Rindou Haitani Pt1

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Love ya kohai: aibdexx

Non sarà come le altre, questa volta sarà diversa.

Vedere Rindou haitani, colui che consideravi più di un amico mano nella mano con la nuova arrivata, ti aveva distrutto il cuore.

Ran, si sentì male quel giorno e non poté venire. Però, per qualche ragione tu eri sparita dalla circolazione. Non eri tornata a scuola il giorno dopo, e nemmeno la settimana successiva.
Avevi smesso di mangiare, di fare tutto, e anche di dormire. Avevi seriamente pensato di cominciare a tagliarti, ma non sopportavi nessun dolore fisico.

I tuoi erano andati a un viaggio di lavoro che sarebbe durato due anni, lasciandoti sola in quella casa vuota.
Ci eri abituata, ma due anni erano tanti.
Fu il suono del campanello a risvegliarti dai tuoi pensieri.
Guardasti dallo spioncino, vedendo ran.
Non apristi la porta, anzi, silenziosamente salisti le scale per poi tornare nel letto.

Non passò neanche un minuto che sentisti due tocchi sulla finestra di camera tua. Ran doveva essersi arrampicato sull'albero e poi essere entrato nel balcone.

Guardasti fuori dalla finestra tramite le tende, scorgendo la sua figura.

Ran: "fammi entrare, ti prego."

Lui non centrava nulla eppure da bravo amico che era ti avrebbe sostenuto. Quello che gli aveva detto il fratello, lo avevano fatto incazzare a morte. Gli aveva urlato contro per la prima volta, dicendogli anche che lo avevi visto e che non aveva considerato il tuo amore per lui.
Era furioso col fratello, e voleva che tu lo ascoltassi prima di cacciarlo.

Apristi la finestra, ma non avevi intenzione di ascoltare una sola parola.
Ran, capendo in pieno come stavi, non disse nulla per due ore, rimanendo solo con te mentre tu stavi abbracciata al cuscino che piangevi.
Era uno strazio vederti così, ma non poteva cambiare le cose fin quando eri tu a deciderlo.

Quella sera, forse con l'aiuto di Ran, forse perché non c'è la facevi più, mangiasti tantissimo. E ti eri pure fatta bella per uscire. Sembravi un altra persona, ma non ti importava al momento.
Il vestito nero attillato che accentuava le tue figure, avrebbe fatto girare la testa a chiunque.

Quel locale notturno tanto affollato, come ti aspettavi, infondo a roppongi era così, era caldo e accogliente. Ordinasti un analcolico, giusto per bere qualcosa. Ran prese lo stesso, lasciandoti stupita.

Ran: "non ho intenzione di ubriacarmi, magari poi qualcuno ci prova e sparisci. Non me lo potrei perdonare"

Improvvisamente il dj mise una canzone che a te piaceva particolarmente. Trascinasti Ran nella pista da ballo, con i dirnk in mano, tracannandolo tutto d'un fiato.

T/n: "se fosse stato alcool sarei già brilla"

Ed era vero, per questo non bevevi mai alcool, oltre il sapore troppo forte.
Alle spalle di Ran, intravidi Rindou e la sua "amichetta" bloccandoti completamente.
Ran si giró, e divenne bianco.

Ran: "non ci credo, come si è azzardato?!"
Bloccasti ran per il polso, stringendolo quando h cercato di liberarsi. Il tuo sguardo gli diceva che se si sarebbe avvicinato gliela avrebbe data vinta.
Gli dovevi assolutamente dire una cosa nell'orecchio...

T/n: "facciamo casino, baciami. Io urleró e tu mi bacerai ancora, attiriamo l'attenzione, Ran"

A quelle parole acconsentì, baciandoti. Eppure era un bacio a fior di labbra, quasi impercettibile.

T/n: "SEI FORSE IMPAZZITO?! SIAMO SOLO AMICI!"

Tutti vi stavano guardando, incluso Rindou. Eppure ran esitó un secondo, prima di baciarti con la lingua sta volta. Doveva sembrare vero, anche il fatto che adesso stavi ricambiando.
Accidenti se era bravo a baciare, ti maledicesti mentalmente.

Come vi staccaste, vidi Rindou rosso di rabbia.

Ran: "il tuo piano ha funzionato"

Ti disse nell'orecchio. Lo presi per mano mentre con un grande sorriso andasti verso la porta.

Ti bloccasti quando sentisti Rindou sbraitare contro la tipa.

Rin: "DOVEVI FARMELA DIMENTICARE!"

di chi stava parlando?

Tipa: "beh alla fine ha preferito tuo fratello! Ahahaha poverino"

Ran era immobile di fianco a te, pallido, come se la mazzata gli fosse arrivata sullo stomaco.

Ti spinse con forza fuori dal locale, facendo girare di colpo tutti e due.

Tipa: "beh vi lascio da soli, avete molto di cui parlare."

E se ne andò. Rin si mosse verso di te, ma una volta notato che il tuo trucco era tutto colato, per via delle lacrime, divenne preoccupato.
Non ti eri nemmeno accorta di star piangendo, convinta che avevi versato troppe lacrime nei giorni precedenti.

Cosa era quella sensazione strana che stava crescendo allora?

Ti ascigasti con il dorso della mano, scoprendo che il trucco era definitivamente andato.

T/n: "fanculo al waterproof, non valeva un cazzo."

Sbottasti, cominciando a camminare verso la tua casa poco distante da lì. Rin ti seguí a ruota, abitavate nello stesso palazzo.

T/n: "perché non vai con la tua amica? Eravate una bella coppia"

Sapevi fingere così bene che un Oscar sarebbe stato il minimo.

Rin si fermò di colpo, rimanendo indietro alla tua figura che ormai saliva le scale.
Eri sicura di averlo ferito, ma eri pronta a infierire molto di più. Eri malvagia sotto quel bellissimo sorriso.

T/n: "su vai da lei, io non ho bisogno di un bodyguard."

Furono le ultime parole, prima che lui alzò la testa con le lacrime agli occhi. Spostasti il tuo peso sullatra gamba, sorpresa.
Non lo vedevi MAI piangere, infatti pensasti fosse uno scherzo.
Quando ti misi a ridere, vedendo proprio le lacrime solcargli il viso e alcune arrivando a bagnargli la bocca, ti zittisti definitivamente.

Che cazzo dovevi dirgli, eh? Volevi urlargli contro ogni singola cosa ti passasse per la testa, ma ti venne una stretta al cuore a vederlo piangere davanti a te.
Feci per entrare dentro casa, ma quando improvvisamente sentisti qualcuno che ti abbracció da dietro rimasi letteralmente paralizzata.

Ti ci vollero alcuni secondi per capire che era Rindou, mentre ancora piangeva ora sulla tua spalla. Non avevi idea di come dovevi comportarti.
Cosa avresti dovuto dire? Cosa avresti dovuto fare?

T/n: "perché farmi questo?"

Le parole ti uscirono sottovoce, come per dirle solo a te. Era una domanda sincera però, perché?
Non sentendo risposta, ti agitasti sotto la sua presa per sfuggirgli una volta aperta la porta.

Rin: "scusa"

Sentire Rindou haitani chiedere scusa era la cosa più impossibile dell'universo.

Rin: "scusa, scusa, scusa"

Sgranasti definitivamente gli occhi. Non era un sogno!
Continuava ad abbracciarti come se da un secondo all'altro dovessi sparire.
Ti girasti tra le sue braccia, per guardarlo in faccia. Quegli occhi che ricordano le ametiste si incastrarono nei tuoi c/o, ma i suoi erano pieni di lacrime.

Rin: "è che sono innamorato di te, ma pensavo che tu non mi volevi"

T/n: "ti facevo stupido, ma non così tanto."

Furono le ultime parole, prima di lasciargli un bacio sulle labbra prima a stampo e poi con la lingua. Vi cambiaste e poi vi mettete a dormire abbracciati nel tuo letto.

tokyo revengers one shots! Where stories live. Discover now