Chifuyu Matsuno, Marriage

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Questa one shot è una cosa che ho sognato, e l'ho riportata esattamente cosi, spero vi piaccia.


Erano passati 12 anni da quando ho conosciuto chifuyu... Mi ricordo ancora il primo incontro.

Flashback

Rosalba: "perché volete I miei soldi? Non ne ho!"

Sbottai ai tizi che mi stavano tenendo un polso così da non potermi muovere.
Nel mio campo visivo entrò il mio compagno di classe Chifuyu.
Gli diede un pugno in testa, facendolo cadere e liberandomi dalle sue manacce.

Chifuyu:" stai bene? Non ti ha picchiato?"

Rosalba: "sto bene, grazie."

Dissi per poi incamminarmi verso casa. Non mi accorsi che però mi seguiva.

Chifuyu: "è da un po' che volevo dirtelo.. Ti va di uscire insieme?"

Fine flashback

Ora conviviamo da due anni, stiamo insieme da 12 anni, ed è una di quelle notti in cui mi ha chiesto se potevo andare con lui ad una cena di cortesia con i suoi colleghi della toman.
Il vestito che mi ha dato per sta sera, è semplicemente un tubino rosso scuro che si intona perfettamente.

Stiamo in macchina, e siamo arrivati al ristorante. Un po' troppo di lusso per i miei gusti. Mi avvisa che kisaki non sarà presente, e per fortuna posso gioire tranquilla.

Scendiamo dalla macchina e mi accompagna dentro il locale, vediamo i nostri vecchi amici e vedo takemitchi sussurrare qualcosa al mio ragazzo, per poi vedere quest'ultimo diventare rosso. Sorrido, infondo è questa sua timidezza che mi ha fatto innamorare follemente di lui.

Passammo la cena a ridere e discutere su come le nostre vite erano cambiate in poco tempo, mentre vedevo con la coda dell'occhio chifuyu sempre più nervoso, e quando gli chiedevo cosa c'era che non andava, rispondeva sempre "nulla".

A fine serata, quando eravamo pieni come uova, chifuyu mi prende la mano e mi fa alzare dal posto.
Sentivo le voci dei nostri amici dire "uhhhh adesso lo fa!" super entusiasti, mentre io non capivo a cosa si riferivano.
Ci fu un secondo in chi si mise su un ginocchio, tirando fuori una scatolina vellutata blu dalla tasca. In quel momento capii tutto troppo improvvisamente, e le lacrime avevano cominciato a offuscarmi la vista.

Chifuyu: "ormai stiamo insieme da 12 anni, ricordo ancora il primo giorno che ci siamo incontrati... Il tuo carattere forte e spensierato mi ha stregato completamente, non vorrei nessun altra persona al mio fianco se non te."

C'era un silenzio assurdo nella stanza, tutti gli altri tavoli si erano girati nella nostra direzione, stavano tutti aspettando una mia risposta.
Ero immobile con le lacrime agli occhi e stavo piangendo, col cuore letteralmente a mille mentre singhiozzavo.

Rosalba: "idiota." mi abbassai alla sua faccia. "pensi che ti risponda no? Idiota."

Si mise a ridere, infondo ero fatta così. Anche quando mi aveva chiesto di metterci insieme avevo risposto esattamente così, ero una bambina a distanza di 12 anni. Vidi i suoi occhi farsi lucidi e alcune lacrime uscire da essi. Poi ci alzammo e mi abbracciò fortissimo.
E ora dovevo dargli io la notizia...

Rosalba: "fuyu... Dovrei dirti una cosa..."

Maledizione, ero tesa e si capiva dalla mia voce. Non riuscivo a formulare una frase decente nella mia testa e vederlo lì che mi guardava stranito non aiutava.
Presi un grosso respiro, chiusi con forza gli occhi e urlai "SONO INCINTA".

Aprì un occhio per vedere intorno dopo una manciata di secondi, mentre mi stavo torturando le mani.
Ero come delusa, non sentivo alcuna parola proferire da lui... Eppure poco dopo sentí un sussurro.

Chifuyu: "sul serio? Diventare padre... Oddio"

Mi girai, si era seduto lasciandomi in piedi. Beh, per capire ciò che gli avevo detto, gli ci vollero alcuni minuti. Non ero arrabbiata, sapevo che la notizia lo aveva sconvolto, ma sapevo che era il suo desiderio più grande. E io ero la persona che aveva realizzato quel desiderio.

Passarono un paio di minuti prima che chifuyu mi chiamasse per nome.

Chifuyu: "sarò padre, e tu sarai la mamma."

Quel lampo che passò sui suoi occhi verde smeraldo, mi fece capire che era la persona più felice del pianeta. Gli sorrisi teneramente, prima di alzarmi per andare in bagno. Tutte quelle emozioni mi avevano messo lo stomaco sottosopra, così dovetti vomitare.

Hinata, corse in bagno per assicurarsi che stessi bene, mentre mi passava una mano sulla schiena.

Hina: "è stata una botta di acqua ghiacciata, ma so che sareste degli ottimi genitori. Tu sei forte e lui altrettanto. Spero solo prenda i suoi occhi."

Disse indicandomi la pancia. Iniziai a ridere di gusto, era quello che speravo anche io.

Tornammo dagli altri, e vedevo chifuyu rosso in viso, era così bello anche da imbarazzato.
I suoi occhi appena videro i miei si riempirono di lacrime ma si stava trattenendo dal piangere.

Takemitchi fu il primo a darmi le sue congratulazioni, seguito poi dagli altri.
Poi tornammo a casa, e lui non fece altro che riempirmi di baci ovunque LETTERALMENTE OVUNQUE, soprattutto sulla pancia.
Accettare di avere un figlio che cresceva era una enorme responsabilità, ma sapere che lui era lì che non se ne sarebbe andato, mi faceva sentire più sicura.
Mi addormentai senza dire una parola, stringendolo talmente forte come se avessi il terrore di perderlo.

*time skip*

La gravidanza fu facile, per fortuna. La mia laurea da farmacista, serviva a un sacco di cose, il che mi fece veramente sentire importante. La farmacia che mia madre mi aveva ceduto era stata un trampolino di lancio per essere felice con me stessa.
Era l'ultima settimana prima, dopo sarebbe arrivato il momento più importante della mia vita. Avrei partorito mia figlia.
Ancora non ci credevo, anche quando chifuyu era rimasto sveglio tutta la notte con me perché non riuscivamo a prendere sonno, per via dei miei ormoni sballati.

...

Passò una settimana, ed esageratamente il giorno prestabilito mi vennero le contrazioni. Erano le tre di mattina ma erano insopportabili e faceva un male cane. Urlai spaventa svegliandolo, ovviamente si era terrorizzato, ma mi aveva preso e portato in fretta e furia all'ospedale.

Quando vidi la bambina per la prima volta, non mi trattenni dal piangere, così come chifuyu. E mentre un dottore mi chiedeva se sapevamo il nome, dissi senza pensarci "summer".
Perché? Perché era il mese in cui io e fuyu ci eravamo incontrati, e quando collegó la cosa, sembró felicissimo.
Appena ci fu data la possibilità di portare la bambina a casa, lo facemmo.

Ora sono passati quattro anni da allora, e la bambina ha gli stessi occhi del padre e i capelli della madre. È stata lei stessa a chiedere un fratellino... E la faccia dei genitori è stata di puro sgomento.
Nonostante tutto, i due stanno ancora insieme, e sono marito e moglie da neanche un anno. Si amavano ogni giorno di più, e vi dico solo, che non ho mai visto amore più vero di questo.

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