A te che hai letto,
grazie per aver dedicato il tuo tempo alla storia di Méabh, che è un po' anche la mia.
I disturbi alimentari sono entrati nella mia vita nel 2014, quando avevo 16 anni ed ero un'adolescente insicura e timorosa di non essere accettata, amata o capita. Per un lungo periodo, sono stata controllata da loro nel modo più assoluto: mi hanno portata a mentire, ad iniziare a fumare, a leggere libri sull'argomento unicamente con lo scopo di trovare nuove tecniche per dimagrire, a rinunciare a cene con la mia famiglia, ad angosciarmi ogni volta che mangiavo qualcosa, e poi ad abbuffarmi.
Mi hanno portata a far soffrire le persone a cui volevo bene ed, ovviamente, a soffrire in prima persona. Mi hanno portata a piangere davanti alle brioches del bar o a un panino al formaggio, a contare calorie, a trovare conforto solo nel vedere il numero sulla bilancia scendere ogni giorno un po' di più. Mi hanno portata ad essere sempre stanca, triste, arrabbiata, a perdere il ciclo, a ricoprirmi di lividi e piccoli graffi perché, semplicemente, il mio corpo era troppo debole.
Mi hanno portata a soffrire di anemia e, con ogni probabilità, ad ammalarmi di tiroidite cronica, una patologia che mi porterò dietro per sempre.
Ma i problemi alla tiroide e al sangue non sono gli unici strascichi della malattia. Ancora oggi, che ho ventidue anni, non mi sono completamente liberata di loro. La mia mente continua a fare una stima delle calorie che ingerisco, a dirmi che le mie cosce sono troppo grosse e la mia pancia troppo pronunciata; ancora oggi, riesco a stare tranquilla solo quando gli altri commensali mangiano più di me, cerco di evitare i dolci dopo l'orario della colazione, mi agito quando non riesco ad allenarmi. Ancora oggi, evito alcuni cibi – non perché non mi piacciano, ma perché hanno troppi grassi o troppi zuccheri.
Con questo, voglio dirti che i disturbi alimentari non sono problemi che si superano in sei mesi o un anno. Il percorso verso la guarigione è lungo, impegnativo e il traguardo è estremamente difficile da raggiungere. La storia di Méabh si conclude undici mesi dopo il suo inizio, ma lei non è guarita. Ci vuole tempo, pazienza, tenacia. Combattere contro la propria mente è estenuante e richiede determinazione.
Che tu stia combattendo o che non abbia mai vissuto i disturbi alimentari, ti auguro di trovare la tua strada, di raggiungere i tuoi obiettivi, di sentirti soddisfatt* di te stess*. Ricordati che sei importante, che la tua presenza è fondamentale, anche quando ti senti pers* e spaventat*. Ricordati che i tuoi problemi non definiscono la tua persona, che non sei i tuoi insuccessi.
Alla prossima, e grazie ancora.
Andrea ♥
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SPRING - Storia di una ragazza che deve reimparare a vivere
General FictionMéabh è stata da poco vittima di un arresto cardiaco causato dal digiuno che lei stessa, da anni, si impone. Ha sfiorato la morte, ma non le interessa. L'unica cosa che le importa è vedere il numero sulla bilancia diminuire ogni giorno. Costretta a...