IV. Che cosa ha detto la randagia?

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FRED Weasley portava la borsa con dentro i libri mentre George aveva quella dei vestiti, entrambi ai lati della ragazza con la lista in mano e le palpebre pigre sugli occhi per nascondere la propria meraviglia

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FRED Weasley portava la borsa con dentro i libri mentre George aveva quella dei vestiti, entrambi ai lati della ragazza con la lista in mano e le palpebre pigre sugli occhi per nascondere la propria meraviglia.

Magari, magari, se si sforzava di sembrare almeno annoiata, disinteressata, allora avrebbe tradito di meno se stessa.

L'incontro con i goblin era stato tutt'altro che piacevole nonostante la buona parola messa da Silente, e Jupiter si era chiesta per un secondo come sarebbe stato se non avessero avuto nemmeno il vecchio dalla loro parte, ma ormai era andata e avevano preso il suo bel sacchetto di monetine dalla stanza blindata della banca piena di galeoni. I gemelli erano rimasti meravigliati dalla visione ma non avevano detto niente se non battutine stupide per tutto il viaggio cercando un minimo riscontro in Jupiter che invece si lasciava scappare solo sbuffi infastiditi visibili per il freddo.

Anche se i gemelli non riuscivano a prendere sul serio il suo atteggiamento spigoloso con quella ridicola sciarpa colorata che le copriva il collo e le possibili ciocche blu visibili insieme al cappellino con tanto di pom-pom in vetta per nasconderle la testa colorata da occhi indiscreti che avevano letto la Skeeter quella mattina.

Mancava solamente la bacchetta.

I gemelli guidarono Jupiter fino al negozio di Olivander, entrando una corrente di aria calda li investì costringendo Jupiter a slacciarsi la giacca per la sua bassa soglia di sopportazione del caldo. Olivander apparve da dietro gli scaffali posando gli occhi sulle due teste alte e rosse e poi sulla ragazza in mezzo a loro, le sue iridi celesti scivolarono sulle lunghe trecce adesso libere associandone il colore alle voci che giravano per le strade.

I gemelli avevano pensato che fosse meglio tenere i capelli della ragazza nascosti per evitare sguardi indiscreti, adesso che sapevano grazie alla madre che la notizia di Jupiter era trapelata fuori da Hogwarts era meglio non farsi fermare per strada ogni tre secondi, ma dentro al negozio non c'era nessun altro quindi non dissero niente e si limitarono a salutare Olivander.

«Ma guarda te che creatura interessante» Jupiter alzò un sopracciglio sorpreso, era un complimento? Guardò l'uomo, l'aspetto trasandato: i suoi capelli grigi erano sparati in aria e le rughe gli incorniciavano il viso evidenziando insieme alle sopracciglia folte i suoi occhi freddi, ma si sentiva molto più sicura sotto al suo sguardo rispetto a quello di Silente e questo la fece fidare ancora di più del proprio istinto, che le ripeteva di non fidarsi del vecchio da quando era arrivata in quel mondo. «Beh di sicuro non sei una Weasley» Olivander guardò attentamente i capelli di Jupiter, che ormai sentiva far parte di se siccome tutti la stavano riconoscendo da essi, e Fred e George sorrisero al commento di Olivander. «No Olivander, è un'amica appena arrivata, siamo qui per prenderle una bacchetta»

«So benissimo chi è lei, signorina Alpin, mano della bacchetta?» Lei alzò la mano sinistra alla domanda di Olivander, che osservò attentamente il palmo della ragazza per una decina di secondi prima di tornare tra gli scaffali sotto allo sguardo curioso di Jupiter dove rimase per qualche minuto. I gemelli scambiarono uno sguardo rassicurante con la ragazza consci del comportamento strano di Olivander e lui tornò poco dopo con una scatolina rettangolare lunga che mostrò drammaticamente a Jupiter togliendone il coperchio.

RIGHT || fred weasleyWhere stories live. Discover now