Capitolo 33 - Try

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Where there is desire there is gonna be a flame
Where there is a flame, someone's bound to get burned
But just because it burns doesn't mean you're gonna die.

🎶 P!nk - Try

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Il giorno successivo mi sveglio con Léa che è già impegnata a succhiarsi un paio di dita. 

Mi prendo cura di lei al meglio delle mie condizioni, più che altro per tenermi occupata e non crollare. Lo stesso motivo per cui sistemo casa, mi faccio consegnare la spesa a domicilio, e scopro con un po' di sorpresa di avere una certa somma in banca. Con Charles che aveva iniziato ad occuparsi di tutte le mie spese, avevo completamente rimosso che il Sass aveva continuato a corrispondermi uno stipendio.

Non era un sollievo da poco, con un po' di attenzione avrei potuto mantenermi con una certa serenità.

Il mio cellulare suona diverse volte. Leggo numeri sconosciuti, Guillaume, Mia, Pascale. 

Ogni volta che compare solo Charles il mio stomaco riceve un calcio. 

Un'altra cosa alla quale non posso oppormi è di venire a sapere che la nuova coppia è ormai ufficiale. La stampa si chiede dove sia finita io con la piccola. E non ho alcuna intenzione di soddisfare la loro curiosità.

-

Sentir suonare il citofono mi fa trasalire, ma quando apprendo chi sia dall'altro lato della porta mi rincuora. 

"Pascale." Apro la porta di casa e me la trovo davanti con un viso quasi più affranto del mio.

"Anne, tesoro." Ha depositato un paio di borse sulla soglia di casa mia, ma le ignora completamente mentre mi stringe in un abbraccio. 

Io all'inizio sono un po' rigida, in nome del mio istinto di autoconservazione. Ma poi quel calore di mamma mi scioglie, esattamente come il primo giorno in cui io e Pascale ci siamo incontrate. La donna mi stringe a lungo, mi accarezza le spalle e la schiena finchè sente che ne abbia bisogno. Quando ci separiamo, entrambe dobbiamo asciugarci gli occhi lucidi.

"Prego, accomodati. Ti aiuto con le buste." Sono solo due borse, ma pesantissime "Non dovevi disturbarti."

Risponde mentre si sta togliendo la giacca "Ho portato un paio di cose per te e la bimba."

"E' a letto, si è appena svegliata dal riposino." 

Le sorrido mentre la accompagno: Léa è effettivamente sveglia, presa a mordicchiare un sonaglino. Mentre lei tiene compagnia alla piccola io sistemo il contenuto delle borse, colme di articoli utili. 

"Vuoi che usciamo a fare due passi? Non fa troppo freddo oggi." Mi propone Pascale.

Io mi interrompo per un lungo secondo mentre stavo preparando il caffè "Non me la sento."

"Lo sai che non potrai restare chiusa qui per sempre, vero?"

Ovviamente lo so "Me ne rendo conto. Ma provo ancora troppa vergogna per..."

Pascale mi interrompe "Non sei tu a doverti vergognare, ma quello stupido del mio secondogenito."

Non mi aspettavo che prendesse una posizione così forte contro il sangue del suo sangue.

"Ti giuro Anne, quando si è presentato a casa raccontandomi tutto... gli avrei tirato le orecchie esattamente come quando era bambino."

Mi fa male sentir parlare di lui, ma non riesco ad oppormi alla mia curiosità "Cosa... che ti ha detto?"

"Ha cercato di giustificarsi, dice che si sentiva 'in trappola', mentre con lei è tutto rosa e fiori. Almeno per ora." Sospira appoggiando Léa sul tappetino giocattolo. "Temo di aver cresciuto un figlio che in certe situazioni non sa dimostrare abbastanza coraggio. E' un irresponsabile."

Verso il caffè in due tazzine e scosto una sedia dal tavolo per permettere a Pascale di accomodarsi "Io non so cosa dire. So che i tempi con la piccola non erano semplici, ma non pensavo che potesse finire davvero così. Dopo tutto quello che abbiamo passato..." Scaccio via una lacrima dispettosa che minaccia di cadere. 

"Temo che stia cercando un sogno giusto, ma nella persona sbagliata. Potrò sbagliarmi, ma secondo me prima o poi tornerà sui suoi passi. Non ti chiedo cosa faresti in quel caso." Si affretta a commentare, anticipando una mia risposta. "Non sono affari miei, in nessun modo."

Non sapendo cosa fare mi limito a sospirare.

Lezioni di Piano // Charles LeclercWhere stories live. Discover now