Capitolo 47 - Point

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Te lo ridico ancora
per impararlo a memoria
in questi giorni impazziti
di polvere di gloria
e lo ripeto ancora
fino a strapparmi le corde vocali
ora che stiamo qui
Noi siamo gli immortali

🎶 Jovanotti - Gli immortali

- - -

Il mio recupero aveva richiesto del tempo. Perchè a conti fatti ero rimasta nel mio 'mondo dei sogni' per circa 6 settimane. 

Charles deve allontanarsi poco dopo il mio risveglio, per disputare l'ultimo gran premio prima della sosta estiva. Nelle scorse gare aveva faticato parecchio, ovviamente era troppo deconcentrato per potersi focalizzare a dovere. 

Ma in Ungheria ha una mentalità tutta nuova, un impegno che finalmente paga: lui sul gradino più alto del podio e Max Verstappen sul terzo. Il pilota olandese restava in testa al mondiale, ma Charles avrebbe ripreso a combattere dopo le vacanze. 

Nel mio piccolo dovevo combattere pure io la mia battaglia. Quelle settimane a letto avevano colpito duramente la mia mobilità, perciò dedicavo ogni momento libero alla riabilitazione. 

Riprendere a camminare normalmente non aveva richiesto troppo tempo, ma nelle varie prove che avevo fatto avevo notato subito una leggera rigidità alle braccia. Ero terrorizzata che questo potesse influire sulla mia professione, oltre che sulla vita di tutti i giorni. 

Ma non volevo mollare, non potevo. 

Ogni abbraccio di mia figlia, ogni bacio di Charles, ogni minuto speso a sudare nella palestra dell'ospedale mi riportava più vicino alla mia vita di prima. 

-

Il mio rientro a casa era stato celebrato da una festa a sorpresa con la famiglia Leclerc, una parte dello staff Ferrari e amici come Guillaume, Carlos e Pierre. Nonostante non impazzisca per le sorprese, quella sera mi ero divertita enormemente. 

E poter coronare la serata facendo una cosa semplicissima come mettere a letto mia figlia, sembrava un sogno. 

Resto a fissarla a lungo nella culla, accarezzandole delicatamente la testa ad intervalli regolari.

Charles si appoggia allo stipite della porta a guardarmi. Non me ne accorgo subito, ma quando lo noto mi avvicino a lui sorridente "Non sai quanto mi era mancato poter fare una cosa così semplice." 

Mi circonda con uno dei suoi abbracci "Di sicuro non più di quanto a me sia mancato poter fare questo."

Amo tante cose del suo carattere, e queste lunghe settimane avevano ulteriormente allungato la lista. 

Ho amato che abbia sacrificato le vacanze estive per starmi vicino, e che non me l'abbia fatto pesare. 

Ho amato che non mi abbia criticato per aver cercato di risolvere tutto da sola, come mio solito, fallendo miseramente. Avrebbe avuto ragione per farlo.

Ho amato che non si sia arrabbiato perchè avevo messo in pericolo nostra figlia. Anche in questo caso avrebbe avuto tutte le ragioni del mondo per farlo.

Amo le carezze con cui mi solletica i fianchi.

Amo lo schiocco leggero che fa quando mi bacia la sommità della testa.

Amo come mi prende per mano.

E dio, quanto amo fare l'amore con lui.

-

L'ultima frazione di gare del campionato si trascinava tra alti e bassi: Charles faceva del suo meglio, ma i punti che aveva perso mentre io ero in ospedale erano davvero tanti. Soprattutto considerando che anche quando Max Verstappen non stava vivendo 'la giornata perfetta' non gli si piazzava mai troppo lontano. 

Lezioni di Piano // Charles LeclercWhere stories live. Discover now