XXV. Quando è buio dimmi di fermarmi

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Jupiter scese le scale lentamente, trascinando i piedi sul legno massiccio e cercando di scrollarsi il sonno di dosso, aveva dormito troppo

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Jupiter scese le scale lentamente, trascinando i piedi sul legno massiccio e cercando di scrollarsi il sonno di dosso, aveva dormito troppo.

Guardò l'orologio del soggiorno di sfuggita, segnava l'una e mezza in una scritta dannatamente elegante, ogni singola cosa in quella casa trasudava soldi e alto rango, sembrava davvero il tipo di ambiente che gioiva a Venus, lei sembrava sempre una principessa e a confermarlo c'erano le svariate foto appese a mostrare quanto fosse perfetta e sorridente in ognuna di loro.

Si, aveva decisamente dormito troppo.

Le voci dei Weasley si sentivano dalla cucina, come sempre ogni stanza diventava più movimentata se c'era anche un solo rosso dentro, ma non ci si poteva di certo lamentare. La ragazza entrò, passandosi una mano tra i capelli, e Molly le sorrise alzandosi velocemente da tavola, stavano tutti pranzando.<<Oh cara! Eri distrutta vedo! Cosa vuoi da mangiare? Vieni dai>>

<<Oh no, Molly, non- non riesco a mangiare da appena sveglia>> Jupiter si avvicinò al frigo, tirando fuori solo il cartone di latte, e poi ci riempì una tazza facendo segno alla donna di sedersi.<<Buongiorno>> salutò il resto dei presenti, finalmente, e i gemelli sorrisero divertiti dalla faccia ancora assonnata della ragazza mentre si sedeva davanti a loro.<<Quale treno ti ha colpito Ju?>>

<<Simpatici oggi>> Jupiter fece una smorfia prima di portarsi la tazza alle labbra, e incontrò per un secondo gli occhi di Fred.

Gli ultimi giorni erano stati...intensi, se così si potevano definire.

Dopo quel straziante giorno in cui aveva scoperto la verità su Hermione, lo stesso giorno in cui si era svegliata e Fred non la degnava di uno sguardo, avevano chiarito: lui aveva detto delle cose, lei aveva detto...delle cose, e da allora ogni volta che si girava trovava gli occhi del rosso su di lei, dandole il perfetto pretesto per prenderlo in giro. <<Come sempre>> George sorrise, ignaro dello scambio tra i due mentre tagliuzzava la sua bistecca e ignorava l'occhiataccia della madre in seguito al commento sulla straniera. <<Siamo la luce degli occhi di Jupiter>> Sirius sorrise sotto ai baffi, la dinamica tra la Alpin e i due rossi gli era fin troppo famigliare, e si scambiò uno sguardo nostalgico con Remus.<<Non lo ammetterà mai però, per questo ci sta ignorando>> Fred continuò, ghignando, e Molly sbuffò sonoramente, mentre Jupiter chiuse gli occhi e sospirò sotto agli sguardi divertiti dei gemelli.<<Stamattina vi siete svegliati e avete scelto cosa? Di testare la mia pazienza?>>

<<Abbiamo scelto di osare più del solito>> Fred rispose e Jupiter alzò di scatto gli occhi dalla tazza di latte, provocandogli un ghigno che sparì appena la ragazza gli tirò un calcio sugli stinchi da sotto al tavolo, e il rosso strinse i denti per non far trapelare il gemito di dolore. Jupiter sorrise soddisfatta, i gemelli finalmente la lasciarono in pace, e ascoltò pigramente i discorsi della famiglia a tavola. Scoprì che Remus era stato un professore di Hogwarts l'anno scorso, cosa che la spinse - quando finirono tutti di mangiare e si alzarono - di avvicinarlo.<<Remus>> l'uomo si girò, il solito sorriso accogliente sul volto mentre la cucina si svuotava.<<Si?>>

RIGHT || fred weasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora