Capitolo 40

1.9K 66 1
                                    

Niccolò si stava frizionando i capelli con un'asciugamani, quando sentì la suoneria di Face Time del suo telefonino. Uscì dal bagno e recuperò il telefono abbandonato sul letto, leggendo con un sorriso il mittente prima di rispondere.

- Ehi! – salutò non appena l'immagine di Giulia comparve sullo schermo.

- Ehi! – sorrise lei dall'altro lato.

- Finito di lavorare? – le domandò buttandosi a peso morto sul letto ed accendendo l'abat-jour alla sua destra.

- Sì, sono rientrata da poco! A te com'è andato il concerto? – rispose lei, uscendo sul terrazzino di casa.

- Alla grande, sono distrutto! – disse lui sbadigliando e passandosi una mano sul viso stanco. – Che hai fatto al dito? – chiese poi preoccupato, vedendo l'indice fasciato della castana, mentre la ragazza si portava una sigaretta alle labbra.

- Nulla di che, io e l'apriscatole non andiamo d'accordo! – rispose lei facendo spallucce con una mezza risata. Nic scosse il capo ridendo, buttando la testa all'indietro.

- Oggi ho visto Stefano! – disse seria Giulia. Niccolò indurì il volto, aggrottando le sopracciglia.

- Eh? – chiese.

- No, nulla, volevo lo sapessi! C'è rimasto male per il fatto che noi sia stata io a dirgli di noi, ma per il resto è ok! – rispose con un sospiro la ragazza.

- Lo vedrai ancora? –

- Beh, credo proprio di sì. Abbiamo deciso di restare amici, più che altro perché ci saranno molte occasioni in cui ci incontreremo! – disse. Niccolò annuì poco convinto. Non gli piaceva affatto l'idea che Giulia avesse contatti con il suo ex, lo faceva imbestialire.

- A tal proposito, volevo che sapessi che molto probabilmente scenderò con lui a Napoli per il matrimonio di Davide! – gli fece presente.

- Perché? – chiese di botto non nascondendo il senso di fastidio.

- Perché Laura è obbligata a scendere prima per delle cose sue familiari e sia io che Stefano, invece, per via del lavoro possiamo scendere all'ultimo! Preferisco pagare dieci euro di benzina a lui, piuttosto che spenderne quaranta per un treno! – spiegò, spegnendo la cicca nel posa cenere. Il suo discorso non faceva una piega, era una questione di convenienza economica, ma l'idea che quei due fossero da soli gli faceva rigirare le budella. Di fatti, per colpa della sua gelosia, un'idea malsana gli balenò per la testa.

- Quando è il matrimonio? – domandò Nic, recuperando la sua agenda.

- Il 10 luglio, perché? – rispose curiosa Giulia. Niccolò fecce mente locale, constatando che il tour per quella data sarebbe finito e che lui non aveva ancora programmato impegni, per cui era libero.

- Ti ci accompagno io! – disse seriamente. Giulia scoppiò a ridere di gusto a quell'affermazione.

- Stai scherzando vero? – chiese fra le risate.

- No! Ti ci porto io, non ho impegni e poi sono il tuo ragazzo non c'è nulla di male! – rispose duro. Giulia smise di ridere e lo guardò seria.

- Non lo starai mica facendo per gelosia vero? – chiese indagatrice. "Beccato!" pensò la sua coscienza. Nic si grattò la guancia colpevole.

- Ma no, che vai pensando! – cercò di depistarla. – Voglio davvero accompagnarti! – disse una mezza verità.

- Niccolò! Non sono mica stupida! – lo riprese lei.

- E va bene, è vero un po' lo faccio per gelosia. Mi da fastidio pensare che voi due starete da soli! – confessò sbuffando.

- Non ti pare di esagerare un po'? – chiese lei infastidita. – Va bene essere gelosi, ma questo è troppo. Non facciamo nulla di male, mi da solo uno strappo a Napoli! – provò a spiegare lei.

Piccola Stella // UltimoWhere stories live. Discover now