Souya Kawata (angry) Fluff

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Richiesta da: RebeccaBeltrame143

Nahoya e Souya Kawata, due gemelli così opposti eppure così unici nel loro insieme.

Eri amica di entrambi dall'infanzia, solo che Nahoya lo vedevi come un fratello, Souya... Ti piaceva, e anche tanto.
Il primo se ne era accorto, e aveva cercato di aiutarti con il fratellino, con scarsi risultati.

Quando un giorno I due vennero a casa tua, ed erano palesemente feriti, la tua preoccupazione fu rivolta quasi esclusivamente a Souya.
Nahoya, anche se era lievemente scocciato da tutto ciò, non ci fece molto caso. Era ovvio il tuo atteggiamento, infondo amavi Souya, ma si aspettava un po' di cure, che non arrivarono.

Avevi anche assistito in quarta elementare, quando Souya aveva pestato dei bulletti che avevano messo le mani addosso a Nahoya.
Successe quasi la stessa cosa quando due ragazzi più grandi cercarono di prendersela con te, ma appena videro i gemelli venirti davanti a mo di scudo scapparono a gambe levate.

Vivendo nello stesso condominio, era facile per loro poterti accompagnare direttamente a casa, alcune volte rimanendo a studiare o semplicemente parlare in camera tua.
Quella era una di quelle volte. Rimasero da te perché i tuoi non erano presenti e perché la tua compagnia gli piaceva da morire a entrambi.

L'espressione arrabbiata di Souya, se eravate voi tre da soli, si trasformava in una più serena e tranquilla. In realtà era così dolce e buono che alle volte ti sembrava un altra persona.
Era raro, ma oggi ti aveva gentilmente chiesto di coccolarlo, mentre nahoya era uscito di casa per alcune ore.

Lasciarti da sola con il fratello minore era il suo piano per farvi innamorare. Eppure non era necessario, dato che souya aveva rifiutato ogni ragazza che gli aveva proposto di uscire. Era innamorato di te, anche se fingeva di non esserlo. Era così bravo a nascondere i suoi sentimenti che nemmeno il fratello si era accorto.

Mentre eravate sdraiati sul tuo letto, lui mise il naso sul tuo collo, inspirando il tuo profumo. Gli ricordava il mare, ti aveva detto.
Depositó un piccolo bacio sulla tua gola, senza smettere di annusarti. Aveva cominciato ad avvicinarsi sempre di più alla tua piccola figura, allungando le braccia per abbracciarti. Stessa cosa facesti tu, mettendogli le braccia lungo il suo collo.

Souya: "vorrei veramente poterti abbracciare ogni qual volta che ne ho bisogno, ma sembrerei stupido o addirittura infantile."

T/n: "souya, vuoi per caso un pugno in faccia?"

Dicesti palesemente innervosita. Souya si scomposte un attimo, pensando che realmente lo avresti picchiato. In realtà eri così gracile che ti avrebbe potuto stendere senza problemi, ma non lo avrebbe mai fatto.

Riprese ad abbracciarti stringendoti a se, incastrando la testa sul tuo collo. Ti faceva tanto solletico con quei capelli, ma non ti importava nulla, solo di quell'abbraccio che non avresti mai voluto rompere.
Quando alzó gli occhi per incontrare i tuoi, ti sorrise. Rimasi definitivamente stupita per il gesto, uno di quelli che ti facevano capire quanto eri speciale per lui.

Ti stava accarezzando la schiena, così delicatamente che sta volta spostasti le mani sulle sue guance. Si tinsero di rosa, mentre continuava a guardarti. Infondo quei momenti erano unici e speciali come vuoi due.
Ti muovesti lentamente verso di lui per dargli un bacio a fior di labbra, che accettò volentieri. Non era un bacio con la lingua, era uno di quelli che facevano capire quanto entrambi vi amavate senza dover andare oltre.
Al momento vi intessava passare il tempo insieme, tenervi per mano...

Quando ti staccasti, gli occhi di lui erano fissi sui tuoi. Si stava letteralmente chiedendo se anche tu ricambiavi i suoi sentimenti, poi vide il tuo sorriso, quello che non mostravi mai. Quello vero, quello che non avevi da anni. Quello che avevi represso tante volte per paure infondate, quello che nessuno aveva avuto l'onore di vedere, tranne lui.
Per un secondo, pensó che fossi una stella, tanto che gli venne da piangere.

T/n: "souya, avere delle emozioni non fa di te meno uomo, anzi, a mio parere ti fa un vero uomo."

A quel punto cominciò a piangere sul tuo collo, mentre tu gli passavi la mano dolcemente sulla schiena.
Ne eri innamorata, e averglielo detto a modo tuo ti aveva reso felice.
Non lo avresti lasciato scappare, per nessun motivo. Ti eri abbracciata a lui come se fosse un orsacchiotto gigante, incastrando le tue gambe tra le sue, stringendolo e impedendo a lui di fuggire.

Soutya ci impiegó un po' per calmarsi, e in quel frangente vi addormentaste esattamente come eravate, incastrati l'un l'altro. Quando nahoya tornó, non poté fare a meno di sorridere teneramente.
Vi mise una coperta addosso, lasciandovi dormire tranquillamente.

tokyo revengers one shots! Where stories live. Discover now