Rindou Haitani Pt2

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Richiesta da: Yuki-chan8
Non lasciatevi ingannare dalla foto dolciosa~
Spero ti piaccia~

Alcune settimane dopo l'accaduto, Ran aveva cominciato a lasciare spazio al fratello... Come ora.
Era entrato in casa come una furia, dicendo "ho dimenticato di fare i compiti posso copiarli dai tuoi?"

Se non fosse stato alto e più forte di te, quasi sicuramente gliele avresti suonate. Stava sulla tua scrivania tranquillo, fin quando non dicesti "io devo farmi una doccia."
Bloccò la penna un secondo, spostando lo sguardo sulla tua figura che usciva dalla stanza.

Passarono una ventina di minuti, quando tornasti nella tua stanza, e vedesti Rindou sdraiato sul tuo letto giocando con un pupazzo. Mettendo a fuoco, capisti che fosse il pupazzo che ti regalò quando avevi 10 anni.
Avvampasti, facendo scricchiolare le tavole del parquet di camera tua.

Rin: "mi ricorda così tante cose, ma la cosa più bella è stato il sorriso subito dopo. Dio, il tuo sorriso è qualcosa di magnifico"

Disse, non rendendosi conto delle parole. Ci fu un attimo di silenzio, mentre sorridesti timidamente.

T/n: "rin, io dovrei vestirmi, esci?"

Fece una faccia buffa, aggiungendo un "NO" sonoro. Non potevi resistergli così ridesti di gusto prima di levare di dosso l'asciugamano.

Ti muovesti rapidamente verso il cassetto dell'intimo prendendo le prime cose che capitano, poi prendi i primi abiti a tiro, ovvero una tuta grigia e una maglia troppo larga, una delle sue che aveva dimenticato da te in precedenza.

Il tuo fisico minuto sotto una delle sue maglie gli fece scattare una scintilla, correndo verso di te per un abbraccio.
Passò le mani per tutto il tuo corpo, ispezionandolo lentamente.
Le sue mani erano così grandi e calde che quando prese a coppa i tuoi seni li copriva completamente.

Improvvisamente slacció il reggiseno, soprendendosi quando ci riuscì subito. Te lo rimosse cautamente, mentre vagava con le mani sulla tua pancia. Quando tornó sul seno, si accorse che ormai i capezzoli erano dritti, cominciando a stuzzicarli.
Fremeva dalla voglia di vederti ansimante sotto il suo tocco, nonostante ste cose fossero una novità. Non ha saputo smettere quando hai cominciato a gemere mentre gli macinavi contro il suo bacino il culo.

Ti ha tirato indietro sedendosi sul bordo del letto, mettendoti sopra di lui, però guardandoti in faccia.

Rin: "sei così bella, lo sai?"

Ti tolse la maglia, mettendosi seduto e premendo le labbra carnose su un tuo capezzolo. Gemesti pou forte non appena succhió e mosse la lingua intorno, mentre ancora gli macinavi contro i fianchi.
La sua erezione che ti premeva contro le cosce fu qualcosa che ti fece fermare. Anche se eri stimolata, c'era qualcosa che ti frenava: la paura. Paura che ti facesse male, paura che non fossi abbastanza brava, paure infondate, perché era la tua prima volta.

Cercasti di nasconderti, prima che vedesse quanto fossi preoccupata.

Rin: "che succede piccola? Non ti piace?"

Ti mise le mani sui fianchi, fermando ogni sua azione. Vide le lacrime sui tuoi occhi, quegli occhi c/o che gli piacevano tanto, mentre ti abbracciava dolcemente premendo le labbra sulla fronte. Quel gesto, ti calmó immediatamente. Era così facile leggerti per lui, così tenero nei tuoi confronti. Così diverso da quel ragazzo rude e violento che vedevano gli altri.

Ti passò una mano sulla schiena.

Rin: "anche io non ho mai fatto questo tipo di cose, piccola. Però l'idea di farlo con te mi piace troppo per trattenermi."

Fu un secondo che passò prima di premere con forza la tua testa per far combaciare le sue labbra contro le tue, mentre infilava la lingua.
I tuoi unici pensieri erano "è più bravo del fratello..."

Quando si fermò, mettendo la mano libera sul tuo sedere, non si aspettò la tua reazione. Gli mettesti le mani al collo riprendendo a baciarlo con molta più foga di prima. Non volevi smettere per nessun motivo.
La sua mano andò a toccarti sopra le mutandine -perché i pantaloni in realtà li aveva lanciati via quando ti eri messa sopra di lui- notando che in realtà eri già bagnata.

Spostò le mutandine di lato premendo sopra le tue labbra, guadagnandosi un gremito sommesso. Strofinava le dita fuori, prese un po' di liquido e infilò lentamente due dita dentro. Erano più grosse delle tue, però andava piano, aiutandoti ad adattarti.
Ti staccasti dalla sua bocca, lasciando un filo di bava colare tra di esse. Ti alzò un poco il bacino, permettendo a se stesso di levare i pantaloni e le mutande.

Tolse le dita, ormai lucide dei tuoi succhi, mentre ti guardava, sorridendo.
Grugnisti appena le tolse, ma le sue intenzioni erano altre. Ti mise le mani sulle cosce, alzandoti. Ti stava muovendo a suo piacimento, ma non ti dispiaceva. Infondo, non avevi idea di cosa dovevi fare... Quindi eri sotto il suo controllo.

Ti posizionó sopra la sua erezione dritta, sembravi una bambola nelle sue mani. Il fatto che eri leggera lo aiutava a manovrarti a suo totale piacimento.
Eri così bagnata che non ti accorgesti quando fece combaciare le vostre intimità, con una lentezza disumana entrando in te.

Rin: "c-cazzo, s-stretta!"

Si stava trattenendo dal venire, perché la sensazione di te che lo stringevi era paradisiaca. Però rimase fermo come aspettando un segnale da te.

T/n: "r-rin, lo vo-glio~ ti prego~"

Più cercavi di rimanere lucida, più il tuo orgasmo, mentre ti martellava dentro, cresceva. Ti ci vollero poche spinte prima di venire insieme a lui, ma non ti fermasti.
Aveva sbloccato una parte di te del tutto nascosta dietro il carattere dolce e timido che ti caratterizzava, trasformandoti in una ninfomane.

Ogni volta venivi ma non riuscivi a fermarti, facendo sì che i vostri succhi si mischiassero tra di loro. Anche se eri arrivata alla quinta, sesta, settima, non riuscivi a fermarti.
Lui continuava a martellarti, finché a una certa non ti venne nell'utero. Quello, ti fece spegnere. Eri come crollata improvvisamente, addormentandoti sul letto. Lui era esausto, ma ripulì il casino appena fatto per poi addormentarsi tra le tue braccia.

tokyo revengers one shots! Where stories live. Discover now