tokyo revengers one shots!

Izana Kurokawa Lemon

Richiesta da: Yuki-chan8

Indossavi una tuta grigia che metteva in risalto il tuo sedere, mentre sentivi una porta aprirsi e vociare.

T/n: "CAZZO, ALMENO AVVISA SE PORTI GENTE A CASA, KOKO!"

urlasti mentre scendevi le scale, incazzata nera come al solito.
Vivere con kokonoi, era estenuante. C'erano giorni che rientrava con ferite lievi, con ferite grosse e giorni che non tornava affatto.
Giorni in cui, come oggi, portava un sacco di gente a casa e non ti avvisava.
Quando succedeva diventavi una furia.

Koko: "scusa t/n, avrei dovuto avvisare hai ragione."

Avevi già sentito parlare della tenjiku, ma non li aveva mai portati a casa.
Ti aveva anche fatto una descrizione super dettagliata delle varie persone che la frequentavano.

Izana, dalla carnagione scura, era quello che più ti aveva colpito.
Eppure sapevi dei suoi demoni, delle sue paure e preoccupazioni, ma non ti eri scoraggiata.

T/n: "ragazzi volete qualcosa da... Mangiare, bere, qualunque cosa?"

Alcune persone presero dell'acqua, ma nessuno del cibo. Izana studiava i tuoi movimenti, mentre servivi l'acqua con molta pazienza.

Koko: "izana continuando a guardarla così la stai spogliando con lo sguardo!"

Quello che successe dopo, fu un disastro. Facesti cadere la bottiglia a terra distruggendola. La tua faccia era bianca dallo spavento, e sopratutto ti spaventasti ancora di più quando izana si mosse per raccogliere i pezzi di vetro.

Lo bloccasti con un braccio, imoedendogli il movimento.

T/n: "il casino l'ho fatto io, risolvo io."

E ti chinasti per raccogliere i pezzi. In quel frangente i pantaloni si fecero incredibilmente stretti, mettendo ulteriormente in mostra il sedere.
Ti tagliasti la mano per sbaglio, un taglietto leggero.

Koko: "ed eccola qua, la pasticciona."

T/n: "dovresti ringraziare che non ti ho ancora dato un pugno, fratellino."

Koko: "sisi, ora sta zitta e vatti a disinfettare"

Buttasti i pezzi nel vetro, e andasti a disinfettarti. Izana, dopo un paio di minuti, fece capolino nel bagno.

Izana: "t/n va tutto bene?"

T/n: "sisi non preoccuparti, è solo un talgiettino piccolo"

Izana: "tuo fratello mi ha parlato di te, e mi ha fatto vedere una tua foto. Devo dire che dal vivo sei molto più bella."

Arrossisti per quel complimento, inaspettato. Avresti rimproverato più tardi quell'idiota di kokonoi, anche se gli volevi un gran bene.

Izana: "comunque, dovevi evitare di chinarti con quei pantaloni... Sai..."

Disse indicando verso il basso, facendoti guardare la sua erezione.
Fu un secondo, in cui ti tiró su e ti fece aderire alla porta del bagno.
Con forza infilò le dita sull'elastico dei pantaloni giocandoci. Il passo successivo fu quello di tirare giù i pantaloni, insieme alle tue mutande.

Subito dopo, sentisti il rumore di una zip che scendeva e abiti tirati verso il basso. Un ondata ti caldo ti invase le labbra della vagina, facendoti tornare indietro il bacino.

Izana: "calmati, potresti farti male."

T/n: "non mi interessa, sopporto bene il dolore."

Successivamente, sentisti un qualcosa entrarti con forza nella tua carne, mentre bramavi silenziosamente. Eri in preda al puro piacere. Uscendo, ti fece stringere di più intorno al suo membro, facendolo eccitare ulteriormente.
Quando prese a sbatterti veramente forte, non ti lamentavi affatto. Anzi, pou andava veloce più tu ti stringevi.

Dolci gemiti uscivano dalla tua bocca, mentre macinavi i fianchi contro i suoi. Ti tirò indietro ka testa obbligandoti a guardarlo negli occhi. Quelle labbra che tanto bramavi si erano posate sulle tue, ma non fu un bacio rude finché tu non approfondisti il bacio. Divenne morboso, il desiderio di cercarsi l'uno con l'altro mentre volevate venire di prepotenza entrambi.

Fece per bloccarsi sul più bello, lasciandoti andare la testa. A te non piacque e cominciasti tu a muovere i fianchi disperata.

Izana: "fermati, ti prego, mi farai venire troppo presto-"

Sgranó gli occhi mentre tu venivi sul suo pene, stringendolo troppo.
E alla fine non poté più trattenersi e lasciò andare tutta la sua sborra dentro di te.