Immunda et Maledictus - Gli Elécta

Capitolo VIII

E mentre i quattro scalmanati erano impegnati a intraprendere una nuova discussione, Daniel Kohler si trovava in una radura in mezzo al nulla tra Cosenza e Dipignano, in Calabria, ad attendere l'arrivo di rinforzi. Immaginava che quella volta, dai piani alti, gli avrebbero mandato qualcuno di particolarmente valido. Occorreva che l'ospite fiutasse il suo odore per poterlo rintracciare e raggiungere esattamente lì, quindi il biondo stava giocando a far sfrecciare una piccola palla di fuoco fra gli alberi.

Aveva inviato un messaggero ad avvertirli proprio il giorno prima, subito dopo l'inizio della nuova fase del piano, poi era salito sul primo aereo e aveva attraversato tutta l'Italia per allontanarsi quanto più possibile da loro. Da lei.

Lo faceva ogni volta che doveva incontrare nuovi arrivi da Àrret; il passaggio tra i due mondi, sia per l'andata che per il ritorno, comportava il rilascio di una buona dose di energia, ed essa si poteva fiutare da diversi chilometri di distanza. E loro non potevano assolutamente farsi scoprire, né riconoscere. Ogni Demone Maledictus e Angelo Immunda possedeva una propria impronta. I demoni rilasciavano un olezzo molto simile a quella dello zolfo, ma quella di ognuno aveva quel qualcosa che la differiva da ogni altra, rendendoli unici e purtroppo riconoscibili: una volta che un essere superiore inspirava per bene l'odore di un Immunda o di un Maledictus per la prima volta, se proprio lo desiderava, il proprio essere poteva immagazzinarli e preservarne il ricordo per sempre.

Gli Immunda e i Maledictus appartenevano a due ceppi speciali di angeli e demoni, ma per 'speciali' non s'intende in maniera positiva, anzi. Erano diversi perché 'difettosi' e per quello condannati a una sorta di punizione eterna. Aspiravano a riprendersi quel che spettava loro, con tanto di interessi, e contavano che sarebbe avvenuto presto, molto presto.

Daniel era un Demone Maledictus, più precisamente uno dei cinque Elécta, l'ultimo tassello mancante del puzzle già congiunto e formato da Kamila, Alexander, Anya e Sebastian. Per mano di Ézre, Angelo Immunda ribattezzato come 'Il Traditore', erano cresciuti tutti e cinque sul pianeta Terra, allevati da umani, sventurati possessori di anime.

L'anima altri non è che la spiritualità, la coscienza di una persona. Possedere una coscienza significa dover scendere a patti con la propria moralità, che quindi rende integri, sensibili e soprattutto deboli.
Gli esseri umani sono davvero interessanti. Essi non sono né moralmente integri come gli angeli, né privi di scrupoli come i demoni: sono l'esatta via di mezzo. Ognuno di loro, a un certo punto della vita, prende una direzione un po' più definita - questo, oltre alla propria personale indole, dipende molto anche dal modo in cui si viene allevati -, ma raramente accade che qualcuno diventi del tutto santo o del tutto mostro e, per quanto concerne l'ultima opzione, è tutta colpa dell'anima, era uno dei pensieri di ricorrenti di Daniel.

Angeli Immunda e Demoni Maledictus, sotto certi aspetti, non erano così diversi dagli umani; nonostante fossero esseri sovrannaturali, i primi demoni a essere stati etichettati come Maledictus avevano instaurato un collegamento - seppur involontario - con la propria coscienza, anche non essendone realmente possessori, mentre i primi Immunda ne avevano persa un po', all'incirca come Lucifero. Appartenevano a due ceppi difettosi, e il difetto più grande era che, appunto, fossero troppo simili agli umani. Ma Daniel ne era uscito 'vittorioso' e faceva parte di quella cerchia molto ristretta di chi era riuscito ad annullare quell'inesistente e patetico vincolo: lui non aveva un'anima, non provava sentimenti buoni, non più.

Tuttavia, proprio a causa di quella utopica spiritualità, non poteva presentarsi dagli altri Elécta e rivelare loro il motivo per cui erano nati, ciò per cui erano destinati: non avrebbero capito e avrebbero mandato all'aria tutti gli sforzi che lui e il proprio 'esercito' di angeli e demoni avevano fatto in quegli anni, operando in gran segreto.