Capitolo 36 - Animali Notturni

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Questo è uno dei capitoli su cui ho lavorato di più, spero vi piaccia 😊

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"Quando ami una persona cerchi una soluzione, non butti via tutto quanto. Ci pensi bene. Perché potrebbe non ricapitarti." 

📽 Dal film "Animali Notturni"

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La domenica mi presento a casa di Charles nel tardo pomeriggio, dopo che Odette era arrivata per prendersi cura di Léa. 

Lui sembra deluso di vedermi da sola sulla porta, ma le mie intenzioni erano state chiare: sono qui solo per riavere indietro dischi e vestiti. Noto una valigia all'ingresso "Hai raccolto tu le mie cose?"

"No, quella è mia. Domani parto per Maranello." Ah già, avevo dimenticato che in questo periodo lui iniziasse la preparazione della nuova stagione. 

"Bene, se posso riavere quello per cui sono venuta..." Non voglio restare qui più di quanto sia necessario.

"Ti posso offrire una tazza di tè? Per favore, voglio solo parlare..." Mi sta implorando.

"Non c'è nulla che tu possa dire che possa farmi cambiare idea."

"Allora te la mostro." 

Prende la mia mano e inizia a trascinarmi verso la zona notte, mi ha colto così di sorpresa che non riesco nemmeno a opporre resistenza. Spalanca una porta, quella della stanza che avrebbe dovuto essere di Léa, e resto a bocca aperta.

Le pareti sono interamente ricoperte da carta da parati che ricorda una foresta. Ci sono giocattoli a tema, un armadio in legno scuro e un lettino dello stesso materiale. Persino la luce a soffitto ha un paralume di foglie. 

"Ho fatto tutto io. Attaccare la carta da parati è stato un incubo."

Mi aggiro per la stanza lentamente, ogni angolo che contemplo ha un dettaglio particolare, ogni singolo oggetto è stato scelto e sistemato con cura e attenzione.

Ogni secondo che passa io sento le lacrime pungermi gli occhi sempre più forte, nonostante mi stia opponendo con tutte le mie forze.

"Ti prego Anne, tornate a casa." 

Charles pronuncia queste parole mentre è alle mie spalle. E' così vicino che sento il suo fiato sul collo. Chiudo gli occhi per concentrarmi, ma non aiuta affatto, al contrario quando percepisco le sue mani sui fianchi perdo ogni grammo di razionalità che possiedo.

Ero qui per scegliere il meglio sia per me che per Léa, per comportarmi da adulta.

Ero venuta qui per resistere, per mettere un punto e andare avanti con la mia vita.

E invece mi arrendo, mi sciolgo come neve al sole, la mia forza di volontà che scivola via inesorabilmente.

Mi volto di scatto verso Charles, che per un nano-secondo sembra quasi temere una mia reazione violenta. Che non arriva, perchè mi ritrovo a baciarlo appassionatamente come non facevo da settimane, come forse non ho mai fatto prima. Il mio impeto lo fa sbattere contro lo stipite della porta, magari facendogli pure male. Ma non mi importa. 

Le mie mani sono ovunque, esattamente come le sue, finchè si fermano sui miei fianchi e mi sollevano senza sforzo. Incrocio le caviglie dietro la schiena di Charles, che senza bisogno di lasciarmi mi trasporta in camera da letto. 

Mi poggia delicatamente sul materasso, ma io non lo lascio allontanare. Ho bisogno di sentirlo vicino, ho bisogno di sentirlo qui dov'è ora. 

Non stiamo facendo l'amore in questo momento, e tra di noi è la prima volta.

Lezioni di Piano // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora