati via Tiziano e Monica, la sua ragazza, mentre Gabriele e Priscilla avevano deciso di restare e andare anche loto a dormire. Niccolò e Giulia erano gli unici rimasti svegli, seduti su una sdraio in giardino a guardare le stelle. Lei con la schiena appoggiata al petto di lui, con le mani intrecciate sul suo ventre e il naso all'insù a godersi la calma della notte, mentre Niccolò le lasciava dolci baci sul collo canticchiando sottovoce Piccola Stella. Giulia non si era mai sentita più felice e più in pace con sé stessa in quel momento. Lì con Niccolò che l'abbracciava e la cullava dolcemente, non poteva desiderare altro, se solo ne avesse avuto la possibilità avrebbe fermato il tempo e si sarebbe goduta quegli attimi il più a lungo possibile. Un brivido le percorse la schiena quando Niccolò le morse appena la pelle della clavicola, facendo sorridere il ragazzo. Dopo quello che era accaduto a sua madre non avrebbe mai pensato, né tanto meno sperato di poter essere di nuovo così felice, si sentiva quasi male, quasi irrispettosa. Un sospiro triste lasciò le sue labbra, senza che se ne potesse accorgere.

- Va tutto bene? – le chiese Niccolò, facendole voltare il viso, per guardarla meglio. Giulia abbozzò un sorriso, prima di annuire un po' forzatamente.

- Pensavo a mia madre! – sussurrò chinando appena il capo, per poi tornare a guardare il cielo, conscia che lei fosse lì a vegliare su di lei. Niccolò strinse la presa, senza dire una parola, come a farle capire che lui era lì per qualunque cosa.

- Ma tu sei proprio sicuro di volere me? – domandò poi lei, senza voltarsi a guardarlo. Niccolò corrugò lo sguardo non capendo quella sua domanda. Giulia sospirò staccandosi dal suo petto e voltandosi verso di lui.

- Io sono un casino Niccolò, un totale casino e non vorrei diventare un peso... - il ragazzo le mise un dito sulle labbra, bloccando quel suo inutile discorso.

- Io non sono perfetto Giulia, anche io sono complicato, molto emotivo il più delle volte, forse troppo. Quasi sempre incazzato con il mondo e forse anche più incasinato di te, ma con te al mio fianco mi sento diverso, più sereno, felice e noncurante del resto. Se non fossi stato sicuro di volerti, non ti avrei mai stretto la mano davanti a tutti questa sera, non ti avrei mai baciata, né tanto meno avrei fatto l'amore con te! – disse lui nella maniera più seria possibile, per poi stringerla fra le braccia.

- Possiamo essere un casino insieme! – le sussurò fra i capelli, facendola sorridere e carezzandole dolcemente i capelli.

- A proposito, non credo di avertelo detto questa sera! – le disse scostandola dal suo petto e guardandola negli occhi. La ragazza corrucciò lo sguardo, non capendo quello che voleva intendere Niccolò, poi lo vide abbassare lo sguardo sulla sua clavicola e sorridere.

- Bel tatuaggio! – rise facendole l'occhiolino mentre si abbassava a lasciare un bacio sulla scritta: è dal dolore che si può ricominciare! Ed era così, Giulia era arrivata a toccare il fondo a causa del suo grande dolore, ma era anche grazie a questo che aveva incontrato Niccolò. Niccolò che adesso rappresentava il suo nuovo inizio.

- Andiamo a letto! – sussurrò lui con voce roca, mentre con le labbra percorreva una scia immaginaria che andava dalla clavicola di Giulia, saliva su per il collo e arrivava alle sue labbra. Lei sorrise, prima di abbandonarsi a lui, ai brividi che le procurava, al battito accelerato del cuore pensando che forse Laura aveva ragione, forse lei si era veramente innamorata di Niccolò.

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Angolo autrice

Piccolo e dolcioso capitolo per voi. Ma quanto sono carini Giulia e Niccolò insieme? Lui è troppo dolce, troppo puccioso lo adoro. Comunque, scusate se il capitolo è corto. Ultimamente sono occupatissima con l'università e non posso più, scrivere Piccola Stella, mi fa distrarre un po' da tutto quello che sta succedendo. Fra poco mi viene un esaurimento nervoso e la storia mi aiuta a calmarmi, diciamo così. Un'ultima cosa, non mi ricordavo come si chiamava la fidanzata di Tiziano e mi scocciava mettermi a cercare per cui c'ho messo il primo nome che mi è venuto in mente abbiate pietà di me ahhaha. Beh gente al prossimo capitolooooo  

Piccola Stella // UltimoWhere stories live. Discover now