Capitolo XIX

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Quasi del tutto voltata sul lato destro, un gomito puntellato sul bracciolo e il mento abbandonato sul palmo della mano, lo sguardo di Anya era perso oltre il finestrino

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Quasi del tutto voltata sul lato destro, un gomito puntellato sul bracciolo e il mento abbandonato sul palmo della mano, lo sguardo di Anya era perso oltre il finestrino. Rimirava distrattamente le vicinissime e montagne alpine che scorrevano veloci; tutto, pur di fingere che Bass non esistesse, che non si trovasse alla guida del gippone del 'padre' - a bordo del quale anch'ella stava viaggiando - e che non stessero entrambi percorrendo la strada statale in direzione di Bolzano, per andare incontro a novità che avrebbero potuto lacerare loro l'anima; al pari o ancora peggio della scoperta di essere demoni, di non essere figli legittimi - o adottati illegalmente - di Franco e Lea e che l'unico vero figlio fosse morto alla nascita.

La demone albina non stava più riuscendo a sostenere tutta quella situazione e un'idea folle le stava ronzando nella testa da diverse ore: chiedere ad Alex di darsi il cambio con Kamila Jankowski. In fondo, non sarebbe stato anche giusto? Un po' ciascuno spettava a tutti contribuire alla scoperta della verità. Anche se quello rappresentava più un pretesto per cambiare aria e allontanarsi dal fratellastro.

Aveva ipotizzato che Bass non ricambiasse il suo amore, ma la cattiveria con cui l'aveva respinta superavano di gran lunga ogni possibile reazione che, nel corso degli anni, aveva immaginato. Si era comportato da cinico verme come al solito; anzi, come soprattutto negli ultimi tempi stava accadendo. Era peggiorato e quasi non lo riconosceva più. Eppure, invece di disinnamorarsene, le sembrava quasi di starsene invaghendo di più, di starsi infatuando di quella nuova versione decisamente più boriosa che lo rendeva sexy ai limiti dell'immaginabile.

Per un momento si era domandata cosa ci fosse di sbagliato in lei, per desiderare e alimentare senza sosta un amore così tossico e sbagliato.
Tutto, ecco cosa c'era.
Lei non era umana, non era una ragazza normale e, pur impegnandosi con tutta se stessa, non avrebbe mai potuto vivere una relazione convenzionale.

Eppure con Daniel, che lei credeva essere umano, si era sentita normale, a suo agio, capita. Lui aveva avuto dei modi bruschi e tendenze violente, ma a lei era piaciuto, e anche molto. Al ricordo, sentì la vulva contrarsi, e dovette stringere le cosce per smorzare l'eccitazione nascente.

Bass la vide risistemarsi sul sedile con la coda dell'occhio e cominciò a mordicchiarsi l'interno della bocca in maniera nervosa. Si sentiva in colpa per averla ferita, ma in quel momento gli era sembrato l'unico modo per troncare definitivamente quella loro attrazione malata.

Anya lo voleva. Nonostante avesse avuto tutto il tempo per metabolizzarlo, non riusciva ancora a crederci. Per anni erano stati due abili attori sul palcoscenico delle loro vite, intrecciate da un fittizio legame di parentela. A un certo punto uno dei due sarebbe dovuto esplodere per forza, ma per quanto tempo ancora Bass sarebbe riuscito a mandare avanti la recita nelle vesti del fratello premuroso? Solo il pensiero di Daniel Kohler che, di lì a breve, avrebbe nuovamente posato gli occhi sulla figura di Anya, gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

Dato che l'investigatore svizzero non ricordava nulla dell'aggressione, compreso il motivo scatenante, avrebbe quasi certamente ripreso il corteggiamento. E lei cosa avrebbe fatto? Lo avrebbe rifiutato, oppure avrebbe risposto alle smaliziate provocazioni solo per il gusto di vendicarsi del rifiuto del fratellastro, disinteressandosi di mettere per la seconda volta a repentaglio la vita di un innocente?

Immunda et Maledictus - Gli EléctaWhere stories live. Discover now