Hakkai Shiba Lemon

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Hakkai non era un tipo loquace, tutt'altro. Era talmente timido che non spiccicava parola quando c'eri tu.
Eppure sapeva che non lo avresti mai giudicato.
Eri la migliore amica di Yuzuha, sua sorella, e sapeva benissimo che avevi una cotta colossale per lui, nonostante la sua timidezza enorme.

La sorella si divertiva da morire a vederlo impacciato quando c'eri tu, ogni scusa era buona per tormentarlo un po'. Però tu detestavi quando lo faceva.

Eri a casa Shiba, non era la prima volta che venivi a casa loro, eppure ogni volta c'era yuzuha che ti accoglieva ridendo e scherzando. Sta volta, ad aprirti fu il fratello. Arrossisti, si sa tra due timidi nessuno avrebbe parlato.

Fu invece una enorme sorpresa quando disse: "ti va di vedere un film?"
Facesti un semplice cenno di assenso con la testa, mentre lui si sistemava sul divano in salotto.
Troppo concentrata dal film, non ti accorgesti che aveva messo un braccio sullo schienale. Quando poi ti tiró a se, distogliesti immediatamente lo sguardo dal film per fissarlo. Quel rossore che si formò sulle sue gote, ti fece sorridere e arrossire. Era dolce, soprattutto se cercava di sopprimere la parte timida per te.

T/n: "hakkai non è necessario, se ti senti a disagio possiamo-"

Ti interruppe di colpo perché ti aveva girato il viso verso di lui e ti aveva stampato un bacio sulle labbra.

Fu quando ti prese per le cosce, obbligandoti a metterti su di lui, che perdesti la ragione.
Avevi improvvisamente cominciato a limonarlo duro e macinargli nel contempo i fianchi contro.

Si tiró in piedi, facendo in modo che tu rimanessi incollata al suo corpo, ma si staccò dal bacio frenetico mentre ti portava su per le scale, in camera sua.
Qualunque cosa gli avessi fatto, eri grata per quel momento, perché aveva completamente abbandonato il suo lato timido per far spazio a un lato dolce, si, ma desideroso.

Non smetteva di accarezzarti il corpo, non con fare rude, ma come se volesse solo sfiorarti.

T/n: "hakkai~"

Dicesti, con una strana voce mista tra piacere e imbarazzo, mentre gli alzavi la maglia e sbottonavi i pantaloni.
Lui ti alzò la gonna, facendo sì che la sua ormai erezione ti premesse su una coscia mentre era di fianco a te mentre ti stuzzicava l'ingresso.
Volgesti il tuo sguardo a lui, poco prima di catturarlo in un bacio disperato.

Hakkai: "t/n rallenta..."

T/n: "no~"

Eri stregata, quelle sue mani che ti accarezzavano dolcemente l'ingresso, ti facevano solo scremare ulteriormente. Volevi assolutamente di più.

T/n: "hakkai, di più~"

E così fece, infilando un dito al tuo interno. Si spostò, alzandosi dal tuo fianco, senza mai rimuovere il dito, e si mise in mezzo alle tue gambe.
Un velo di rosso si fece strada tra le tue guance, ma lo lasciasti fare
Baciò il clitoride, facendoti sussultare; avevi inavvertitamente alzato i fianchi.

Hakkai: "qui qualcuno è impaziente"

Gli rivolgesti uno sguardo terribilmente imbarazzato. Improvvisamente mosse il dito, andando a succhiare la tua gemma rosea.

Mentre aprivi la bocca, cercando di dire qualcosa, uscirono solo gemiti sconnessi.
Di norma ci impiegavi alcuni minuti prima di avere la sensazione di un imminente orgasmo, non secondi.
Fu istantaneo, ti colpì duramente con la lingua e non ebbi il tempo di capire che eri già venuta sul suo dito.

Il tempo di tirarlo fuori e tu già eri impaziente di nuovo, però non ti sarebbe bastato il dito.

Quando finalmente si abbassò i pantaloni e le mutande, rimasti a bocca aperta. Era fuori dalla tua immaginazione che fosse ben dotato, non avevi minimamente pensato che potesse essere così.

Ci fu un leggero spasmo da parte del suo cazzo, la cui testa era già rossa e fuori.
Ti rivolse uno sguardo imbarazzato, così gli prendesti la mano e gliela portasti di nuovo sul tuo ingresso.

T/n: "qui"

Dicesti, un po' imbarazzata.

Hakkai: "sei sicura? Voglio dire-"

Lo avevi tirato addosso a te, facendolo letteralmente volare sopra di te. Il suo pene ti era finito sulla pancia, si era fermato prima di schiacciarti sul materasso.
Gli sorridesti dolcemente, ma con un aria minacciosa nascosta dietro a quel bellissimo sorriso.

Si posizionó meglio sopra di te, evitando di schiacciarti. Mentre era messo così, ammirasti un secondo le sue braccia muscolose, contratte per evitare che cedessero.

Posizionó il suo pene alla tua entrata, e lentamente spinse in te. Ti diede il tempo di adattarti, mentre con un gesto sulla spalla di facesti capire che poteva muoversi.
Stava dando spinte decise alla ricerca del tuo punto sensibile, e una volta trovato cominciò a torturarlo mentre delicatamente ti strofinava con il pollice il clitoride.

Troppo piacere si stava accumulando, e prima che te ne rendesti effettivamente conto eri di nuovo venuta, ma lui no. Così continuó a pompare dentro di te sempre più rapidamente, fin quando non veniste entrambi in contemporanea.

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