Capitolo III

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Marzo. Cielo terso, freddo pungente. Francesco Sartori e Lea Overgaard - genitori di Alexander, Anya e Sebastian - andarono a un matrimonio a Bolzano. Alex e i suoi fratelli si sarebbero dovuti occupare del bar/tavola calda da soli. Tre diciannovenni ai fornelli, a spillare birra agli ubriaconi e servire buon cibo ai tavoli. In realtà, avevano da sempre dato una mano ai genitori, quindi non vi sarebbe stata chissà quale difficoltà. Loro, però, erano diversi. Non possedevano affatto la stessa pazienza di Franco e Lea quando si trattava di lamentele da parte dei clienti troppo esigenti. Tuttavia, andò benone. A pranzo lavorarono sodo e per l'ora di cena i proprietari sarebbero rientrati. La verità, però, era che non sarebbero mai più tornati.

L'ora di cena era passata da un pezzo e di Franco e Lea nessuna traccia. I loro telefoni risultavano entrambi irraggiungibili e Alex e i fratelli stavano per impazzire, quindi a notte fonda telefonarono alla polizia, che fece partire immediatamente le ricerche.

Alex, sua sorella gemella Anya e il loro fratello adottivo Sebastian - per tutti Bass - erano rimasti soli, senza nessun altro al mondo disposto a prendersi cura di loro. Francesco Sartori era figlio unico e orfano di entrambi i genitori, mentre Lea Overgaard era emigrata dalla Danimarca in cerca di fortuna a diciotto anni e, quando i nonni materni furono rintracciati dalla polizia, i ragazzi appresero che la nonna fosse spirata qualche anno prima, mentre il nonno si rifiutava di dar loro una mano. «Sono tutti maggiorenni, se la caveranno», fu la sua risposta.

Quando Alex ne venne a conoscenza, d'istinto, cominciò a correre, addentrandosi nel bosco. Si sentiva ferito, non perché un nonno non aveva voluto riconoscere i propri nipoti, di cui due sangue del suo sangue, ma perché in primis un padre si stava totalmente disinteressando a una figlia. Lea, sua figlia, era scomparsa, poteva essere morta e lui non stava importando.

Quella sua corsa nella foresta fu strana. In diciannove anni non si era mai reso conto di essere così veloce. Forse perché, fino a quel momento, in realtà non lo era mai stato? Sfrecciava fra gli alberi, calpestando il manto di foglie e ramoscelli secchi di fine inverno con estrema leggerezza, come se la velocità avesse parzialmente annullato la forza di gravità. In pochi minuti si ritrovò in un'altra città. Stando alle indicazioni del navigatore sullo smartphone si trovava a più di quindici chilometri di distanza da Sitone, ma erano trascorsi solo pochi minuti da quando era partito, e non aveva neppure il fiatone.

Si sentiva ancora carico di rabbia, le vene delle braccia erano gonfie e le tempie pulsavano fuori controllo, così prese la saggia decisione di rimandare le domande a un altro momento e riprese a correre. Si addentrò nuovamente nel sottobosco fino ad arrivare ai piedi di una montagna. Non ricontrollò quanto fosse distante da casa, sicuramente moltissimo; aveva corso per molto tempo e quella volta il fiato era talmente corto che credette di poter perdere un polmone. Inoltre, qualcosa gli suggeriva che non ci sarebbe stato campo in quel posticino sperduto.

Lo scrosciare dell'acqua lo distrasse dai pensieri cupi. Di fronte a sé, un'altissima cascata si riversava in un piccolo laghetto di acqua pura e cristallina, che poi sfociava in un ruscello che percorreva la foresta, scomparendo inghiottito da essa. Era un luogo meraviglioso e paradisiaco, il quale sembrava sprigionare magica serenità da ogni tronco d'albero, foglia o sasso.

Alex sentì l'irrefrenabile impulso di privarsi delle vesti e farsi un bagno. Non aveva mai patito il freddo in tutta la sua vita e infatti, nonostante non fosse ancora primavera e le nevi fossero abbondantemente presenti, senza vestiti si sentiva perfettamente a suo agio. Un passo dopo l'altro, si immerse nel lago, in quelle acque che le sue membra avrebbero dovuto percepire come ghiacciate, invece era come se fosse quello il posto in cui avrebbe dovuto essere, il suo habitat. Da sempre Alex amava l'acqua, la neve, il ghiaccio, il freddo, l'inverno.

Immunda et Maledictus - Gli EléctaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon