sanzu, Haitani Brothers Lemon

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Richiesta da: http_sunarin

?: "ehi tu! Chi ti credi di essere?!"

Girandoti, incontri gli occhi vuoti di un uomo sulla cinquantina, che ti squadra.

T/n: "ma che vuoi?"

Uomo: "ragazzina, non giocare col fuoco!"

Dice prima di avvicinarsi a te. Prima che tu possa anche solo compiere un movimento, l'uomo cade a terra svenuto o morto che sia, non ti interessa.
Ti giri di nuovo, riprendendo a camminare, come se non fosse successo nulla.

?:" ehi tu!"

Di nuovo qualcuno ti richiama, ma sta volta sembra più dolce la voce.
Girandoti, di nuovo, incontri però tre sguardi, di cui solo uno riesci chiaramente a vedere le sfumature.

T/n: "haru?"

E in quel frangente, i suoi occhi si allargarono e illuminarono.
Non gli diedi il tempo di rispondere, che stavi correndo verso di lui, schiantandoti. Cadeste a terra.

Sanzu: "T/N?!"

t/n: "sono io!"

Dicesti poco prima di alzarti da sopra di lui, fissandolo dritto negli occhi.
Quando alzi la testa, due ragazzi vestiti di tutto punto, come Haruchiyo, ti stavano palesemente fissando.

?: "chi cazzo sei?!"

Disse il più piccolo puntandoti contro una pistola.

T/n: "una amica di infanzia di Haruchiyo."

Sanzu: "rin abbassa la pistola, non ci farebbe mai del male-"

L'uomo di prima riprese i sensi, camminando verso di te.
Scattasti in piedi e in men che non si dica l'uomo fu di nuovo a terra, con un braccio rotto e la schiena spezzata.

Vivere in un quartiere particolarmente malfamato, non era facile, ma la cosa sorprendente è che non era così pericoloso. Almeno, per te che avevi alle spalle anni e anni di arti marziali, fare a botte era una cosa usuale.

Il silenzio regnava tra voi quattro, prima che interrompessi lo scambio di sguardi tra tutti e tre.
I tuoi occhi c/o risaltava particolarmente nel chiarore della luna, insieme ai tuoi capelli c/c.

T/n: "il mio appartamento è in zona, seguitemi"

...

Scaraventando lontano un ragazzo che voleva scassinare la serratura, entri in casa dandogli un calcio sulle costole.

Sanzu: "non ti ricordavo-"

T/n: "haru, mi hanno sbattuta fuori casa a 18 anni."

Sanzu sgranó gli occhi, cosiccome gli altri due. Il pensiero che fossero fratelli era fisso nella tua testa, ma non accennavi a faccende familiari da anni.

Avete presente uno di quei quartieri malfamati dei paesi sud americani? Ecco, la stessa cosa. Case su case ammassate tra di loro, urla e pianti disperati di persone che venivano buttate fuori da nuove persone che volevano stare in quella casa... Un disastro insomma.

Girando all'interno della struttura, se così si poteva definire, videro l'unica cosa un po' personalizzata della casa: la camera da letto.
Ci passavi così tanto tempo li dentro, che spesso era definita la tua vera casa. Il bagno e il salone, così dannatamente impersonali, che sembrava disabitata. Non un quadro, non un qualcosa che facesse appartenere quella casa a T/N.

...

Dopo avergli offerto del the caldo, i tre ti proposero di cambiare vita.

Ti sembrava un sogno, una cosa che al momento vedevi irrealizzabile, e invece eccola qua, quello che tu definivi una manna dal cielo.

tokyo revengers one shots! Where stories live. Discover now