Piccola Stella // Ultimo

Capitolo 23

Niccolò era sull'uscio della porta ad aspettare che Giulia si finisse di sistemare, mentre scorreva distrattamente la home di Instagram.

- Vi siete chiariti? – sentì chiedere da Davide, il fratello di Laura, che era in soggiorno assieme a Stefano. Adriano e Laura erano in cucina a finire di sistemare. Tese le orecchie incuriosito dalla conversazione dei due amici.

- No! Ho provato a parlare ma lei si rifiuta categoricamente di prendere il discorso! E poi c'è quell'Ultimo! – disse inacidito, abbassando il tono della voce per non farsi sentire. "Ti ho beccato comunque idiota!" pensò Niccolò indurendo il volto.

- Pensi ci sia qualcosa fra quei due? – domandò l'altro.

- Purtroppo, credo di sì! Mi sembra assurdo, Dio sei mesi fa andava tutto bene! – imprecò Stefano, mettendosi le mani nei capelli e tirandoseli appena. – Come può una persona per un solo errore, mandare sei anni di relazione nel cesso? Come può essere attratta da quel tipo? – chiese più a sé stesso che al suo migliore amico, facendo infastidire ancora di più il nostro cantante.

- Non mi è sembrato così male come mi hai detto! – rise Davide – Ma penso che sia solo un momento, vedrai che si accorgerà di aver sbagliato e tornerà da te. Quando si sarà stancata e avrà capito che era solo un gioco, busserà alla tua porta, sta tranquillo. Voglio dire voi siete sempre stati Stefano e Giulia, la coppia perfetta. Tutti ci aspettavamo un matrimonio! – cercò di rassicurarlo l'amico e Niccolò si ritrovò a dover reprime l'istinto di entrare nella stanza e prenderli a pugni tutti e due. Lui non era mica un gioco, era una persona con dei sentimenti.

- Ehi! – la voce di Giulia lo riportò alla realtà, non si era accorto di aver stretto così tanto le mani fino a quel momento. Si voltò verso la ragazza che gli sorrise dolcemente, piegando come suo solito la testa di lato.

- Possiamo andare! – disse recuperando la sua borsa. Niccolò annuì distrattamente ed aprì la porta di casa uscendo nelle scale senza salutare nessuno. Giulia corrucciò lo sguardo a quell'atteggiamento strano e poi scosse il capo come a lasciar perdere.

- Io vado! – disse affacciandosi alla cucina per avvertire Laura e Adriano.

- Quando torni? – le chiese Stefano sbucando alle sue spalle.

- Non lo so, penso sarete già andati via, per cui, buonanotte ci vediamo domani! – salutò con la mano, avviandosi alla porta. Davide diede una gomitata a Stefano, facendo segno di rilassarsi. Giulia scosse il capo e poi si chiuse la porta alle spalle scendendo le scale di tutta fretta, per raggiungere Niccolò che nel frattempo si stava fumando con nervosismo una sigaretta.

- Eccomi! – disse la ragazza dandogli un pugno giocoso sulla spalla sinistra. Lui buttò con rabbia la sigaretta e si avviò alla macchina in silenzio, stringendosi nel suo giubbotto di pelle per il troppo vento. Giulia lo seguì confusa dal suo comportamento, entrarono in macchina nel più regio silenzio. Niccolò mise in moto meccanicamente e partì senza spiccicare parola. La ragazza iniziò a scrutarlo, vedendo sul suo viso indurito un cipiglio nervoso.

- Va tutto bene? – gli chiese posandogli una mano sul braccio. Niccolò voltò di scatto lo sguardo sulla mano di lei e poi risalì verso il viso. La guardò per qualche istante e poi annuì tornando con gli occhi sulla strada.

- A me non sembra! – sbuffò lei incrociando le braccia al petto e voltandosi a guardare fuori dal finestrino. Nell'abitacolo regnava il silenzio mentre Niccolò guidava senza una meta, per le strade di Roma.

- Posso accendere la radio? Questo silenzio mi opprime! – borbottò lei innervosita da quel comportamento.

- Come ti pare! – rispose duro lui, scrollando le spalle. Giulia roteò gli occhi al cielo e si allungò ad accendere la musica. In quel momento alla radio avevano deciso di passare una delle canzoni italiane più romantiche di sempre. Giulia rimase quasi di ghiaccio riconoscendo le note della canzone, una fra le preferite sue e di sua madre. "Ancora" di Edoardo de Crescenzo riempiva a poco a poco il silenzio della macchina. Niccolò la guardò con la coda dell'occhio mentre si asciugava una lacrima solitaria.

- Che succede? – domandò preoccupato, fermandosi al semaforo.

- Questa canzone! – sussurrò Giulia con un sorriso malinconico, mentre ripensava al passato. Poi scosse il capo – La adoro! – disse rivolgendogli lo sguardo. Inspiegabilmente, quando era con Niccolò i ricordi della sua vecchia vita non erano così dolorosi. Il ragazzo fece un mezzo sorriso, allungandosi sullo stereo per alzare il volume e in poco tempo si ritrovarono a cantare a squarcia gola sorridendosi l'un l'altra.

- Non sei male! – mormorò lui quando la canzone finì, mentre regolava il volume.

- In che senso? – corrucciò lo sguardo lei.

- Intendo che hai una bella voce! – si complimentò facendola arrossire. Giulia bisbigliò un grazie a testa bassa, portandosi una ciocca dietro l'orecchio e tornando a guardare fuori dal finestrino.

- Dove stiamo andando? – chiese poi cercando di cambiare argomento.

- Penso proprio da nessuna parte! – rispose Niccolò vedendo alcune gocce di pioggia iniziare ad infrangersi con sempre più foga sul parabrezza. – Che palle! – sbottò poi infastidito.

- E adesso che si fa? – domandò la castana vedendo l'acqua rinforzare fuori dall'auto.

- A casa ho un paio di birre! – disse lui voltandosi a guardarla, chiedendole implicitamente di restare con lui. Giulia gli sorrise annuendo semplicemente, senza bisogno di parole. Niccolò ingranò la marcia ed imboccò la strada di casa sua, con ancora però le parole di Stefano e Davide che gli frullavano nella testa.

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Angolo autrice

Ecco il capitolo, scusate avevo promesso che aggiornavo ieri sera, ma purtroppo ho dovuto studiare (odio la sessione!) comunque, questo capitolo sembra insignificante, ma in realtà nasconde qualcosa che tornerà utile più avanti eheh. Povero Niccolò, c'è rimasto male per quello che hanno detto quei due. Anche voi credete che Giulia stia solo giocando con lui e che poi tornerà con Stefano? Fatemelo sapere con un commento e non dimenticatevi di votare il capitolo per favoooooore. Hasta la vista genteee

P.s: ma quanto è puccioso in quella foto?