30. La verità

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"Allora è vivo..."

"No, adesso non più..."

"USOPP!!" T/n si precipitò accanto al povero cecchino che cadde a terra svenuto. All'urlo della ragazza, Rufy si svegliò e guardò nella loro direzione ancora assonnato.

"USOPP!!" urlò terrorizzato quando vide il suo amico per terra. "Che ti è successo? È stata Nami a farti questo?"

"Eh eh, in realtà siano stati io e lui" rispose Sanji imbarazzato.

"Solo tu!"

"Va bene, è stata colpa mia"

"Zoro, dammi la sfera!" T/n si alzò e si mise di fronte allo spadaccino mettendo una mano davanti a sè. "Forza!"

"Ecco" il verde mise la mano nella pancera e tirò fuori la sfera di Thuban. "È una spada fantastica. Leggera e tagliente" le disse e la rossa si girò arrossendo leggermente prima di chinarsi di nuovo sul cecchino. Evocò la spada e si mise a curarlo sotto lo sguardo stupito del biondo. Poco dopo, Usopp si svegliò.

"Rufy! T/n! Finalmente siete qui!"

"Ciao, ci sono anch'io" salutò Sanji.

"Un giorno ti ucciderò!"

"Che cosa è successo? Jhonny ci ha detto che Nami ti ha ucciso" disse T/n.

"È questo il punto. Nami mi ha salvato la vita! Si è colpita la mano per far credere agli uomini-pesce di avermi ucciso. Sono sicuro che ci sia un motivo particolare per cui fa parte della loro ciurma!"

"È inutile che sprechiate il vostro tempo. Non riuscirete mai a battere Arlong" parlò una voce. Tutti e cinque si voltarono in quella direzione e videro una ragazza dai capelli corti viola con dei tatuaggi sul braccio destro.

"Nojiko!" esclamò Usopp.

"Chi è?"

"La sorella maggiore di Nami"

"Sua sorella?? ~Non mi stupisco, è stupenda!!~" T/n alzò gli occhi al cielo.

"In che senso è inutile?" chiese Zoro.

"Vi chiedo solo di non immischiarvi nei nostri affari. Vi dirò che cosa è successo qui, poi ve ne andrete" parlò seria Nojiko.

"Non mi interessa" disse Rufy "Non voglio sapere il suo passato. Vado a fare una passeggiata" disse, poi prese e cominciò a camminare solo lui sapeva dove.

"Ma sei serio? Perché non lo vuoi sapere?" sbraitò il cecchino mentre T/n si mise una mano sulla fronte. Nojiko osservava la scena confusa.

"Non preoccuparti. È fatto così" la rassicurò Zoro. "Puoi dirlo a noi, ti ascolteremo, anche se non credo cambierà qualcosa" disse, poi si appoggiò comodamente a un albero e due secondi dopo già ronfava.

Mi spieghi che parli a fare se poi dormi?

T/n sospirò scuotendo la testa. "Parla pure. Ti ascolteremo noi" disse, alludendo agli altri due. Usopp annuì vigorosamente.

"Va bene... Ecco perché Nami ha tanti problemi con voi..." ridacchiò Nojiko prima di cominciare a raccontare il passato di Nami.

Loro due erano state trovate molto piccole da Bellmere, un'ex-marine nativa del villaggio Cocoyashi, che decise di adottarle. Insieme vivevano felici nonostante la scarsa quantità di denaro, questo finché non arrivò Arlong con la sua banda di uomini-pesce a reclamare l'isola come una sua proprietà. Imponendo una tassa ai cittadini, 100'000 berry per ogni adulto, 50'000 per ogni bambino e chiunque non poteva pagare veniva ucciso. Quando arrivarono a casa di Bellmere, le due bambine non erano presenti, perchè lei e Nami avevano litigato e la bambina era scappata al villaggio. Nojiko era andata a prenderla. Bellmere aveva soldi sufficienti per salvare se stessa, ma aveva deciso di non rinunciare al suo ruolo di madre e aveva detto di avere i soldi solo per le sue bambine. Fu uccisa davanti ai loro occhi. Gli uomini-pesce avevano poi scoperto il talento di Nami nel disegnare mappe nautiche e la portarono via con loro. Quando tornò al villaggio, aveva annunciato che si era unita alla ciurma di Arlong come cartografa, perché loro potevano pagarle tutto quello che voleva, e venne cacciata. Solo dopo scoprirono che in realtà aveva fatto un patto con l'uomo-pesce: lei sarebbe stata la loro cartografa, ma quando avrebbe racimolato la cifra di 100 milioni di berry, allora avrebbe comprato il villaggio e l'avrebbe liberato dalla sua tirannia.

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